AUTORE Ervardo Fioravanti (1912-1996) pittore italiano. Nato a Calto, in provincia di Rovigo, è riconosciuto come uno dei massimi esponenti del Realismo Sociale italiano del dopoguerra, meritando l'appellativo di "Cantore del Polesine". La sua formazione, iniziata a Urbino, fu profondamente segnata dall'esperienza come prigioniero di guerra in Texas, un periodo che consolidò la sua profonda coscienza umanitaria e sociale. Stabilitosi a Ferrara, dove fu anche direttore dell'Istituto d'Arte "Dosso Dossi", Fioravanti dedicò la sua intera produzione alla narrazione cruda e viscerale della fatica umana e della vita sulle rive del Po. Il suo stile, un intenso Espressionismo Realista, si caratterizza per figure solide e quasi scultoree, spesso delineate da contorni marcati e immerse in una palette di colori terrosi, che trasmettono immediatamente la gravità e la dignità dei suoi soggetti: i braccianti, le mondine e gli umili lavoratori della sua terra. Il tema centrale e più drammatico della sua opera è indubbiamente la tragedia dell'Alluvione del Polesine del 1951, che Fioravanti ha immortalato in tele potentissime che superano la cronaca per diventare epica del dolore collettivo. Le sue tele non sono semplici rappresentazioni, ma atti di denuncia e testimonianza della sofferenza e della resilienza delle comunità colpite, guadagnandosi la partecipazione alle maggiori rassegne nazionali, tra cui la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma. Negli ultimi anni la sua pittura si è aperta a linguaggi più simbolici e introspettivi, ma il suo lascito fondamentale rimane quello di un artista che ha saputo dare voce e volto, con onestà intellettuale e forza espressiva, al mondo del lavoro e della marginalità sociale della Valle Padana. DESCRIZIONE "Scena di Genere, Vecchi Cantori", olio su tela, 88*88cm con cornice, 75*75cm la sola tela, 1960, firma e data in basso a destra. Nell'opera in primo piano tre anziani, probabilmente lavoratori agricoli, intenti nel canto tradizionale intonato nelle giornate di lavoro in campagna. La figura centrale è il cuore emotivo della scena, raffigurata con la bocca spalancata in un'espressione appassionata e le mani al petto, trasmette un coinvolgimento viscerale nel rito corale. Le figure laterali, con la loro partecipazione intensa ma più contenuta, contribuiscono a creare una composizione stretta e dinamica che concentra l'attenzione sul momento di aggregazione e sulla forza espressiva della tradizione. La forza espressiva dell'opera è accentuata dalla scelta stilistica e cromatica. Fioravanti declina la scena secondo i dettami dell'Espressionismo Realista, dove le figure non sono idealizzate, ma rese massicce e scultoree da una linea di contorno marcata che le isola dallo sfondo neutro. Il gioco cromatico e' dominato dai toni terrosi e caldi , che richiamano l'ambiente rurale e la fatica del lavoro. Questo schema cromatico viene drammaticamente interrotto da squarci di colore più vivido e simbolico, come il blu dei pantaloni e la sciarpa scozzese rossa e grigia del cantore centrale, che funge da punto focale cromatico e amplifica la carica emotiva del gesto. Il tutto stagliato sul rosa antico dello sfondo. Il dipinto si colloca perfettamente nella poetica del Realismo Sociale dell'artista. Sebbene Fioravanti sia noto per la cruda denuncia delle tragedie dell'Alluvione del 1951, in quest'opera egli sposta l'attenzione dalla sofferenza alla resilienza culturale e alla comunità. L'opera celebra l'umanità, l'identità e la forza interiore dei lavoratori, trasformando una semplice scena di genere in un monumento alla memoria popolare e al linguaggio emotivo autentico, in linea con il suo ruolo di "Cantore del Polesine" e testimone sincero dell'Italia del Novecento. CONDITION REPORT Eccellente la condizione generale, dipinto integro in ogni sua parte e con cromia originale vivida e ben leggibile. La cornice e' da ritenersi in omaggio. Spedizione tracciata ed assicurata con adeguato imballo.