N.º 82443351

Vendido
Cassina - Charlotte Perriand, Le Corbusier, Pierre Jeanneret - Poltrona - LC-7 - Aço, Têxteis
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€ 1,500
Há 1 semana

Cassina - Charlotte Perriand, Le Corbusier, Pierre Jeanneret - Poltrona - LC-7 - Aço, Têxteis

Inizia nel 1922, in rue de Sèvres a Parigi, l’attività dell’atelier che Le Corbusier con il cugino Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, una giovane architetto che subentra nel 1927, darà forma ad una vasta collezione di arredi. Da questa collaborazione inizia la progettazione di pezzi di arredamento, che continuò fino al 1937 e che portò alla creazione di mobili con cui i tre progettisti affrontano il problema de “l’équipement d’intérieur de l’habitation”. In questo contesto la LC7, progettata dalla stessa Perriand non è una sedia tradizionale poiché s’ispira alle poltroncine da ufficio di moda negli anni ‘20 negli Stati Uniti e in Inghilterra. Viene classificata tra le sedie perché come tale fu concepita dall’autrice: una sedia per la sala da pranzo. La poltroncina inserita in questa asta viene presentata nella versione con telaio laccato nero e rivestimento in pelle color cognac. La poltroncina perfettamente conservata, non presenta difetti evidenti. Il telaio è integro la laccatura in condizioni molto buone il rivestimento in pelle perfetto senza alcun segno di utilizzo. E' presente il marchio Cassina stampato sul telaio della poltroncina a testimoniare l'originalità del pezzo. Dimensioni poltroncina in cm: Altezza 73 Larghezza 60 Profondità 55 La nostra società ORVETT offre gratuitamente l'assicurazione sul trasporto. LC-7 Fa parte della serie di mobili (LC1-LC10) esposti nel 1929 al Salon d’automne a Parigi, e firmati da Le Corbusier, Jeanneret e Perriand. La cooperazione di Charlotte Perriand, unica donna del gruppo, nello studio di Le Corbusier è evidente in tutti i pezzi presentati. Perriand presta, al razionalismo a volte freddo del famoso architetto Le Corbusier, una dimensione piú umana. Nei suoi progetti dà un nuovo valore estetico ad articoli base di vita quotidiana. All’epoca della celebre esposizione, i progettisti lasciano perplessi i visitatori, per la caratteristica di esaltare il fatto di essere l’espressione concreta della loro stessa funzione. La discussione intellettuale che ne seguì fu in merito al concetto di seduta e all’atteggiamento progettuale seguito dagli autori. “Cos’è una seduta, se non un oggetto che assolve il proprio compito accogliendo il corpo umano in una postura semi-eretta? Il progettista concentra la sua azione sul concetto dell’utile e delle necessità all’uso. Intorno alla struttura più semplice, quella di un tubo metallico eletto a supporto primario dell’oggetto, si organizzano i componenti base di ogni tipo di seduta: la struttura si fa gabbia di contenimento o sistema di appoggio.” I mobili dello studio Le Corbusier, fra cui la LC7, furono concepiti come strumenti idonei ad abitare in modo nuovo le moderne abitazioni: ancora oggi, si integrano perfettamente, esprimendo concretezza. L’oggetto d’arredamento che assolve la funzione in una forma composta ed essenziale, spogliata dell’ornamento. La forma dello schienale della LC7 nasce da alcuni esperimenti fatti con le camere d’aria. Esso è avvolgente ed è costituito da un cilindro imbottito percorso internamente dalla struttura in acciaio. Altro elemento particolare della forma sono le gambe che piegandosi danno forza e stabilità eliminando la necessità di pezzi di congiunzione. L’intera seduta è girevole. Le parti imbottite sono ricoperte in pelle o tessuto. LC7, come gli altri pezzi della serie LC, si trova esposte in tutti i musei di arte moderna del mondo tra cui il Moma di New York. #SS24

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Inizia nel 1922, in rue de Sèvres a Parigi, l’attività dell’atelier che Le Corbusier con il cugino Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, una giovane architetto che subentra nel 1927, darà forma ad una vasta collezione di arredi.
Da questa collaborazione inizia la progettazione di pezzi di arredamento, che continuò fino al 1937 e che portò alla creazione di mobili con cui i tre progettisti affrontano il problema de “l’équipement d’intérieur de l’habitation”.
In questo contesto la LC7, progettata dalla stessa Perriand non è una sedia tradizionale poiché s’ispira alle poltroncine da ufficio di moda negli anni ‘20 negli Stati Uniti e in Inghilterra. Viene classificata tra le sedie perché come tale fu concepita dall’autrice: una sedia per la sala da pranzo.

La poltroncina inserita in questa asta viene presentata nella versione con telaio laccato nero e rivestimento in pelle color cognac.
La poltroncina perfettamente conservata, non presenta difetti evidenti. Il telaio è integro la laccatura in condizioni molto buone il rivestimento in pelle perfetto senza alcun segno di utilizzo.
E' presente il marchio Cassina stampato sul telaio della poltroncina a testimoniare l'originalità del pezzo.

Dimensioni poltroncina in cm:
Altezza 73
Larghezza 60
Profondità 55

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LC-7 Fa parte della serie di mobili (LC1-LC10) esposti nel 1929 al Salon d’automne a Parigi, e firmati da Le Corbusier, Jeanneret e Perriand. La cooperazione di Charlotte Perriand, unica donna del gruppo, nello studio di Le Corbusier è evidente in tutti i pezzi presentati. Perriand presta, al razionalismo a volte freddo del famoso architetto Le Corbusier, una dimensione piú umana. Nei suoi progetti dà un nuovo valore estetico ad articoli base di vita quotidiana. All’epoca della celebre esposizione, i progettisti lasciano perplessi i visitatori, per la caratteristica di esaltare il fatto di essere l’espressione concreta della loro stessa funzione.
La discussione intellettuale che ne seguì fu in merito al concetto di seduta e all’atteggiamento progettuale seguito dagli autori. “Cos’è una seduta, se non un oggetto che assolve il proprio compito accogliendo il corpo umano in una postura semi-eretta? Il progettista concentra la sua azione sul concetto dell’utile e delle necessità all’uso. Intorno alla struttura più semplice, quella di un tubo metallico eletto a supporto primario dell’oggetto, si organizzano i componenti base di ogni tipo di seduta: la struttura si fa gabbia di contenimento o sistema di appoggio.”
I mobili dello studio Le Corbusier, fra cui la LC7, furono concepiti come strumenti idonei ad abitare in modo nuovo le moderne abitazioni: ancora oggi, si integrano perfettamente, esprimendo concretezza. L’oggetto d’arredamento che assolve la funzione in una forma composta ed essenziale, spogliata dell’ornamento.
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LC7, come gli altri pezzi della serie LC, si trova esposte in tutti i musei di arte moderna del mondo tra cui il Moma di New York.

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