Ubbuchasym de Baldach - Theatrum Sanitatis. Liber Magistri. - 1971





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Theatrum Sanitatis. Liber Magistri. Ububchasym de Baldach, Parma 1986, tre volumi con legatura in seta nera, illustrazioni a colori, edizione numerata, lingua originale italiana, pagine 201, 149 e 160.
Descrizione del venditore
Theatrum Sanitatis. Liber Magistri. Parma, Franco Maria Ricci, 1986. Dimensioni cm 35,5 x 24. Tre volumi con tavole applicate riccamente illustrate. Legatura editoriale in seta nera con illustrazioni a colori applicate. Si conservano i cofanetti editoriali ai quali sono applicati i talloncini con titoli manoscritti non editoriali. Pagine 201, 149, 160. Prima edizione, tirata in 2500 riservata agli amici bibliofili di Franco Maria Ricci. (nostra copia n. 184). In buono stato generale. Leggermente scoloriti i dorsi. Lievi e rari punti di polvere alla seta delle legature.
-----------In Asta senza riserva!!!-----------------Non perderti le atre nostre aste!!!------------
-----------Attenzione potrebbero esserci problemi per la spedizione in USA------------
Collana i Segni dell'uomo . Franco Maria Ricci Editore:
I1 – Il Disertore, Jean Giono
2 – Ligabue, Cesare Zavattini
3 – I Vangeli, versione di Niccolò Tommaseo, 2 volumi
4 – Apocalisse xilografica estense, versione di Cesare Angelini
5 – Tarocchi. Il mazzo visconteo di Bergamo e New York, Italo Calvino
6 – Theatrum Sanitatis, Ububchasym de Baldach, 3 volumi
7 – Ertè, Roland Barthes
8 – I Turchi, Alberto Arbasino
9 – Zötl. Il Bestiario di Aloys (1831-1887), Julio Cortàzar
10 – Beato di Liébana, Umberto Eco
11 – Il Congresso del Mondo, Jorge Luis Borges
12 – Le bambine di Carroll. Foto e lettere di L.Carroll a Mary,Alice, Irene, Agnese, Lewis Carroll
13 – Morris Hirshfield, William Saroyan
14 – Ex-Voto, Giorgio Manganelli
15 – Càndido Lòpez, Augusto Roa Bastos
16 – Le Città dell’Amore, Giancarlo Marmori
17 – Tamara de Lempicka, G. Marmori, P. Chiara, F. Roncoroni
18 – Atti degli Apostoli, versione di Cesare Angelini
19 – Arcimboldo, Roland Barthes
20 – Isadora Duncan con le sculture déco in bronzo e avorio di Chiparus, Preiss, etc., Alberto Savinio
21 – Alberto Savinio, Giuliano Briganti, Leonardo Sciascia
22 – La Cina. Le arti e la vita quotidiana, Padre Matteo Ricci e altri missionari gesuiti
23 – Libro delle Visioni, Jorge Luis Borges
24 – Codex Seraphinianus, 2 volumi anno 1981, Luigi Serafini
25 – Il Tesoro, Bella Bessard
26 – Qajar, B.W. Robinson, Gianni Guadalupi
27 – Gnoli, Vittorio Sgarbi, Italo Calvino
28 – Minnesänger, Peter Wapnewski, E. M. Vetter
29 – Alberto Martini, Julio Cortàzar, Roberto Tassi, Marco Lorandi
30 – Oltremare, Fernand Braudel e altri
31 – El-Fayyum, Klaus Parlasca, J.-E. Berger, Rosario Pintaudi
32 – Mogol, a cura di Pietro Falchetta, 2 volumi
33 – Boldini, Patrick Mauriès, Alessandra Borgogelli
34 – Wildt, Paola Mola
35 – Alexandre Serebriakoff, Patrick Mauriès
36 – Napoleone Apocrifo, Louis Geoffroy, Gianni Guadalupi
37 – Hackert, Cesare de Seta, J.W. Goethe, Roberto Fertonani
38 – Zenobia di Palmira, Bernard Simiot, Gérard Degeorge
39 – William Larkin. Vanità giacobite, Roy Strong
40 – Il cavaliere inesistente, Italo Calvino, Christian Beaufort-Spontin
41 – Hermenegildo Bustos, Octavio Paz, Luis Gonzàlez y Gonzàlez
42 – John Martin 1789-1854, Jorge Luis Borges
43 – Storie prodigiose. Ms. 136 Wellcome, a cura di Stephen Bamforth
Arte e storia della medicina in un imponente corpus di miniature lombarde del Quattrocento che illustrano le cognizioni mediche dell’epoca con il testo del medico arabo Ububchasym.
Tacuina sanitatis
L'Ira, dalla copia del Tacuinum sanitatis di Vienna (Vindob. Ser. n. 2644)
Sotto il nome di "Tacuina sanitatis" vengono classificati tutti quei manuali di scienza medica scritti e miniati dalla seconda metà del XIV secolo al 1450 circa, che descrivevano, sotto forma di brevi precetti, le proprietà mediche di ortaggi, alberi da frutta, spezie e cibi, ma anche di stagioni, eventi naturali e moti dell'animo, riportandone i loro effetti sul corpo umano e il modo per correggerli.
Origine e diffusione
Queste opere basavano il loro contenuto principalmente su un testo originale del medico arabo Ibn Butlan (traslitterato come Ububchasym de Baldach), attivo a Baghdad intorno alla metà dell'XI secolo e ivi morto nel 1052 o 1066. Il nome deriverebbe dall'arabo Taqwīm al‑ṣiḥḥa in arabo تقويم الصحة? (Tavole della salute). La traduzione in lingua latina del trattato dovette avvenire probabilmente nel XIII secolo alla corte di re Manfredi di Sicilia. Secondo altre ipotesi compaiono i nomi Gerardo da Cremona (1114-1187), poi di Ferragut (Faraj ibn Salim), traduttore presso la corte del re di Sicilia Carlo I d'Angiò (1263-1285) a Napoli.[1] Da allora in poi i Tacuina sanitatis conobbero una rapida e vasta diffusione, che consentì anche al mondo europeo dell'epoca di conoscere le norme igieniche e dietetiche della medicina razionale araba, modificando radicalmente le pratiche mediche occidentali, fino ad allora legate più ad usi ereditati dalla tradizione e a credenze magiche e religiose che non a un oggettivo studio della disciplina scientifica.
La divulgazione dei più celebri Tacuina miniati avvenne soprattutto in area lombarda su commissione di un pubblico aristocratico, in prevalenza laico, particolarmente interessato a possedere un'opera che non solo consigliasse rimedi per conservarsi in salute ma che rendesse, attraverso un testo breve ma puntuale accompagnato da sontuose miniature, più semplice e piacevole l'apprendimento di tali norme. Fu così che da un'iniziale funzione pratica di questi testi si passò di volta in volta a quella primariamente estetica. Grazie alle minuziose e vivide raffigurazioni che vennero col tempo elaborate in essi, i Tacuina costituiscono tuttora una fonte iconografica di eccezionale ricchezza e importanza per lo studio di aspetti molto diversi e vari della vita umana dell'epoca medievale.
Stile e caratteristiche generali
I Tacuina trattavano delle sei cose fondamentali per mantenersi in salute: cibi e bevande convenienti, movimento e riposo, aria buona, sonno frequente e regolazione dei sentimenti. Esistono alcuni di questi codici miniati giunti fino a noi; di questi, tre sono considerati di maggior pregio: uno è conservato a Vienna (Biblioteca Nazionale), uno a Parigi (Biblioteca nazionale di Francia) e un altro a Roma (Biblioteca Casanatense), il quale prende il nome, diversamente dagli altri due, di Theatrum sanitatis.
In ogni Tacuinum il testo non occupa che alcune linee a piè di ogni foglio, il cui restante spazio è per intero destinato ad una miniatura che illustra la materia particolare alla quale il precetto si riferisce. Le miniature rappresentano piante, ortaggi, frutti assieme a donne e uomini che ne indicano i metodi di coltivazione, di raccolta o di preparazione. Sono raffigurati, inoltre, interni di botteghe nelle quali si scorgono prodotti salutari e venditori che s'accingono a venderli o a prepararli. In pratica, quella che vediamo sulle pagine del Tacuinum sanitatis è la chiara trasposizione di una serena realtà medievale, illustrata con ricchezza di dettagli e suggestiva descrizione della realtà. Queste raffigurazioni sono uniche nel loro genere, non solo per stile e composizione, ma anche, e soprattutto, per la grande freschezza narrativa tipica del gusto dello stile gotico-internazionale.
Theatrum Sanitatis. Liber Magistri. Parma, Franco Maria Ricci, 1986. Dimensioni cm 35,5 x 24. Tre volumi con tavole applicate riccamente illustrate. Legatura editoriale in seta nera con illustrazioni a colori applicate. Si conservano i cofanetti editoriali ai quali sono applicati i talloncini con titoli manoscritti non editoriali. Pagine 201, 149, 160. Prima edizione, tirata in 2500 riservata agli amici bibliofili di Franco Maria Ricci. (nostra copia n. 184). In buono stato generale. Leggermente scoloriti i dorsi. Lievi e rari punti di polvere alla seta delle legature.
-----------In Asta senza riserva!!!-----------------Non perderti le atre nostre aste!!!------------
-----------Attenzione potrebbero esserci problemi per la spedizione in USA------------
Collana i Segni dell'uomo . Franco Maria Ricci Editore:
I1 – Il Disertore, Jean Giono
2 – Ligabue, Cesare Zavattini
3 – I Vangeli, versione di Niccolò Tommaseo, 2 volumi
4 – Apocalisse xilografica estense, versione di Cesare Angelini
5 – Tarocchi. Il mazzo visconteo di Bergamo e New York, Italo Calvino
6 – Theatrum Sanitatis, Ububchasym de Baldach, 3 volumi
7 – Ertè, Roland Barthes
8 – I Turchi, Alberto Arbasino
9 – Zötl. Il Bestiario di Aloys (1831-1887), Julio Cortàzar
10 – Beato di Liébana, Umberto Eco
11 – Il Congresso del Mondo, Jorge Luis Borges
12 – Le bambine di Carroll. Foto e lettere di L.Carroll a Mary,Alice, Irene, Agnese, Lewis Carroll
13 – Morris Hirshfield, William Saroyan
14 – Ex-Voto, Giorgio Manganelli
15 – Càndido Lòpez, Augusto Roa Bastos
16 – Le Città dell’Amore, Giancarlo Marmori
17 – Tamara de Lempicka, G. Marmori, P. Chiara, F. Roncoroni
18 – Atti degli Apostoli, versione di Cesare Angelini
19 – Arcimboldo, Roland Barthes
20 – Isadora Duncan con le sculture déco in bronzo e avorio di Chiparus, Preiss, etc., Alberto Savinio
21 – Alberto Savinio, Giuliano Briganti, Leonardo Sciascia
22 – La Cina. Le arti e la vita quotidiana, Padre Matteo Ricci e altri missionari gesuiti
23 – Libro delle Visioni, Jorge Luis Borges
24 – Codex Seraphinianus, 2 volumi anno 1981, Luigi Serafini
25 – Il Tesoro, Bella Bessard
26 – Qajar, B.W. Robinson, Gianni Guadalupi
27 – Gnoli, Vittorio Sgarbi, Italo Calvino
28 – Minnesänger, Peter Wapnewski, E. M. Vetter
29 – Alberto Martini, Julio Cortàzar, Roberto Tassi, Marco Lorandi
30 – Oltremare, Fernand Braudel e altri
31 – El-Fayyum, Klaus Parlasca, J.-E. Berger, Rosario Pintaudi
32 – Mogol, a cura di Pietro Falchetta, 2 volumi
33 – Boldini, Patrick Mauriès, Alessandra Borgogelli
34 – Wildt, Paola Mola
35 – Alexandre Serebriakoff, Patrick Mauriès
36 – Napoleone Apocrifo, Louis Geoffroy, Gianni Guadalupi
37 – Hackert, Cesare de Seta, J.W. Goethe, Roberto Fertonani
38 – Zenobia di Palmira, Bernard Simiot, Gérard Degeorge
39 – William Larkin. Vanità giacobite, Roy Strong
40 – Il cavaliere inesistente, Italo Calvino, Christian Beaufort-Spontin
41 – Hermenegildo Bustos, Octavio Paz, Luis Gonzàlez y Gonzàlez
42 – John Martin 1789-1854, Jorge Luis Borges
43 – Storie prodigiose. Ms. 136 Wellcome, a cura di Stephen Bamforth
Arte e storia della medicina in un imponente corpus di miniature lombarde del Quattrocento che illustrano le cognizioni mediche dell’epoca con il testo del medico arabo Ububchasym.
Tacuina sanitatis
L'Ira, dalla copia del Tacuinum sanitatis di Vienna (Vindob. Ser. n. 2644)
Sotto il nome di "Tacuina sanitatis" vengono classificati tutti quei manuali di scienza medica scritti e miniati dalla seconda metà del XIV secolo al 1450 circa, che descrivevano, sotto forma di brevi precetti, le proprietà mediche di ortaggi, alberi da frutta, spezie e cibi, ma anche di stagioni, eventi naturali e moti dell'animo, riportandone i loro effetti sul corpo umano e il modo per correggerli.
Origine e diffusione
Queste opere basavano il loro contenuto principalmente su un testo originale del medico arabo Ibn Butlan (traslitterato come Ububchasym de Baldach), attivo a Baghdad intorno alla metà dell'XI secolo e ivi morto nel 1052 o 1066. Il nome deriverebbe dall'arabo Taqwīm al‑ṣiḥḥa in arabo تقويم الصحة? (Tavole della salute). La traduzione in lingua latina del trattato dovette avvenire probabilmente nel XIII secolo alla corte di re Manfredi di Sicilia. Secondo altre ipotesi compaiono i nomi Gerardo da Cremona (1114-1187), poi di Ferragut (Faraj ibn Salim), traduttore presso la corte del re di Sicilia Carlo I d'Angiò (1263-1285) a Napoli.[1] Da allora in poi i Tacuina sanitatis conobbero una rapida e vasta diffusione, che consentì anche al mondo europeo dell'epoca di conoscere le norme igieniche e dietetiche della medicina razionale araba, modificando radicalmente le pratiche mediche occidentali, fino ad allora legate più ad usi ereditati dalla tradizione e a credenze magiche e religiose che non a un oggettivo studio della disciplina scientifica.
La divulgazione dei più celebri Tacuina miniati avvenne soprattutto in area lombarda su commissione di un pubblico aristocratico, in prevalenza laico, particolarmente interessato a possedere un'opera che non solo consigliasse rimedi per conservarsi in salute ma che rendesse, attraverso un testo breve ma puntuale accompagnato da sontuose miniature, più semplice e piacevole l'apprendimento di tali norme. Fu così che da un'iniziale funzione pratica di questi testi si passò di volta in volta a quella primariamente estetica. Grazie alle minuziose e vivide raffigurazioni che vennero col tempo elaborate in essi, i Tacuina costituiscono tuttora una fonte iconografica di eccezionale ricchezza e importanza per lo studio di aspetti molto diversi e vari della vita umana dell'epoca medievale.
Stile e caratteristiche generali
I Tacuina trattavano delle sei cose fondamentali per mantenersi in salute: cibi e bevande convenienti, movimento e riposo, aria buona, sonno frequente e regolazione dei sentimenti. Esistono alcuni di questi codici miniati giunti fino a noi; di questi, tre sono considerati di maggior pregio: uno è conservato a Vienna (Biblioteca Nazionale), uno a Parigi (Biblioteca nazionale di Francia) e un altro a Roma (Biblioteca Casanatense), il quale prende il nome, diversamente dagli altri due, di Theatrum sanitatis.
In ogni Tacuinum il testo non occupa che alcune linee a piè di ogni foglio, il cui restante spazio è per intero destinato ad una miniatura che illustra la materia particolare alla quale il precetto si riferisce. Le miniature rappresentano piante, ortaggi, frutti assieme a donne e uomini che ne indicano i metodi di coltivazione, di raccolta o di preparazione. Sono raffigurati, inoltre, interni di botteghe nelle quali si scorgono prodotti salutari e venditori che s'accingono a venderli o a prepararli. In pratica, quella che vediamo sulle pagine del Tacuinum sanitatis è la chiara trasposizione di una serena realtà medievale, illustrata con ricchezza di dettagli e suggestiva descrizione della realtà. Queste raffigurazioni sono uniche nel loro genere, non solo per stile e composizione, ma anche, e soprattutto, per la grande freschezza narrativa tipica del gusto dello stile gotico-internazionale.

