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Remo Brindisi (1918-1996) - Oppositori
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Remo Brindisi (1918-1996) - Oppositori

Cedo stupendo dipinto originale e autentico di Remo Brindisi (Roma 1918 - Lido di Spina 1996) raffigurante uno dei suoi soggetti più importanti: “Gli oppositori”. L'opera misura cm. 100 x 50, completa di preziosa cornice (in omaggio) misura cm.124x74, firmata in basso a sinistra, sul retro reca autentica a firma del maestro. Si tratta di un olio su tela con pittura molto materica. L'opera è corredata di autentica su foto a firma del maestro e raffigura il maestro con il dipinto, (foto n. 6 e 7) inoltre è corredata da certificato di autenticità e provenienza di nota casa d’aste, e di corrispondenza scritta con il dottor Gimmi Stefanini, direttore dell’archivio ufficiale “Remo Brindisi” con il quale certifica l’autenticità del dipinto. Tale documentazione, da cui si evince anche l’anno e il titolo dell’opera saranno inviati all’acquirente unitamente al quadro. Un'opera di altissima qualità e di notevoli dimensioni di uno dei maestri storici dell'arte del novecento italiano. Remo Brindisi (Roma, 25 aprile 1918 – Lido di Spina, 25 luglio 1996[1]) è stato un pittore italiano. Ha studiato a Penne (PE), presso la Scuola d'arte Mario dei Fiori, L'Aquila e Roma, frequentando poi la Scuola d'Arte di Urbino. Nel corso della vita ha compiuto molti viaggi di studio, visitando, tra le altre, Firenze, Parigi e Venezia, e poi si trasferì a vivere a Milano. Riconosciuto a livello internazionale sino a divenire uno dei pittori maggiormente citati e noti della pittura italiana dell'ultimo secolo, a lui sono dedicati in Italia istituti scolastici, nonché alcune strade. Al 1940 risale la sua prima mostra personale, svoltasi a Firenze: la presentazione del catalogo della mostra è stata scritta da Eugenio Montale. In seguito ha tenuto mostre personali a Parigi, Nizza, Milano, Venezia, Roma al Cairo e a San Paolo del Brasile. Tuttavia è rimasto legato al suo Abruzzo ove nel 1960 fu invitato alla 11ª edizione del Premio Avezzano - Rassegna Nazionale delle Arti Figurative ad Avezzano, insieme a Stefano Cavallo, Gisberto Ceracchini, Vincenzo Ciardo, Eliano Fantuzzi, Carlo Levi, Giovanni Omiccioli, Michele Rosa, Joseph Franz Strachota, Francesco Trombadori, Antonio Vangelli ed altri. È stato Presidente della Triennale di Milano e gli è stata assegnata la medaglia d'oro della Pubblica Istruzione della Repubblica per meriti culturali. Ha partecipato, soprattutto tra gli anni '40 e '50, a più edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma. Famoso anche per le figure, i volti e i paesaggi: le "Venezie", gli "Oppositori", i "Pastorelli'', le "Maternità" sono i temi maggiormente ricorrenti [5]. Ha dipinto opere a oggetto sociale e politico, fra cui spicca il ciclo Storia del Fascismo (1957-62). Ha creato i simboli portati in processione il Venerdì Santo a L'Aquila. Nelle Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo figurano quattro suoi dipinti: Tre profili, Profili, Venezia e un'altra Venezia. Una vasta collezione di suoi dipinti si trova presso il Museo Nazionale d'Abruzzo a l'Aquila. Un'altra collezione d'arte di Brindisi si trova esposta nel MAMeC - Museo d'arte moderna e contemporanea di Penne. A Lido di Spina il Museo Remo Brindisi ricorda la sua opera e gli scambi che il maestro ha fatto con gli artisti della sua epoca.

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Cedo stupendo dipinto originale e autentico di Remo Brindisi (Roma 1918 - Lido di Spina 1996) raffigurante uno dei suoi soggetti più importanti: “Gli oppositori”. L'opera misura cm. 100 x 50, completa di preziosa cornice (in omaggio) misura cm.124x74, firmata in basso a sinistra, sul retro reca autentica a firma del maestro. Si tratta di un olio su tela con pittura molto materica. L'opera è corredata di autentica su foto a firma del maestro e raffigura il maestro con il dipinto, (foto n. 6 e 7) inoltre è corredata da certificato di autenticità e provenienza di nota casa d’aste, e di corrispondenza scritta con il dottor Gimmi Stefanini, direttore dell’archivio ufficiale “Remo Brindisi” con il quale certifica l’autenticità del dipinto. Tale documentazione, da cui si evince anche l’anno e il titolo dell’opera saranno inviati all’acquirente unitamente al quadro.
Un'opera di altissima qualità e di notevoli dimensioni di uno dei maestri storici dell'arte del novecento italiano.

Remo Brindisi (Roma, 25 aprile 1918 – Lido di Spina, 25 luglio 1996[1]) è stato un pittore italiano. Ha studiato a Penne (PE), presso la Scuola d'arte Mario dei Fiori, L'Aquila e Roma, frequentando poi la Scuola d'Arte di Urbino. Nel corso della vita ha compiuto molti viaggi di studio, visitando, tra le altre, Firenze, Parigi e Venezia, e poi si trasferì a vivere a Milano.
Riconosciuto a livello internazionale sino a divenire uno dei pittori maggiormente citati e noti della pittura italiana dell'ultimo secolo, a lui sono dedicati in Italia istituti scolastici, nonché alcune strade.
Al 1940 risale la sua prima mostra personale, svoltasi a Firenze: la presentazione del catalogo della mostra è stata scritta da Eugenio Montale. In seguito ha tenuto mostre personali a Parigi, Nizza, Milano, Venezia, Roma al Cairo e a San Paolo del Brasile. Tuttavia è rimasto legato al suo Abruzzo ove nel 1960 fu invitato alla 11ª edizione del Premio Avezzano - Rassegna Nazionale delle Arti Figurative ad Avezzano, insieme a Stefano Cavallo, Gisberto Ceracchini, Vincenzo Ciardo, Eliano Fantuzzi, Carlo Levi, Giovanni Omiccioli, Michele Rosa, Joseph Franz Strachota, Francesco Trombadori, Antonio Vangelli ed altri.
È stato Presidente della Triennale di Milano e gli è stata assegnata la medaglia d'oro della Pubblica Istruzione della Repubblica per meriti culturali. Ha partecipato, soprattutto tra gli anni '40 e '50, a più edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma.
Famoso anche per le figure, i volti e i paesaggi: le "Venezie", gli "Oppositori", i "Pastorelli'', le "Maternità" sono i temi maggiormente ricorrenti [5]. Ha dipinto opere a oggetto sociale e politico, fra cui spicca il ciclo Storia del Fascismo (1957-62). Ha creato i simboli portati in processione il Venerdì Santo a L'Aquila.
Nelle Collezioni d'arte della Fondazione Cariplo figurano quattro suoi dipinti: Tre profili, Profili, Venezia e un'altra Venezia. Una vasta collezione di suoi dipinti si trova presso il Museo Nazionale d'Abruzzo a l'Aquila. Un'altra collezione d'arte di Brindisi si trova esposta nel MAMeC - Museo d'arte moderna e contemporanea di Penne. A Lido di Spina il Museo Remo Brindisi ricorda la sua opera e gli scambi che il maestro ha fatto con gli artisti della sua epoca.


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Giulia Couzzi
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