Luigi Pulini (XIX) - Paesaggio campestre con lavandaie






Oltre 30 anni di esperienza come mercante d'arte, perito e restauratore.
Tutela degli acquirenti Catawiki
Il tuo pagamento è al sicuro con noi finché non ricevi il tuo oggetto.Mostra dettagli
Trustpilot 4.4 | 122813 recensioni
Valutato Eccellente su Trustpilot.
Dipinto ad olio di Luigi Pulini (1880), titolato Paesaggio campestre con lavandaie, Realismo italiano del XIX secolo, 88 cm di altezza per 44 cm di larghezza, firmato a mano e venduto con cornice.
Descrizione del venditore
Luigi Pulini, pittore italiano, era principalmente noto per i suoi paesaggi. Nato in Sicilia, si trasferì a Roma dove completò i suoi studi. Nel 1883, a Roma, espone due opere: "Lave sull'Etna" e "Il Tevere presso Porta del Popolo a Roma". Nel 1884, partecipò all'Esposizione Nazionale di Torino, presentando le opere: "Prime viole", "Strada in Ciociaria" e altri studi. Pulini era spesso presente nelle mostre romane fin dagli anni '80, ma si presentava come proveniente dalle Marche, mentre in realtà dipingeva paesaggi siciliani dei dintorni di Catania. Tra le sue opere siciliane più conosciute figuravano "Un mattino in Sicilia", "Lave dell'Etna" e "Acicastello presso Catania".
La sua dedizione alla pittura di paesaggio emerge chiaramente dagli esempi esposti alla mostra di Torino, dove i suoi quadri trasmettevano uno stile libero e corposo con colori brillanti sovrapposti, associati alla contemporanea tecnica della pittura di "macchia".
Uno dei luoghi a cui Pulini era particolarmente affezionato era Catania, e le sue opere dipingevano con vividi dettagli la bellezza e la maestosità dell'Etna, il vulcano sempre attivo che caratterizza la regione. Il paesaggio idilliaco rappresentato nelle sue opere era fonte d'ispirazione poetica per Mario Rapisardi, celebre scrittore e poeta catanese, con il quale Pulini intratteneva un rapporto amichevole. Alcune delle opere conservate nella "Biblioteca Museo Mario Rapisardi", una preziosa collezione d'arte e oggetti personali appartenuti al poeta, portano dediche affettuose a lui e alla "Signora Rapisardi", cioè Giselda Fojanesi, la moglie da cui il poeta si separò nel dicembre del 1883.
La collezione della Biblioteca Museo è un vero tesoro culturale, che testimonia le relazioni di Mario Rapisardi con gli artisti catanesi del suo tempo, molti dei quali frequentavano il cenacolo culturale che il poeta ospitava nella sua casa. Le opere di Pulini, nonostante siano poche e poco conosciute, rivestono un grande valore storico-artistico, e insieme alle altre opere esposte nella collezione, offrono un affascinante ritratto della cultura e dell'arte di quel periodo.
Luigi Pulini, pittore italiano, era principalmente noto per i suoi paesaggi. Nato in Sicilia, si trasferì a Roma dove completò i suoi studi. Nel 1883, a Roma, espone due opere: "Lave sull'Etna" e "Il Tevere presso Porta del Popolo a Roma". Nel 1884, partecipò all'Esposizione Nazionale di Torino, presentando le opere: "Prime viole", "Strada in Ciociaria" e altri studi. Pulini era spesso presente nelle mostre romane fin dagli anni '80, ma si presentava come proveniente dalle Marche, mentre in realtà dipingeva paesaggi siciliani dei dintorni di Catania. Tra le sue opere siciliane più conosciute figuravano "Un mattino in Sicilia", "Lave dell'Etna" e "Acicastello presso Catania".
La sua dedizione alla pittura di paesaggio emerge chiaramente dagli esempi esposti alla mostra di Torino, dove i suoi quadri trasmettevano uno stile libero e corposo con colori brillanti sovrapposti, associati alla contemporanea tecnica della pittura di "macchia".
Uno dei luoghi a cui Pulini era particolarmente affezionato era Catania, e le sue opere dipingevano con vividi dettagli la bellezza e la maestosità dell'Etna, il vulcano sempre attivo che caratterizza la regione. Il paesaggio idilliaco rappresentato nelle sue opere era fonte d'ispirazione poetica per Mario Rapisardi, celebre scrittore e poeta catanese, con il quale Pulini intratteneva un rapporto amichevole. Alcune delle opere conservate nella "Biblioteca Museo Mario Rapisardi", una preziosa collezione d'arte e oggetti personali appartenuti al poeta, portano dediche affettuose a lui e alla "Signora Rapisardi", cioè Giselda Fojanesi, la moglie da cui il poeta si separò nel dicembre del 1883.
La collezione della Biblioteca Museo è un vero tesoro culturale, che testimonia le relazioni di Mario Rapisardi con gli artisti catanesi del suo tempo, molti dei quali frequentavano il cenacolo culturale che il poeta ospitava nella sua casa. Le opere di Pulini, nonostante siano poche e poco conosciute, rivestono un grande valore storico-artistico, e insieme alle altre opere esposte nella collezione, offrono un affascinante ritratto della cultura e dell'arte di quel periodo.
