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Giuseppe Di Stefano (1921-2008] Italian operatic tenor. - 3 original signed photocards showing the star in different operas. - 1960
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Giuseppe Di Stefano (1921-2008] Italian operatic tenor. - 3 original signed photocards showing the star in different operas. - 1960

Giuseppe Di Stefano Italian, operatic tenor. - 3 original signed photocards showing the star in different roles - ca. 1960. Giuseppe Di Stefano (Motta Sant'Anastasia, 24 luglio 1921 – Santa Maria Hoè, 3 marzo 2008) è stato un tenore italiano, uno dei cantanti lirici più popolari e amati del dopoguerra. Tornato a Milano dopo il termine del conflitto, riprende le lezioni di canto e, dopo alcuni piccoli ruoli, debutta ufficialmente il 20 aprile 1946 a Reggio Emilia come protagonista di Manon, iniziando rapidamente un'intensa attività in teatri di provincia e anche in sedi più importanti, come Genova (Rigoletto), Bologna (La sonnambula), Venezia (I pescatori di perle). Nello stesso anno, bruciando le tappe, inizia inoltre la carriera internazionale inaugurando la stagione del Gran Teatre del Liceu di Barcellona, ancora con Manon. Con il medesimo ruolo, il 15 gennaio del 1947 debutta al Teatro dell'opera di Roma e il 15 marzo alla Scala, mentre il 25 febbraio del 1948, come Duca di Mantova in Rigoletto, è la volta del Metropolitan di New York, nel quale sarà una presenza fissa fino al 1952. Nel 1951, con La traviata a San Paolo del Brasile, diretta da Tullio Serafin, inizia il legame artistico con Maria Callas. Oltre che nei principali teatri italiani e in particolare alla Scala, dove, dopo il soggiorno al Met e tournée in Centro e Sudamerica, fa ritorno nel dicembre 1952 con La bohème e dove apparirà regolarmente fino a tutti gli anni cinquanta, la carriera si sviluppa in tutti gli altri più importanti teatri del mondo, tra cui Vienna, Parigi, Buenos Aires, Rio de Janeiro, Città del Messico, San Francisco, Chicago, Johannesburg. Un po' più tardivo è l'esordio in Gran Bretagna, al festival di Edimburgo nel 1957 (L'elisir d'amore), mentre nel 1961 appare al Covent Garden di Londra (Tosca). Tappe fondamentali, rimaste nella storia dell'opera, sono alcune rappresentazioni alla Scala, tra le quali Lucia di Lammermoor nel 1954, con la Callas e la direzione di Herbert von Karajan, Carmen nel 1955, con Giulietta Simionato e ancora Karajan sul podio, La traviata, nello stesso anno, sempre con la Callas, nella storica edizione con la regia di Luchino Visconti, Tosca nel 1959, in occasione del rientro alla Scala dopo diversi anni di Renata Tebaldi. Dalla seconda metà degli anni sessanta inizia a sfoltire progressivamente gli impegni operistici, privilegiando recital e concerti, dedicandosi anche all'insegnamento e tenendo seminari e stage di canto. Ottiene inoltre un grande successo in Germania come interprete di operetta (che esegue in lingua originale), in quel paese genere nobile e molto amato. Da segnalare anche la partecipazione al Festival di Sanremo del 1966 con la canzone Per questo voglio te, il cui testo è firmato da Mogol, che non viene ammessa alla serata finale. Il 10 aprile 1973 dirige, con Maria Callas, I vespri siciliani di Giuseppe Verdi, in occasione dell'inaugurazione del Teatro Regio di Torino ricostruito dopo l'incendio del 1936. Nel 1973 è ancora una volta partner di Maria Callas in una tournée che ha un eccezionale successo di pubblico, ma che si interrompe poi bruscamente. Nel 1975 tiene un master a Spoleto per i vincitori del Concorso Nazionale di canto Teatro lirico sperimentale "Adriano Belli", firmando anche un'aria della Bohème. A partire dagli anni '80 non appare più sulle scene, ritornando eccezionalmente per un'ultima volta in una rappresentazione operistica nel 1992 alle Terme di Caracalla come imperatore Altoum in Turandot. sehr guter Zustand! Sehen Sie sich die Bilder an! Wir garantieren die Originalät ! #C185 Provinienz: Aus einer unberührten alten Autographensammlung von Opernstars, die ca. in den Jahren 1960 bis 1975 angelegt wurde.

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Giuseppe Di Stefano Italian, operatic tenor. - 3 original signed photocards showing the star in different roles - ca. 1960.

Giuseppe Di Stefano (Motta Sant'Anastasia, 24 luglio 1921 – Santa Maria Hoè, 3 marzo 2008) è stato un tenore italiano, uno dei cantanti lirici più popolari e amati del dopoguerra.

Tornato a Milano dopo il termine del conflitto, riprende le lezioni di canto e, dopo alcuni piccoli ruoli, debutta ufficialmente il 20 aprile 1946 a Reggio Emilia come protagonista di Manon, iniziando rapidamente un'intensa attività in teatri di provincia e anche in sedi più importanti, come Genova (Rigoletto), Bologna (La sonnambula), Venezia (I pescatori di perle). Nello stesso anno, bruciando le tappe, inizia inoltre la carriera internazionale inaugurando la stagione del Gran Teatre del Liceu di Barcellona, ancora con Manon. Con il medesimo ruolo, il 15 gennaio del 1947 debutta al Teatro dell'opera di Roma e il 15 marzo alla Scala, mentre il 25 febbraio del 1948, come Duca di Mantova in Rigoletto, è la volta del Metropolitan di New York, nel quale sarà una presenza fissa fino al 1952. Nel 1951, con La traviata a San Paolo del Brasile, diretta da Tullio Serafin, inizia il legame artistico con Maria Callas.

Oltre che nei principali teatri italiani e in particolare alla Scala, dove, dopo il soggiorno al Met e tournée in Centro e Sudamerica, fa ritorno nel dicembre 1952 con La bohème e dove apparirà regolarmente fino a tutti gli anni cinquanta, la carriera si sviluppa in tutti gli altri più importanti teatri del mondo, tra cui Vienna, Parigi, Buenos Aires, Rio de Janeiro, Città del Messico, San Francisco, Chicago, Johannesburg. Un po' più tardivo è l'esordio in Gran Bretagna, al festival di Edimburgo nel 1957 (L'elisir d'amore), mentre nel 1961 appare al Covent Garden di Londra (Tosca).

Tappe fondamentali, rimaste nella storia dell'opera, sono alcune rappresentazioni alla Scala, tra le quali Lucia di Lammermoor nel 1954, con la Callas e la direzione di Herbert von Karajan, Carmen nel 1955, con Giulietta Simionato e ancora Karajan sul podio, La traviata, nello stesso anno, sempre con la Callas, nella storica edizione con la regia di Luchino Visconti, Tosca nel 1959, in occasione del rientro alla Scala dopo diversi anni di Renata Tebaldi.

Dalla seconda metà degli anni sessanta inizia a sfoltire progressivamente gli impegni operistici, privilegiando recital e concerti, dedicandosi anche all'insegnamento e tenendo seminari e stage di canto. Ottiene inoltre un grande successo in Germania come interprete di operetta (che esegue in lingua originale), in quel paese genere nobile e molto amato. Da segnalare anche la partecipazione al Festival di Sanremo del 1966 con la canzone Per questo voglio te, il cui testo è firmato da Mogol, che non viene ammessa alla serata finale.

Il 10 aprile 1973 dirige, con Maria Callas, I vespri siciliani di Giuseppe Verdi, in occasione dell'inaugurazione del Teatro Regio di Torino ricostruito dopo l'incendio del 1936. Nel 1973 è ancora una volta partner di Maria Callas in una tournée che ha un eccezionale successo di pubblico, ma che si interrompe poi bruscamente. Nel 1975 tiene un master a Spoleto per i vincitori del Concorso Nazionale di canto Teatro lirico sperimentale "Adriano Belli", firmando anche un'aria della Bohème. A partire dagli anni '80 non appare più sulle scene, ritornando eccezionalmente per un'ultima volta in una rappresentazione operistica nel 1992 alle Terme di Caracalla come imperatore Altoum in Turandot.

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