Un Sarangi indiano presumibilmente del XVIII sec. È la viola tipica dell’India del Nord, presente nella regione dell’Hindustan sicuramente a partire dal XVIII secolo. Viene utilizzato come strumento solista, ma anche associato alla voce o ad altri strumenti tanto nel genere classico, quanto in quello della musica popolare e anche come accompagnamento alla danza. È costituito di un unico pezzo di legno, di fattura e forma piuttosto tozze, nel quale sono ricavati sia il manico che la cassa, coperta di pelle di capra. Una correggia in cuoio rinforza la tavola armonica nel punto di appoggio del ponticello in osso, che è a forma di elefante. Viene tenuto in posizione verticale, appoggiato su una gamba e si suona con un archetto in crini di cavallo. Ha tre corde principali in budello e una gran quantità di corde di risonanza in metallo. Le corde di risonanza non vengono mai sollecitate direttamente dall’arco e sono divise in due gruppi, l’uno accordato di volta in volta secondo un raga (struttura musicale che sta alla base delle scale della musica indiana), l’altro secondo una scala cromatica. Lo strumento si presenta in un buon stato di conservazione e ha tutte le componenti originali e tipiche del Sarangi. Questo è senza dubbio uno dei più interessanti e antichi della sezione "strumenti etnici" della collezione "La Collection Thys de Castella" anche se nel libro non sono riportate immagini. L'intera sezione è stata valutata dal liutaio C. Lebet e assicurate per quel valore. Misure: Lunghezza 61 cm Larghezza 15 cm Altezza 11 cm Le foto sono parte integrante della descrizione Spedizione tracciata in tutto il mondo