Bottega di Andrea Appiani (XIX) - Ritratto di Eugenio di Beauharnais, viceré d’Italia
N. 82317331
Francesco Baratta (1805-1835) - Santo
N. 82317331
Francesco Baratta (1805-1835) - Santo
FRANCESCO BARATTA
(Genova, 1805 - 1835)
Santo
Carboncino, matita e biacca su carta applicata su carta,
misure: cm 20 X 17 cm circa
Provenienza:
Genova, Giovanni Grasso
Genova, collezione privata
Figlio e allievo di Carlo Baratta (Genova, 1754 ; 1815), fu altresì allievo di Vincenzo Camuccini a Roma. Tornato a Genova nel 1827, il pittore diresse la scuola di pittura dell'Accademia Ligustica. Sia pur formatosi nell'ambiente del tardo neoclassicismo romano, Baratta aderì al Romanticismo storico-letterario, come rivelano alcuni suoi disegni conservati presso la Civica Raccolta dei Disegni e delle Stampe di Palazzo Rosso e i dipinti come Il beato Jacopo da Varagine pacifica i Genovesi (Genova, cattedrale di San Lorenzo) e La congiura dei Fieschi (Genova Nervi, Galleria Civica d'Arte Moderna). Fra le opere religiose da lui realizzate ricordiamo Le Virtù, i fregi nella cappella (già deposito dell'urna di Santa Caterina) nella chiesa dell'Annunziata di Portoria, La pesca miracolosa della chiesa di San Pietro di Quinto (1825, in collaborazione con Simone Tagliafichi) e L'Adorazione dei Magi, conservato nella chiesa di San Giacomo di Corte presso Rapallo.
Il disegno proviene da casa d'aste Europea.
E' presente un piccolo taglio al passe-partout che fortunatamente non intacca minimamente il disegno. (vedi foto)
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