Delicata e intensa raffigurazione della Vergine Addolorata, resa con un linguaggio pittorico di evidente impronta tardo-barocca napoletana. Il volto malinconico, gli occhi rivolti al cielo e la dolcezza del modellato rimandano chiaramente ai modi di Francesco Solimena e della sua cerchia, attivi a Napoli nella prima metà del XVIII secolo. Il pittore mostra una notevole sensibilità nel rendere la luce che accarezza il volto e le pieghe del manto scuro, creando un forte contrasto emotivo e cromatico. Il soggetto, con i sette pugnali che trafiggono il petto della Vergine, identifica la scena come una rappresentazione dell’Addolorata o della Vergine dei Sette Dolori, tema di grande devozione nella pittura napoletana dell’epoca. La tavolozza calda e l’impasto materico, uniti al fondo bruno e alla costruzione luminosa del viso, sono caratteristiche riconducibili alla scuola di Solimena e dei suoi seguaci (tra cui Vaccaro, De Matteis, e Conca). Stato di conservazione Opera su tela antica, non restaurata, con segni del tempo visibili: piccole cadute di colore, craquelure diffusa e leggere ossidazioni della vernice. Tuttavia, il dipinto mantiene una buona leggibilità complessiva e un fascino autentico, arricchito dalla cornice dorata coeva, che ne valorizza la presentazione.