Nr. 83698953

Solgt
Remo Brindisi (1918-1996) - Figure Umane
Siste bud
€ 450
1 uke siden

Remo Brindisi (1918-1996) - Figure Umane

Remo Brindisi (Roma, 25 aprile 1918 – Lido di Spina, 25 luglio 1996) "Figure Umane" olio su tela 70x50cm con cornice 98x78cm autenticato sul retro rilasciamo autentica Ha studiato a Penne (PE), presso la Scuola d'arte Mario dei Fiori, L'Aquila e Roma, frequentando poi la Scuola d'Arte di Urbino. Nel corso della vita ha compiuto molti viaggi di studio, visitando, tra le altre, Firenze, Parigi e Venezia, e poi si trasferì a vivere a Milano. Riconosciuto a livello internazionale sino a divenire uno dei pittori maggiormente citati e noti della pittura italiana dell'ultimo secolo, a lui sono dedicati in Italia istituti scolastici[2] nonché alcune strade. Venezia - Remo Brindisi (1950) (Casa Museo Francesco Cristina) Al 1940 risale la sua prima mostra personale, svoltasi a Firenze: la presentazione del catalogo della mostra è stata scritta da Eugenio Montale.[3] In seguito ha tenuto mostre personali a Parigi, Nizza, Milano, Venezia, Roma al Cairo e a San Paolo del Brasile. Tuttavia è rimasto legato al suo Abruzzo ove nel 1960 fu invitato alla 11ª edizione del Premio Avezzano - Rassegna Nazionale delle Arti Figurative ad Avezzano, insieme a Stefano Cavallo, Gisberto Ceracchini, Vincenzo Ciardo, Eliano Fantuzzi, Carlo Levi, Giovanni Omiccioli, Michele Rosa, Joseph Franz Strachota, Francesco Trombadori, Antonio Vangelli ed altri.[4] È stato Presidente della Triennale di Milano e gli è stata assegnata la medaglia d'oro della Pubblica Istruzione della Repubblica per meriti culturali. Ha partecipato, soprattutto tra gli anni '40 e '50, a più edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma. Famoso anche per le figure, i volti e i paesaggi: le "Venezie", gli "Oppositori", i "Pastorelli'', le "Maternità" sono i temi maggiormente ricorrenti[5]. Ha dipinto opere a oggetto sociale e politico, fra cui spicca il ciclo Storia del Fascismo (1957-62). Ha creato i simboli portati in processione il Venerdì Santo a L'Aquila. "Museo Alternativo Remo Brindisi" Ha costituito (realizzato tra il 1971 ed il 1973 su progetto di Nanda Vigo) un museo d'arte moderna a Lido di Spina, donandolo all'amministrazione comunale di Comacchio grazie all'interessamento di Giglio Zarattini, pittore e uomo politico della cittadina. Nel museo, la cui struttura interna è a sua volta un'opera architettonica di pregio, sono raccolte molte opere di artisti contemporanei[6]. Nello stesso periodo gli viene assegnato il Premio Speciale Federico Bernagozzi. Per l'occasione realizza 10 ritratti di ferraresi illustri, donati al Comune di Portomaggiore presso cui sono conservati e visibili all'interno del Teatro Sociale della Concordia[7]. Nelle Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo figurano quattro suoi dipinti: Tre profili, Profili, Venezia e un'altra Venezia. Una vasta collezione di suoi dipinti si trova presso il Museo Nazionale d' Abruzzo a l'Aquila. Un'altra collezione d'arte di Brindisi si trova esposta nel MAMeC - Museo d'arte moderna e contemporanea di Penne.

Nr. 83698953

Solgt
Remo Brindisi (1918-1996) - Figure Umane

Remo Brindisi (1918-1996) - Figure Umane

Remo Brindisi
(Roma, 25 aprile 1918 – Lido di Spina, 25 luglio 1996)
"Figure Umane"
olio su tela 70x50cm
con cornice 98x78cm
autenticato sul retro
rilasciamo autentica

Ha studiato a Penne (PE), presso la Scuola d'arte Mario dei Fiori, L'Aquila e Roma, frequentando poi la Scuola d'Arte di Urbino.

Nel corso della vita ha compiuto molti viaggi di studio, visitando, tra le altre, Firenze, Parigi e Venezia, e poi si trasferì a vivere a Milano.

Riconosciuto a livello internazionale sino a divenire uno dei pittori maggiormente citati e noti della pittura italiana dell'ultimo secolo, a lui sono dedicati in Italia istituti scolastici[2] nonché alcune strade.
Venezia - Remo Brindisi (1950) (Casa Museo Francesco Cristina)

Al 1940 risale la sua prima mostra personale, svoltasi a Firenze: la presentazione del catalogo della mostra è stata scritta da Eugenio Montale.[3] In seguito ha tenuto mostre personali a Parigi, Nizza, Milano, Venezia, Roma al Cairo e a San Paolo del Brasile. Tuttavia è rimasto legato al suo Abruzzo ove nel 1960 fu invitato alla 11ª edizione del Premio Avezzano - Rassegna Nazionale delle Arti Figurative ad Avezzano, insieme a Stefano Cavallo, Gisberto Ceracchini, Vincenzo Ciardo, Eliano Fantuzzi, Carlo Levi, Giovanni Omiccioli, Michele Rosa, Joseph Franz Strachota, Francesco Trombadori, Antonio Vangelli ed altri.[4]

È stato Presidente della Triennale di Milano e gli è stata assegnata la medaglia d'oro della Pubblica Istruzione della Repubblica per meriti culturali. Ha partecipato, soprattutto tra gli anni '40 e '50, a più edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma.

Famoso anche per le figure, i volti e i paesaggi: le "Venezie", gli "Oppositori", i "Pastorelli'', le "Maternità" sono i temi maggiormente ricorrenti[5]. Ha dipinto opere a oggetto sociale e politico, fra cui spicca il ciclo Storia del Fascismo (1957-62). Ha creato i simboli portati in processione il Venerdì Santo a L'Aquila.
"Museo Alternativo Remo Brindisi"

Ha costituito (realizzato tra il 1971 ed il 1973 su progetto di Nanda Vigo) un museo d'arte moderna a Lido di Spina, donandolo all'amministrazione comunale di Comacchio grazie all'interessamento di Giglio Zarattini, pittore e uomo politico della cittadina. Nel museo, la cui struttura interna è a sua volta un'opera architettonica di pregio, sono raccolte molte opere di artisti contemporanei[6]. Nello stesso periodo gli viene assegnato il Premio Speciale Federico Bernagozzi. Per l'occasione realizza 10 ritratti di ferraresi illustri, donati al Comune di Portomaggiore presso cui sono conservati e visibili all'interno del Teatro Sociale della Concordia[7].

Nelle Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo figurano quattro suoi dipinti: Tre profili, Profili, Venezia e un'altra Venezia. Una vasta collezione di suoi dipinti si trova presso il Museo Nazionale d' Abruzzo a l'Aquila. Un'altra collezione d'arte di Brindisi si trova esposta nel MAMeC - Museo d'arte moderna e contemporanea di Penne.

Legg inn et søkevarsel
Angi et søkevarsel for å bli varslet når nye treff er tilgjengelige.

Dette objektet ble vist i

                                        
                                                                                                    
                    
                                        
                                                                                                    
                    
                                        
                                                                                                    
                    

Hvordan kjøpe på Catawiki

Les mer om vår kjøperbeskyttelse

      1. Oppdag noe spesielt

      Bla gjennom tusenvis av spesielle objekter valgt av eksperter. Se bilder, detaljer og estimert verdi av hvert spesialobjekt. 

      2. Legg inn det høyeste budet

      Finn noe du liker, og legg inn det øverste budet. Du kan følge auksjonen til slutten eller la systemet vårt gjøre budgivningen for deg. Alt du trenger å gjøre er å angi et bud for det maksimale beløpet du vil betale. 

      3. Å gjøre en sikker betaling

      Betal for dine spesielle objekter og vi holder betalingen sikker til objektet ditt kommer trygt og godt frem. Vi bruker et pålitelig betalingssystem for å håndtere alle transaksjoner. 

Har du noe lignende å selge?

Enten du er ny på nettauksjoner eller profesjonell selger, kan vi hjelpe deg med å tjene mer for dine spesielle gjenstander.

Selg objektet ditt