Proferio Grossi (1923-2000): Natura Morta. Firmata e datata 1979. Magistrale natura morta, con frutta, una candela, caraffe di rame, una bottiglia e una tazzina. Proferio Grossi, nato a Parma nel 1923 è uno dei più importanti artisti del Novecento italiano, grazie al suo stile unico che coniuga astrazione e figurazione. Nel 1942 si trasferisce a Milano, dove inizia a frequentare l'ambiente artistico della città. In questo periodo sperimenta diverse tendenze personali, attingendo dall'informale e dall'astrattismo, fino a raggiungere- alla metà del secolo- la sua più sopraffina cifra artistica. Le sue opere sono caratterizzate da forme geometriche e colori vivaci, che creano atmosfere ritmiche e musicali. Grossi è un artista prolifico e produce: dipinti, murales e affreschi. Le sue opere sono esposte in musei e gallerie d'arte, nazionali ed internazionali. La composizione qui presentata coniuga una incredibile sintesi di naturalismo e realismo. Il candido e luminoso piano di appoggio, che adduce ad una immateriale ambientazione di cucina, accoglie una bilanciata serie di oggetti domestici disegnati con grande capacità di pennello. L’uva rigogliosa fuoriesce acquatica dal piatto e si protende, con sapiente trompe-l'œil, fino ai confini dell’immagine. Di particolare ed evocativa qualità pittorica risultano l’anfora e la brocca in rame, dove le lumeggiature restituiscono un senso quasi tattile del metallo battuto. La luce pulviscolare potenzia quella connotazione metafisica che eleva il descrittivismo a spunto psicologico. In basso a destra è visibile la tipica firma dell'artista, dentro un raffinato cartiglio. Contestualmente compare la data: 1971. L'opera è presentata all'interno di una patinata cornice, dell'epoca. Recentemente, sul retro, è stato aggiunto un foglio di cartoncino bianco protettivo. Misure complessive: 58 cm x 47 cm.