.."Io. Francisci Ripae a Sancto Nazario Papiensis Responsa, in quinque libros Decretalium, in ff. vetus, Infortiatum, ff. No. & Cod. Vnà cum alijs viginti responsis vtilissimis additis"... 3 parti, ciascuna con frontespizio a due colori, giglio fiorentino e iniziali L.A. in cornice figurata, e numerazione propria, in un volume in-folio, cm 40 x 27 ca., cc. 34 + 67 + 120, legatura muta settecentesca con dorso e angoli in pelle, piatti in carta a mano, tagli rossi, testo latino su due colonne, capilettera, registro al colophon della II e della III parte. Esemplare in buone condizioni, abrasioni ai piatti e al dorso della copertina, interno in ottimo stato di conservazione, fresco, solido e ben legato, solo leggeri aloni di umidità ai margini delle prime carte e in poche carte piccole gallerie di tarlo al di fuori dell'area di stampa; in cinque carte leggero arrossamento diffuso, probabilmente mancante carta bianca tra la II e la terza parte (vedere foto). Contiene il celebre trattato sulla peste "Iuridicus de Peste Tractatus..", primo trattato giuridico sull'igiene pubblica e la prevenzione. Secondo l'autore, spiegare le cause della peste è una questione fisica, lui intende esprimersi, invece, sull'aspetto legislativo della gestione del contagio, sui rimedi relativi alla salute pubblica, in particolare rispetto agli acquedotti e alle cloache pubbliche e private. Il giurista Giovanni Francesco Ripa, successore di Giasone del Maino, allievo di Alessandro Tartagni, nello studio lombardo di Pavia, ricoprì poi la cattedra di diritto canonico ad Avignone. Morì a Pavia nel 1534.