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Vignola / Poulleau - Cinq Ordres d'Architecture - 1760
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Vignola / Poulleau - Cinq Ordres d'Architecture - 1760

IN FOLIO - TRADUZIONE FRANCESE DI UNO DEI TRATTATI PIÙ INFLUENTI DI TUTTI I TEMPI Una delle edizioni più ricercate del celebre trattato di architettura del Vignola. Senza data ma prima edizione del 1760. L'opera ebbe grande successo e innumerevoli edizioni e traduzioni sino a tutto il XIX secolo, probabilmente grazie alla chiara e semplice esposizione della materia. La Regola delli cinque ordini d'architettura è un trattato dell'architetto rinascimentale Jacopo Barozzi da Vignola (1507-1573). Ebbe larghissima diffusione in tutta l'Europa fino all'Ottocento, al punto di essere uno dei testi di maggior successo nell'architettura. Si ritiene che l'origine di questo trattato sia da ricercare negli studi e nei disegni, ora perduti, che egli eseguì a Roma per l'Accademia vitruviana della Virtù. CONTENTS Questa è la Prima Edizione delle Regole dei Cinque Ordini di Architettura di Vignola tradotto in francese, con l'aggiunta di grandi tavole di portali, fontane e baldacchini. Jacopo Barozzi da Vignola, detto comunemente Il Vignola (Vignola, 1507 – Roma, 1573), è stato un architetto, teorico dell'architettura e trattatista italiano. Fu uno degli esponenti più importanti del manierismo, in un'epoca di importanti cambiamenti di cui fu protagonista e artefice. Il suo primato nella cultura architettonica è dovuto sia alla realizzazione di edifici di grande eleganza, sia all'opera di trattatista soprattutto per aver definito con estrema chiarezza il concetto di ordine architettonico nella sua celebre "Regola delli cinque ordini d'architettura", uno dei trattati architettonici più influente e diffuso di tutti i tempi. Il trattato sugli ordini del Vignola ebbe molto successo, tanto da essere ripubblicato in almeno 250 edizioni - di cui quella di Utrecht del 1629, in ben 4 lingue - nelle quali si trovano spesso ulteriori tavole rappresentanti insigne opere di Michelangelo o di Antonio Labacco. Caratterizzato dalla limpidezza di esposizione, esso si propone la razionalizzazione del linguaggio architettonico attraverso la definizione di una regola proporzionale definitiva - una regola nella quale, dice l'autore, "m'acquetassi" - desunta da un lavoro di sintesi fatto su tutto il corpus degli studi teorici a partire dal '400 e la conoscenza accumulata sui monumenti antichi. Tale lavoro richiese una vera e propria correzione sia della teoria vitruviana che delle soluzioni adottate nei monumenti antichi ancora osservabili. Ormai a definire le regole dell'ordine è l'autorità dell'artista: infatti, le 32 tavole del trattato di Vignola presentano la regola come la soluzione scelta dall'autore fra diverse possibili; inoltre viene aggiunto in appendice il capitello ionico di Michelangelo, la cui bellezza, generata e legittimata dall'autorità e perizia dell'artista, assurge a regola. Il gesuita Andrea Pozzo - pur non disdegnando gli ordini architettonici del Palladio e dello Scamozzi - basò la Perspectiva pictorum et architectorum, la sua "opera magna" sulla prospettiva, sul Vignola. CONDITION REPORT Legatura in piena pergamena successiva. Diverse carte con restauri ai bordi, una carta con parte dell'inciso mancante ampi margini, in alcune carte sfilacciati al bordo inferiore. Angoli restaurati con carta giapponese minime perdite di testo ma copia professionalmente consolidata. Volta bianca e vignetta alla base della pagina con testo di commento in cornice floreale. Pp. (2); 90; (2). FULL TITLES & AUTHORS Nouveau Livre des cinq ordres d'architecture, par Jacques Barozzio Vignole, Enrichi de différents Cartels, et Morceaux d'Architectures, Protails, Fontaines, Baldaquins, &c. Le Tout nécessaires aux Artistes A Paris chez Daumont, 1760 Jacopo [Giacomo] Barozzi da Vignola (italiano, Vignola 1507–1573 Roma) Incisore: disegnato e inciso da Claude René Gabriel Poulleau (francese, nato nel 1749) Progetto: Jacques François Blondel (francese, Rouen 1705–1774 Parigi) Jules Hardouin Mansart (francese, Parigi 1646–1708 Marly)

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IN FOLIO - TRADUZIONE FRANCESE DI UNO DEI TRATTATI PIÙ INFLUENTI DI TUTTI I TEMPI
Una delle edizioni più ricercate del celebre trattato di architettura del Vignola. Senza data ma prima edizione del 1760. L'opera ebbe grande successo e innumerevoli edizioni e traduzioni sino a tutto il XIX secolo, probabilmente grazie alla chiara e semplice esposizione della materia. La Regola delli cinque ordini d'architettura è un trattato dell'architetto rinascimentale Jacopo Barozzi da Vignola (1507-1573). Ebbe larghissima diffusione in tutta l'Europa fino all'Ottocento, al punto di essere uno dei testi di maggior successo nell'architettura. Si ritiene che l'origine di questo trattato sia da ricercare negli studi e nei disegni, ora perduti, che egli eseguì a Roma per l'Accademia vitruviana della Virtù.

CONTENTS
Questa è la Prima Edizione delle Regole dei Cinque Ordini di Architettura di Vignola tradotto in francese, con l'aggiunta di grandi tavole di portali, fontane e baldacchini.
Jacopo Barozzi da Vignola, detto comunemente Il Vignola (Vignola, 1507 – Roma, 1573), è stato un architetto, teorico dell'architettura e trattatista italiano.

Fu uno degli esponenti più importanti del manierismo, in un'epoca di importanti cambiamenti di cui fu protagonista e artefice. Il suo primato nella cultura architettonica è dovuto sia alla realizzazione di edifici di grande eleganza, sia all'opera di trattatista soprattutto per aver definito con estrema chiarezza il concetto di ordine architettonico nella sua celebre "Regola delli cinque ordini d'architettura", uno dei trattati architettonici più influente e diffuso di tutti i tempi.

Il trattato sugli ordini del Vignola ebbe molto successo, tanto da essere ripubblicato in almeno 250 edizioni - di cui quella di Utrecht del 1629, in ben 4 lingue - nelle quali si trovano spesso ulteriori tavole rappresentanti insigne opere di Michelangelo o di Antonio Labacco. Caratterizzato dalla limpidezza di esposizione, esso si propone la razionalizzazione del linguaggio architettonico attraverso la definizione di una regola proporzionale definitiva - una regola nella quale, dice l'autore, "m'acquetassi" - desunta da un lavoro di sintesi fatto su tutto il corpus degli studi teorici a partire dal '400 e la conoscenza accumulata sui monumenti antichi. Tale lavoro richiese una vera e propria correzione sia della teoria vitruviana che delle soluzioni adottate nei monumenti antichi ancora osservabili. Ormai a definire le regole dell'ordine è l'autorità dell'artista: infatti, le 32 tavole del trattato di Vignola presentano la regola come la soluzione scelta dall'autore fra diverse possibili; inoltre viene aggiunto in appendice il capitello ionico di Michelangelo, la cui bellezza, generata e legittimata dall'autorità e perizia dell'artista, assurge a regola. Il gesuita Andrea Pozzo - pur non disdegnando gli ordini architettonici del Palladio e dello Scamozzi - basò la Perspectiva pictorum et architectorum, la sua "opera magna" sulla prospettiva, sul Vignola.

CONDITION REPORT
Legatura in piena pergamena successiva. Diverse carte con restauri ai bordi, una carta con parte dell'inciso mancante ampi margini, in alcune carte sfilacciati al bordo inferiore. Angoli restaurati con carta giapponese minime perdite di testo ma copia professionalmente consolidata. Volta bianca e vignetta alla base della pagina con testo di commento in cornice floreale. Pp. (2); 90; (2).

FULL TITLES & AUTHORS
Nouveau Livre des cinq ordres d'architecture, par Jacques Barozzio Vignole, Enrichi de différents Cartels, et Morceaux d'Architectures, Protails, Fontaines, Baldaquins, &c. Le Tout nécessaires aux Artistes
A Paris chez Daumont, 1760
Jacopo [Giacomo] Barozzi da Vignola (italiano, Vignola 1507–1573 Roma)
Incisore: disegnato e inciso da Claude René Gabriel Poulleau (francese, nato nel 1749)
Progetto: Jacques François Blondel (francese, Rouen 1705–1774 Parigi)
Jules Hardouin Mansart (francese, Parigi 1646–1708 Marly)

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