Boccaccio Giovanni Genealogiae Ioannis Boccatii, cum demonstratibus in formes arborum designatis; eiusdem De montibus & syluis, de fontibus, lacubus & fluminibus: ac etiam de stagnis & paludibus, necnon & de maribus, seu diuersis maris nominibus. Venetiis - 1494 - Octaviani Scoti 162 c; ill. (13 xilogr.) Signature: a-t8 u10 In folio - 29,2 x 21 cm. LA PIÙ CELEBRE E CELEBRATA ENCICLOPEDIA UMANISTA DELLA MITOLOGIA CLASSICA. UNO DEI GIOIELLI INTELLETTUALI DEL RINASCIMENTO ITALIANO. Splendida, rara e ricercata edizione veneziana, in quanto la PRIMA EDIZIONE dove compaiono 13 bellissime xilografie a piena pagina, alcune delle quali ripiegate. La tradizione degli alberi genealogici nelle stampe dell’ opera ha quindi inizio con la presente edizione incunabola. Le Genealogie saranno fonte indiscussa per generazioni di poeti e filosofi. Segnano il passaggio dall’ età medievale al Rinascimento. L’ opera, scritta da Boccaccio tra il 1360 ed il 1374, raccoglie fonti di erudizione mitologica greco-latina, e descrive, in quindici libri, i miti delle divinità pagane, interpretati allegoricamente. Nel trattato si cerca di mettere ordine sugli aggrovigliati rapporti di parentela tra le divinità del classico Pantheon dell’ antica Grecia e di Roma. I primi tredici libri sono organizzati in base alla struttura delle famiglie degli dei pagani, mentre gli ultimi due contengono un’ esaltazione della poesia come fonte di verità e di salvezza. Boccaccio, che lavoro’ a lungo alla Genealogia senza mai giungere alla stesura definitiva, si sofferma soprattutto sul significato allegorico dei miti, cioè sui concetti morali e sui preziosi insegnamenti nascosti dentro queste antiche ed affascinanti storie. I suoi riferimenti sono soprattutto “Tusculanae” e “De natura deorum” di Cicerone. Il “De montibus” invece è un dizionario erudito che raccoglie, in ordine alfabetico, voci relative alle cinque diverse tipologie geografiche specificate nel titolo. HAIN I, 3321 B.M.C. V, 444 ESSLING 799 SANDER 1077 KLEBS 190-3 GOFF B -753 Commissionato da Ugo IV, re di Cipro e Gerusalemme (citato all’ inizio del Proemio a carta a6), questo immenso trattato e’ diviso in quindici libri che non si limitano ad elencare i nomi ma rivelano l’ incredibile ampiezza delle letture di Boccaccio ed il suo ardente impegno accademico nel dare vita al mondo antico. La Genealogia divenne la prima opera influente, nella moderna borsa di studio europea, a includere citazioni, traduzioni e analisi variegate di passaggi della letteratura greca, ed e’ la prima opera accademica a fare un uso significativo di Omero. Include anche informazioni biografiche su Petrarca e Dante, nonché la Difesa della poesia di Boccaccio. Bella, robusta e ben conservata legatura seicentesca in piena pergamena rigida, con due laccetti passanti, ancora presenti, al dorso a quattro nervi, con antico tassello cartaceo manoscritto recante probabile collocazione d’ archivio. Tracce di legacci di chiusura. Carte fresche e molto ben conservate. Testo a caratteri romani su 62 linee. Tutte presenti ed integre le 13 bellissime xilografie, alcune ripiegate. Titolo a sette righe decrescenti, oltre a numerosi splendidi capilettera figurati e la celebre marca Scoto al Registrum, con il colophon. Il De montibus e’ stampato su due colonne, mentre le Tabulae risultano a tre colonne. Numerose interessanti postillature coeve, in parte rifilate. Piccolissimo frammento cartaceo mancante all’ angolo superiore di carta b. Tagli lievemente spruzzati di minio. Eleganti manoscritti coevi, con presenza di piccole macchie, al titolo ed al verso dell’ ultima carta. Al contropiatto anteriore presente didascalia cartacea, appena parzialmente incollata, con descrizione dell’ incunabolo. Sguardie seicentesche conservate. Molto buona la conservazione generale dell’ opera. COLLAZIONATO. COMPLETO