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Bozio - De Signis Ecclesiae Dei - 1592-1593
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Bozio - De Signis Ecclesiae Dei - 1592-1593

TRA CIELO E TERRA : L’APOLOGIA DI TOMMASO BOZIO CONTRO LE TENEBRE DELLA RIFORMA Il monumentale De signis Ecclesiae Dei del teologo e controversista umbro Tommaso Bozio è una delle più vaste e sistematiche opere di apologetica cattolica del tardo Cinquecento. Pubblicata in due tomi a Colonia tra il 1592 e il 1593, l’opera si proponeva di dimostrare, attraverso una serie di segni tratti dalla Scrittura, dalla tradizione e dalla storia, la verità e l’unicità della Chiesa romana in opposizione alle dottrine riformate. Bozio sviluppa la sua argomentazione con metodo enciclopedico, offrendo uno dei tentativi più ampi e articolati di difesa dell’ecclesiologia cattolica nella stagione post-tridentina. Le splendide legature rinascimentali, con impressioni sacre e motivi ornamentali, conferiscono a questi volumi un carattere di straordinaria solennità, unendo il valore teologico al pregio materiale. MARKET VALUE Le edizioni originali del De signis Ecclesiae in legatura coeva sono molto rare sul mercato antiquario. Gli esemplari completi, con legature figurate in pelle di maiale su assi lignei e fermagli metallici originali, possono oscillare tra 6.000 e 12.000 euro, con quotazioni superiori per copie in eccezionale stato di conservazione o con provenienze monastiche documentate. PHYSICAL DESCRIPTION AND CONDITION Tomo I (1592): Frontespizio in doppia cornice tipografica. Iniziali a contorno, con xilografie. Legatura coeva in pelle di maiale chiara su assi lignei; decorazione a secco sui piatti: al recto Crocifissione di Cristo, al verso Resurrezione. Legacci in pelle, dorso a quattro nervi con titolo manoscritto nel cartiglio. Pp. 48nn, 1110; 132nn. Tomo II (1593): Frontespizio in doppia cornice tipografica con marchio tipografico all’unicorno. Iniziali xilografiche variate. Legatura coeva in pelle di maiale chiara su piatti lignei di faggio, decorazione a secco a motivi vegetali con i dodici apostoli. Fermagli metallici originali, dorso a quattro nervi con titolo manoscritto. Esemplari ben conservati, con normali segni del tempo; annotazioni manoscritte di antica provenienza e timbri monastici sul frontespizio. Pp. (2); 52nn; 720; (2). FULL TITLE AND AUTHOR De signis Ecclesiae Dei. Tomus primus et secundus. Coloniae Agrippinae, apud Ioannem Gymnicum, 1592–1593. Thomae Bozii Eugubini. CONTEXT AND SIGNIFICANCE Quest’opera monumentale, articolata in 23 libri, fu concepita come una summa dell’apologetica cattolica nel clima delle polemiche seguite alla Riforma. Bozio individua e sviluppa decine di “segni” che distinguono la Chiesa romana, dalla successione apostolica all’universalità, dalla santità dei suoi membri alla forza della tradizione. Si tratta di una costruzione sistematica che rispondeva al bisogno della Controriforma di consolidare le basi dottrinali e storiche del cattolicesimo. Oltre al valore teologico, l’opera ebbe risonanza politica, rappresentando un manifesto di ortodossia in un’epoca segnata da conflitti religiosi e da nuove sfide culturali. BIOGRAPHY OF THE AUTHOR Tommaso Bozio (1548–1610), nato a Gubbio, fu sacerdote dell’Oratorio e uno dei più prolifici autori di controversie religiose del tardo Cinquecento. Visse a lungo a Roma, dove frequentò i circoli dell’Oratorio di San Filippo Neri. Tra le sue opere principali si annoverano il De signis Ecclesiae Dei e scritti di polemica contro i protestanti. La sua erudizione e la sua capacità di organizzare sistematicamente i materiali teologici lo resero una voce di primo piano della Controriforma. PRINTING HISTORY AND CIRCULATION La stampa del De signis Ecclesiae presso Ioannem Gymnicum a Colonia riflette la centralità della città tedesca nella diffusione della letteratura cattolica post-tridentina. La prima edizione (1592–1593) è la più ricercata, per la monumentalità della composizione e per la qualità tipografica. L’opera fu ristampata più volte nel Seicento, ma la princeps è oggi di grande rarità, specialmente se completa in entrambe le parti e conservata in legatura coeva. BIBLIOGRAPHY AND REFERENCES Adams B 2391. Backer-Sommervogel, Bibliothèque de la Compagnie de Jésus. Graesse, Trésor de livres rares, I, 491. Bibliotheca Oratoriana. VD16 B 6700.

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TRA CIELO E TERRA : L’APOLOGIA DI TOMMASO BOZIO CONTRO LE TENEBRE DELLA RIFORMA
Il monumentale De signis Ecclesiae Dei del teologo e controversista umbro Tommaso Bozio è una delle più vaste e sistematiche opere di apologetica cattolica del tardo Cinquecento. Pubblicata in due tomi a Colonia tra il 1592 e il 1593, l’opera si proponeva di dimostrare, attraverso una serie di segni tratti dalla Scrittura, dalla tradizione e dalla storia, la verità e l’unicità della Chiesa romana in opposizione alle dottrine riformate. Bozio sviluppa la sua argomentazione con metodo enciclopedico, offrendo uno dei tentativi più ampi e articolati di difesa dell’ecclesiologia cattolica nella stagione post-tridentina. Le splendide legature rinascimentali, con impressioni sacre e motivi ornamentali, conferiscono a questi volumi un carattere di straordinaria solennità, unendo il valore teologico al pregio materiale.
MARKET VALUE
Le edizioni originali del De signis Ecclesiae in legatura coeva sono molto rare sul mercato antiquario. Gli esemplari completi, con legature figurate in pelle di maiale su assi lignei e fermagli metallici originali, possono oscillare tra 6.000 e 12.000 euro, con quotazioni superiori per copie in eccezionale stato di conservazione o con provenienze monastiche documentate.

PHYSICAL DESCRIPTION AND CONDITION
Tomo I (1592): Frontespizio in doppia cornice tipografica. Iniziali a contorno, con xilografie. Legatura coeva in pelle di maiale chiara su assi lignei; decorazione a secco sui piatti: al recto Crocifissione di Cristo, al verso Resurrezione. Legacci in pelle, dorso a quattro nervi con titolo manoscritto nel cartiglio. Pp. 48nn, 1110; 132nn.
Tomo II (1593): Frontespizio in doppia cornice tipografica con marchio tipografico all’unicorno. Iniziali xilografiche variate. Legatura coeva in pelle di maiale chiara su piatti lignei di faggio, decorazione a secco a motivi vegetali con i dodici apostoli. Fermagli metallici originali, dorso a quattro nervi con titolo manoscritto.
Esemplari ben conservati, con normali segni del tempo; annotazioni manoscritte di antica provenienza e timbri monastici sul frontespizio. Pp. (2); 52nn; 720; (2).

FULL TITLE AND AUTHOR
De signis Ecclesiae Dei. Tomus primus et secundus.
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Thomae Bozii Eugubini.

CONTEXT AND SIGNIFICANCE
Quest’opera monumentale, articolata in 23 libri, fu concepita come una summa dell’apologetica cattolica nel clima delle polemiche seguite alla Riforma. Bozio individua e sviluppa decine di “segni” che distinguono la Chiesa romana, dalla successione apostolica all’universalità, dalla santità dei suoi membri alla forza della tradizione. Si tratta di una costruzione sistematica che rispondeva al bisogno della Controriforma di consolidare le basi dottrinali e storiche del cattolicesimo. Oltre al valore teologico, l’opera ebbe risonanza politica, rappresentando un manifesto di ortodossia in un’epoca segnata da conflitti religiosi e da nuove sfide culturali.

BIOGRAPHY OF THE AUTHOR
Tommaso Bozio (1548–1610), nato a Gubbio, fu sacerdote dell’Oratorio e uno dei più prolifici autori di controversie religiose del tardo Cinquecento. Visse a lungo a Roma, dove frequentò i circoli dell’Oratorio di San Filippo Neri. Tra le sue opere principali si annoverano il De signis Ecclesiae Dei e scritti di polemica contro i protestanti. La sua erudizione e la sua capacità di organizzare sistematicamente i materiali teologici lo resero una voce di primo piano della Controriforma.

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La stampa del De signis Ecclesiae presso Ioannem Gymnicum a Colonia riflette la centralità della città tedesca nella diffusione della letteratura cattolica post-tridentina. La prima edizione (1592–1593) è la più ricercata, per la monumentalità della composizione e per la qualità tipografica. L’opera fu ristampata più volte nel Seicento, ma la princeps è oggi di grande rarità, specialmente se completa in entrambe le parti e conservata in legatura coeva.

BIBLIOGRAPHY AND REFERENCES
Adams B 2391.
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