DELLA POLITICA OVERO DEL GOVERNO DI STATO LIBRI SEI. Tradotti di latino in volgare, & ampliati con dottissime annotazioni dal già Sig. Cavalier Hercole Cati gentilhuomo Ferrarese. Con tre tavole. Dedicati al Card. Aldobrandino. Venetia, Angelo Righettini, 1618 In-4to, pp 30, 316, frontespizio con cornice di allegorie, angeli e blasoni tra cui quello del traduttore di Lispio, Ercole Cati di Ferrara, legni per iniziali e capiletera, pagine molto fresche. Legatura coeva in pergamena floscia, ex libris araldico al contropiatto e vecchio tibro cancellato in fine. Prima traduzione in italiano del saggio politico piὺ conosciuto dell’umanista fiammingo Justus Lispius, il cui Politicorum libri sex (1589) getta le basi per lo stato repubblicano moderno. Il Politicorum affronta la costruzione della vita civile e dello Stato in un contesto etico, proponendo una alternativa al « machiavellismo”. Il quarto libro discute della prudenza del principe e presenta posizioni controverse sulla relazione tra Stato e Chiesa e sulla tolleranza religiosa. Lipsio sostiene che solo una religione dovrebbe essere consentita in una comunità politica per garantire la pace e l'unità. Tuttavia, i dissidenti religiosi pacifici dovrebbero essere tollerati. I libri V e VI si concentrano sulla prudenza militare, esplorando questioni riguardanti la difesa, la guerra giusta, la disciplina e i conflitti civili. Pregevole lavoro di Ercole Cato, umanista ferrarese e lettore contemporaneo di Lipsius, che ne tradusse il testo e lo arricchì con note che riflettono la situazione delle Signorie italiane di inizio Seicento. Bibliografia: Lisa Kattenberg: “Reading Lipsius in early modern Italy: Ercole Cato and the transformation of the Politicorum Libri Sex”.