itolo: Fauno con pifferi — Scultura in bronzo a cera persa ispirata all’arte pompeiana Descrizione breve: Scultura in bronzo raffigurante un Fauno con pifferi, ispirata a disegni rinvenuti durante gli scavi di Pompei e a un affresco conservato presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Opera di grande fascino mitologico e decorativo, realizzata artigianalmente in Italia. Descrizione estesa: Questa scultura rappresenta il Fauno, divinità della natura del mondo greco-romano, raffigurato con zampe caprine, coda e busto umano, intento a suonare i pifferi. L’opera trae ispirazione da testimonianze iconografiche pompeiane — disegni e affreschi — che restituiscono l’immaginario antico legato alla musica, al bosco e alla vita pastorale. Figura centrale della mitologia ellenica, il Fauno è noto anche come Pan, dio dei campi, dei pascoli e delle foreste. Simbolo di libertà, gioia istintiva e vitalità primordiale, incarna l’aspetto più selvatico e fecondo della natura, oscillando tra benevolenza e inquietudine, festa e mistero. La scultura è realizzata in bronzo mediante fusione a cera persa, tecnica tradizionale che consente un’elevata definizione dei dettagli e una forte presenza plastica. La base, anch’essa in bronzo, garantisce stabilità e continuità materica all’opera. Caratteristiche tecniche: Materiale: bronzo, fusione a cera persa Base: bronzo, fusione a cera persa Dimensioni complessive (HxLxP): 71 × 36 × 24,5 cm Altezza base: 18 cm Peso: circa 14 kg Produzione: artigianale, Italia Contesto mitologico e curiosità storiche: Secondo il mito, il Fauno non abitava l’Olimpo ma i boschi e i campi, dove la sua presenza poteva incutere timore ai viandanti con voci improvvise e suoni inquietanti. Diverse tradizioni ne narrano le origini: una di esse lo vuole figlio di Zeus e della ninfa Callisto. Dio della fecondità, della libertà sfrenata e dell’istinto vitale, al Fauno è attribuita anche l’invenzione del flauto. La leggenda racconta che la ninfa Siringa, per sfuggire alle sue attenzioni, chiese aiuto alle Naiadi e fu trasformata in canna palustre. Dal suono prodotto dal vento tra le canne, Pan trasse ispirazione per creare lo strumento musicale che porta il suo nome. Condizioni e manutenzione: Per preservare la bellezza della scultura si consiglia una pulizia regolare con un panno morbido e asciutto. Evitare l’uso di detergenti chimici aggressivi che potrebbero alterare la patina. All’occorrenza, è possibile applicare una cera specifica per bronzi per ravvivare la superficie. Note: Opera decorativa di forte impatto simbolico e mitologico Ideale per collezionisti, ambienti classici o contemporanei, e spazi di rappresentanza Spedizione e imballaggio professionale