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Luca Giordano (1634-1705) da, Pieter Tanjé (1706–1761) - Lucrezia e Tarquinio
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Luca Giordano (1634-1705) da, Pieter Tanjé (1706–1761) - Lucrezia e Tarquinio

DESCRIZIONE "Lucrezia e Tarquinio", acquaforte e bulino, 49,5x42cm il foglio, 36x43cm alla battuta, carta vergellata a pesante grammatura, 1753 circa. Basata sull'opera originale di Luca Giordano, intitolata "Lucrezia e Tarquinio", conservata nella Gemäldegalerie di Dresda, l'incisione cattura l'essenza drammatica e intensa della scena. Nell'incisione, vediamo Lucrezia, giovane e vulnerabile, distesa sul letto, avvolta da lenzuola e coperte. Il suo corpo è rivolto di spalle, mentre il braccio sinistro si estende in un gesto di difesa contro Tarquinio, che si avvicina con intenti nefasti. La tensione emotiva è palpabile nell'aria, mentre il giovane Tarquinio si china verso Lucrezia con desiderio e determinazione. Un dettaglio interessante è la presenza di un servitore nero, tagliato dal bordo dell'immagine a sinistra, il cui sguardo sconvolto aggiunge un elemento di commento sociale alla scena. La sua presenza suggerisce una riflessione sul potere e sulla condizione umana, arricchendo ulteriormente il significato dell'opera. La tecnica dell'acquaforte e del bulino contribuisce a creare un'atmosfera cupa e drammatica, accentuando i contrasti tra luce e ombra e conferendo profondità alla composizione. I dettagli finemente incisi e le linee fluide aggiungono ricchezza e complessità alla rappresentazione, trasportando lo spettatore in un mondo di passioni e tragedie umane. La tavola appartiene all'opera "...Tableaux de la Galerie Royale de Dresda", stampata e pubblicata a Venezia nel 1753 su commissione dei principi elettori di Sassonia. Contenuto dell'iscrizione: Letterato con dettaglio di produzione: 'C. Hutin del. - P. Tanjé Sculp. 1752', e iscrizione in francese e in italiano che riporta dettagli sul dipinto originale. Numerato 37 sulla targa. Riferimenti bibliografici: IFF / Inventaire du Fonds Français: Bibliothèque Nationale, Département des Stampes (102) Wurzbach 1906-11 / Niederländisches Künstler-Lexikon (81) AUTORE Luca Giordano (1634-1705) pittore italianao. attivo soprattutto a Napoli, Madrid, Firenze, Venezia e Roma. Autoritratto (1690 ca.) - Quadreria del Pio Monte della Misericordia, Napoli Fu uno dei principali esponenti della pittura napoletana del Seicento, assieme a Jusepe de Ribera, Salvator Rosa, Battistello Caracciolo, Massimo Stanzione, Bernardo Cavallino, Aniello Falcone, Andrea Vaccaro e Mattia Preti, nonché uno dei più influenti esponenti del barocco europeo. La parabola evolutiva artistica del pittore si estende su più di 50 anni di carriera, nella quale assimila e rielabora influenze da tutte le principali correnti pittoriche secentesche.[2] Si avviò infatti alla pittura guardando al naturalismo di Caravaggio e, soprattutto, di Jusepe de Ribera, per poi rinnovarsi con lo stile neoveneto frutto degli studi dei grandi maestri classici del Cinquecento, su tutti Tiziano e Paolo Veronese, sfociando nel barocco più puro, dietro l'influenza di Pieter Paul Rubens, Giovanni Lanfranco e Pietro da Cortona, inventandosi infine apripista alla stagione del rococò che si sarebbe aperta nel corso del Settecento. Pieter Tanjé (1706–1761) è stato un incisore del XVIII secolo originario dei Paesi Bassi settentrionali. Tanjé nacque a Bolsward. Secondo il RKD, fu un marinaio al servizio di navigazione tra Bolsward e Amsterdam che incise disegni per scatole di tabacco nel suo tempo libero. Fu così bravo con le sue scatole di tabacco che Jacob Folkema lo incoraggiò a iscriversi alla Stadsacademie di Amsterdam, cosa che fece all'età di 24 anni, diventando allievo di Bernard Picart, Jacob Houbraken, Cornelis Troost e Jacob de Wit. Incise oltre 100 lastre per il libro di biografie degli artisti di Johan van Gool chiamato Nieuw Schouburg nel 1750, lavorando principalmente da schizzi ritrattistici di Aart Schouman. Morì ad Amsterdam. CONDITION REPORT Buona, quasi eccellente la condizione generale. Lastra fresca che da luogo ad un'impressione dall'ottima inchiostratura e nitidezza del tratteggio. Piccole bruniture sparse ma nel complesso di nessun disturbo. Spedizione tracciata ed assicurata con adeguato imballo.

No. 81815217

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Luca Giordano (1634-1705) da, Pieter Tanjé (1706–1761) - Lucrezia e Tarquinio

Luca Giordano (1634-1705) da, Pieter Tanjé (1706–1761) - Lucrezia e Tarquinio

DESCRIZIONE

"Lucrezia e Tarquinio", acquaforte e bulino, 49,5x42cm il foglio, 36x43cm alla battuta, carta vergellata a pesante grammatura, 1753 circa.

Basata sull'opera originale di Luca Giordano, intitolata "Lucrezia e Tarquinio", conservata nella Gemäldegalerie di Dresda, l'incisione cattura l'essenza drammatica e intensa della scena. Nell'incisione, vediamo Lucrezia, giovane e vulnerabile, distesa sul letto, avvolta da lenzuola e coperte. Il suo corpo è rivolto di spalle, mentre il braccio sinistro si estende in un gesto di difesa contro Tarquinio, che si avvicina con intenti nefasti. La tensione emotiva è palpabile nell'aria, mentre il giovane Tarquinio si china verso Lucrezia con desiderio e determinazione.

Un dettaglio interessante è la presenza di un servitore nero, tagliato dal bordo dell'immagine a sinistra, il cui sguardo sconvolto aggiunge un elemento di commento sociale alla scena. La sua presenza suggerisce una riflessione sul potere e sulla condizione umana, arricchendo ulteriormente il significato dell'opera.
La tecnica dell'acquaforte e del bulino contribuisce a creare un'atmosfera cupa e drammatica, accentuando i contrasti tra luce e ombra e conferendo profondità alla composizione. I dettagli finemente incisi e le linee fluide aggiungono ricchezza e complessità alla rappresentazione, trasportando lo spettatore in un mondo di passioni e tragedie umane.

La tavola appartiene all'opera "...Tableaux de la Galerie Royale de Dresda", stampata e pubblicata a Venezia nel 1753 su commissione dei principi elettori di Sassonia. Contenuto dell'iscrizione: Letterato con dettaglio di produzione: 'C. Hutin del. - P. Tanjé Sculp. 1752', e iscrizione in francese e in italiano che riporta dettagli sul dipinto originale. Numerato 37 sulla targa.

Riferimenti bibliografici: IFF / Inventaire du Fonds Français: Bibliothèque Nationale, Département des Stampes (102) Wurzbach 1906-11 / Niederländisches Künstler-Lexikon (81)

AUTORE

Luca Giordano (1634-1705) pittore italianao. attivo soprattutto a Napoli, Madrid, Firenze, Venezia e Roma.
Autoritratto (1690 ca.) - Quadreria del Pio Monte della Misericordia, Napoli Fu uno dei principali esponenti della pittura napoletana del Seicento, assieme a Jusepe de Ribera, Salvator Rosa, Battistello Caracciolo, Massimo Stanzione, Bernardo Cavallino, Aniello Falcone, Andrea Vaccaro e Mattia Preti, nonché uno dei più influenti esponenti del barocco europeo. La parabola evolutiva artistica del pittore si estende su più di 50 anni di carriera, nella quale assimila e rielabora influenze da tutte le principali correnti pittoriche secentesche.[2] Si avviò infatti alla pittura guardando al naturalismo di Caravaggio e, soprattutto, di Jusepe de Ribera, per poi rinnovarsi con lo stile neoveneto frutto degli studi dei grandi maestri classici del Cinquecento, su tutti Tiziano e Paolo Veronese, sfociando nel barocco più puro, dietro l'influenza di Pieter Paul Rubens, Giovanni Lanfranco e Pietro da Cortona, inventandosi infine apripista alla stagione del rococò che si sarebbe aperta nel corso del Settecento.

Pieter Tanjé (1706–1761) è stato un incisore del XVIII secolo originario dei Paesi Bassi settentrionali.
Tanjé nacque a Bolsward. Secondo il RKD, fu un marinaio al servizio di navigazione tra Bolsward e Amsterdam che incise disegni per scatole di tabacco nel suo tempo libero. Fu così bravo con le sue scatole di tabacco che Jacob Folkema lo incoraggiò a iscriversi alla Stadsacademie di Amsterdam, cosa che fece all'età di 24 anni, diventando allievo di Bernard Picart, Jacob Houbraken, Cornelis Troost e Jacob de Wit. Incise oltre 100 lastre per il libro di biografie degli artisti di Johan van Gool chiamato Nieuw Schouburg nel 1750, lavorando principalmente da schizzi ritrattistici di Aart Schouman. Morì ad Amsterdam.

CONDITION REPORT

Buona, quasi eccellente la condizione generale. Lastra fresca che da luogo ad un'impressione dall'ottima inchiostratura e nitidezza del tratteggio. Piccole bruniture sparse ma nel complesso di nessun disturbo.

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