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Italien. Milan - Parti med 6 bronsmedaljer för Milan (ATM Metropolitana - Mediolanum - - Medalj
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Italien. Milan - Parti med 6 bronsmedaljer för Milan (ATM Metropolitana - Mediolanum - - Medalj

Lotto di 6 medaglie in bronzo per Milano realizzate dall'artista italiano Remo Brindisi per ATM - Metropolitana Milanese per commemorare i 20 anni di servizio ATM in Metropolitana Milanese. N.2 Medaglie in bronzo diametro 50mm. N.1 Medaglia in bronzo diametro 50mm. N.1 Medaglia in bronzo diametro 30mm. e dal Maestro medaglista incisore Giuseppe Danelli per Mediobanca e Mediolanum N.1 Medaglia in bronzo diametro 60mm. N.1 Medaglia in bronzo diametro 35mm. Biografia: Remo Brindisi (Roma, 25 aprile 1918 – Lido di Spina, 25 luglio 1996) è stato un pittore italiano. Ha studiato a Penne (PE), presso la Scuola d'arte Mario dei Fiori, L'Aquila e Roma, frequentando poi la Scuola d'Arte di Urbino. Nel corso della vita ha compiuto molti viaggi di studio, visitando, tra le altre, Firenze, Parigi e Venezia, e poi si trasferì a vivere a Milano. Riconosciuto a livello internazionale sino a divenire uno dei pittori maggiormente citati e noti della pittura italiana dell'ultimo secolo, a lui sono dedicati in Italia istituti scolastici nonché alcune strade. Venezia - Remo Brindisi (1950) (Casa Museo Francesco Cristina) Al 1940 risale la sua prima mostra personale, svoltasi a Firenze: la presentazione del catalogo della mostra è stata scritta da Eugenio Montale. In seguito ha tenuto mostre personali a Parigi, Nizza, Milano, Venezia, Roma al Cairo e a San Paolo del Brasile. Tuttavia è rimasto legato al suo Abruzzo ove nel 1960 fu invitato alla 11ª edizione del Premio Avezzano - Rassegna Nazionale delle Arti Figurative ad Avezzano, insieme a Stefano Cavallo, Gisberto Ceracchini, Vincenzo Ciardo, Eliano Fantuzzi, Carlo Levi, Giovanni Omiccioli, Michele Rosa, Joseph Franz Strachota, Francesco Trombadori, Antonio Vangelli ed altri. È stato Presidente della Triennale di Milano e gli è stata assegnata la medaglia d'oro della Pubblica Istruzione della Repubblica per meriti culturali. Ha partecipato, soprattutto tra gli anni '40 e '50, a più edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma. Famoso anche per le figure, i volti e i paesaggi: le "Venezie", gli "Oppositori", i "Pastorelli'', le "Maternità" sono i temi maggiormente ricorrenti. Ha dipinto opere a oggetto sociale e politico, fra cui spicca il ciclo Storia del Fascismo (1957-62). Ha creato i simboli portati in processione il Venerdì Santo a L'Aquila. Ha costituito (realizzato tra il 1971 ed il 1973 su progetto di Nanda Vigo) un museo d'arte moderna a Lido di Spina, donandolo all'amministrazione comunale di Comacchio grazie all'interessamento di Giglio Zarattini, pittore e uomo politico della cittadina. Nel museo, la cui struttura interna è a sua volta un'opera architettonica di pregio, sono raccolte molte opere di artisti contemporanei[6]. Nello stesso periodo gli viene assegnato il Premio Speciale Federico Bernagozzi. Per l'occasione realizza 10 ritratti di ferraresi illustri, donati al Comune di Portomaggiore presso cui sono conservati e visibili all'interno del Teatro Sociale della Concordia. Nelle Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo figurano quattro suoi dipinti: Tre profili, Profili, Venezia e un'altra Venezia. Una vasta collezione di suoi dipinti si trova presso il Museo Nazionale d' Abruzzo a l'Aquila. Un'altra collezione d'arte di Brindisi si trova esposta nel MAMeC - Museo d'arte moderna e contemporanea di Penne. Biografia: Giuseppe Carlo Danelli nato a Milano nel 1938-2019 Ha frequentato la scuola d'arte in castello e l'Accademia di Brera Incisore a bulino cesellatore su metalli preziosi e su tutti gli altri metalli, scultore e medaglista. Il maestro Giuseppe Danelli per decenni è stato uno dei protagonisti di spicco di quell'universo composto da targhe medaglie e tante altre creazioni oggi sparse negli angoli più lontani del globo. Per oltre 40 anni è stato l'unico incisore presso lo stabilimento Stefano Johnson di Milano. Giuseppe Danelli pone l'accento sulle eclettismo degli oggetti passati tra le sue mani, come se le medaglie non avessero esaurito che in minima parte il suo sempre vivo slancio nel forgiare, dal disegno alla lucidatura dell'oggetto finito, con la sicurezza di saper risolvere anche i più complessi problemi tecnici come per esempio per il grande bassorilievo in argento di 70 x 55 cm inciso per la gioielleria Salvemini di Genova Sampierdarena che riproduce un quadro di Simone Barabino nel V centenario della scoperta dell'America e per le serie di piatti sempre in argento di soggetto colombiano donati a diversi capi di stato. Ha disegnato e inciso migliaia di serie come unico cesellatore della Stefano Johnson ha avuto la possibilità di creare una incredibile quantità di oggetti in argento , in oro, in bronzo, commissionati da personaggi del jet set internazionale e ora sparsi nel mondo. Ha collaborato con i più grandi artisti scultori italiani del Novecento di fama mondiale come Arnaldo Pomodoro Giò Pomodoro Floriano Bodini Emilio Monti Angelo Grilli Francesco Messina Enrico Manfrini Aligi Sassu Arturo Martini e molti altri.

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Lotto di 6 medaglie in bronzo per Milano realizzate dall'artista italiano Remo Brindisi per ATM - Metropolitana Milanese per commemorare i 20 anni di servizio ATM in Metropolitana Milanese.
N.2 Medaglie in bronzo diametro 50mm.
N.1 Medaglia in bronzo diametro 50mm.
N.1 Medaglia in bronzo diametro 30mm.
e dal Maestro medaglista incisore Giuseppe Danelli per Mediobanca e Mediolanum
N.1 Medaglia in bronzo diametro 60mm.
N.1 Medaglia in bronzo diametro 35mm.

Biografia:
Remo Brindisi (Roma, 25 aprile 1918 – Lido di Spina, 25 luglio 1996) è stato un pittore italiano.
Ha studiato a Penne (PE), presso la Scuola d'arte Mario dei Fiori, L'Aquila e Roma, frequentando poi la Scuola d'Arte di Urbino.

Nel corso della vita ha compiuto molti viaggi di studio, visitando, tra le altre, Firenze, Parigi e Venezia, e poi si trasferì a vivere a Milano.

Riconosciuto a livello internazionale sino a divenire uno dei pittori maggiormente citati e noti della pittura italiana dell'ultimo secolo, a lui sono dedicati in Italia istituti scolastici nonché alcune strade.

Venezia - Remo Brindisi (1950) (Casa Museo Francesco Cristina)
Al 1940 risale la sua prima mostra personale, svoltasi a Firenze: la presentazione del catalogo della mostra è stata scritta da Eugenio Montale. In seguito ha tenuto mostre personali a Parigi, Nizza, Milano, Venezia, Roma al Cairo e a San Paolo del Brasile. Tuttavia è rimasto legato al suo Abruzzo ove nel 1960 fu invitato alla 11ª edizione del Premio Avezzano - Rassegna Nazionale delle Arti Figurative ad Avezzano, insieme a Stefano Cavallo, Gisberto Ceracchini, Vincenzo Ciardo, Eliano Fantuzzi, Carlo Levi, Giovanni Omiccioli, Michele Rosa, Joseph Franz Strachota, Francesco Trombadori, Antonio Vangelli ed altri.

È stato Presidente della Triennale di Milano e gli è stata assegnata la medaglia d'oro della Pubblica Istruzione della Repubblica per meriti culturali. Ha partecipato, soprattutto tra gli anni '40 e '50, a più edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma.

Famoso anche per le figure, i volti e i paesaggi: le "Venezie", gli "Oppositori", i "Pastorelli'', le "Maternità" sono i temi maggiormente ricorrenti. Ha dipinto opere a oggetto sociale e politico, fra cui spicca il ciclo Storia del Fascismo (1957-62). Ha creato i simboli portati in processione il Venerdì Santo a L'Aquila.

Ha costituito (realizzato tra il 1971 ed il 1973 su progetto di Nanda Vigo) un museo d'arte moderna a Lido di Spina, donandolo all'amministrazione comunale di Comacchio grazie all'interessamento di Giglio Zarattini, pittore e uomo politico della cittadina. Nel museo, la cui struttura interna è a sua volta un'opera architettonica di pregio, sono raccolte molte opere di artisti contemporanei[6]. Nello stesso periodo gli viene assegnato il Premio Speciale Federico Bernagozzi. Per l'occasione realizza 10 ritratti di ferraresi illustri, donati al Comune di Portomaggiore presso cui sono conservati e visibili all'interno del Teatro Sociale della Concordia.

Nelle Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo figurano quattro suoi dipinti: Tre profili, Profili, Venezia e un'altra Venezia. Una vasta collezione di suoi dipinti si trova presso il Museo Nazionale d' Abruzzo a l'Aquila. Un'altra collezione d'arte di Brindisi si trova esposta nel MAMeC - Museo d'arte moderna e contemporanea di Penne.

Biografia:
Giuseppe Carlo Danelli nato a Milano nel 1938-2019
Ha frequentato la scuola d'arte in castello e l'Accademia di Brera
Incisore a bulino cesellatore su metalli preziosi e su tutti gli altri metalli, scultore e medaglista.
Il maestro Giuseppe Danelli per decenni è stato uno dei protagonisti di spicco di quell'universo composto da targhe medaglie e tante altre creazioni oggi sparse negli angoli più lontani del globo.
Per oltre 40 anni è stato l'unico incisore presso lo stabilimento Stefano Johnson di Milano.
Giuseppe Danelli pone l'accento sulle eclettismo degli oggetti passati tra le sue mani, come se le medaglie non avessero esaurito che in minima parte il suo sempre vivo slancio nel forgiare, dal disegno alla lucidatura dell'oggetto finito, con la sicurezza di saper risolvere anche i più complessi problemi tecnici come per esempio per il grande bassorilievo in argento di 70 x 55 cm inciso per la gioielleria Salvemini di Genova Sampierdarena che riproduce un quadro di Simone Barabino nel V centenario della scoperta dell'America e per le serie di piatti sempre in argento di soggetto colombiano donati a diversi capi di stato.
Ha disegnato e inciso migliaia di serie come unico cesellatore della Stefano Johnson ha avuto la possibilità di creare una incredibile quantità di oggetti in argento , in oro, in bronzo, commissionati da personaggi del jet set internazionale e ora sparsi nel mondo.
Ha collaborato con i più grandi artisti scultori italiani del Novecento di fama mondiale come Arnaldo Pomodoro Giò Pomodoro Floriano Bodini Emilio Monti Angelo Grilli Francesco Messina Enrico Manfrini Aligi Sassu Arturo Martini e molti altri.



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