Jim Goldberg - Open See - 2009






Fondatore e direttore di due fiere del libro francesi; circa 20 anni di esperienza.
| 1 € |
|---|
Tutela degli acquirenti Catawiki
Il tuo pagamento è al sicuro con noi finché non ricevi il tuo oggetto.Mostra dettagli
Trustpilot 4.4 | 123053 recensioni
Valutato Eccellente su Trustpilot.
Open See di Jim Goldberg, prima edizione per Steidl (2009), libro fotografico in inglese di 200 pagine, stato discreto.
Descrizione del venditore
Open See è iniziato come una commissione Magnum per l'Olimpiade Greca nell'estate del 2004. Questo progetto racconta i viaggi di popolazioni rifugiate e immigrate che viaggiano da paesi devastati dalla guerra e dall'economia, spesso lasciando comunità colpite dall'AIDS o regimi totalitari per stabilirsi in Europa. Nonostante affrontino difficoltà apparentemente insormontabili, sogni di libertà e una volontà indomabile di sopravvivere sono fili continui che legano migranti e rifugiati alla loro storia e li spingono verso una nuova vita. Nonostante le dure realtà che affrontano, le loro storie sono piene di speranza e eroismo.
Questa popolazione immigrata, inclusi rifugiati, richiedenti asilo e persone trafficate, vive in condizioni di vita compromesse, spesso ai margini della società. Open See è un corpus di opere fotografiche che documentano queste diverse persone, originarie di luoghi come Iraq, Somalia, Congo, Ucraina, Albania, Russia, Polonia, Nigeria, Eritrea, Etiopia, Egitto, Bangladesh, Pakistan, Cina, Filippine, Sudan, Kenya, Kurdistan, Afghanistan, Bulgaria, Palestina e Moldavia. Sebbene gran parte di questo progetto sia specifica del panorama socio-economico della Grecia e della condizione dei rifugiati che fanno della Grecia la loro nuova patria, esso affronta questioni più ampie e solleva interrogativi sul razzismo e sulla persecuzione culturale in tutto il mondo.
Open See è iniziato come una commissione Magnum per l'Olimpiade Greca nell'estate del 2004. Questo progetto racconta i viaggi di popolazioni rifugiate e immigrate che viaggiano da paesi devastati dalla guerra e dall'economia, spesso lasciando comunità colpite dall'AIDS o regimi totalitari per stabilirsi in Europa. Nonostante affrontino difficoltà apparentemente insormontabili, sogni di libertà e una volontà indomabile di sopravvivere sono fili continui che legano migranti e rifugiati alla loro storia e li spingono verso una nuova vita. Nonostante le dure realtà che affrontano, le loro storie sono piene di speranza e eroismo.
Questa popolazione immigrata, inclusi rifugiati, richiedenti asilo e persone trafficate, vive in condizioni di vita compromesse, spesso ai margini della società. Open See è un corpus di opere fotografiche che documentano queste diverse persone, originarie di luoghi come Iraq, Somalia, Congo, Ucraina, Albania, Russia, Polonia, Nigeria, Eritrea, Etiopia, Egitto, Bangladesh, Pakistan, Cina, Filippine, Sudan, Kenya, Kurdistan, Afghanistan, Bulgaria, Palestina e Moldavia. Sebbene gran parte di questo progetto sia specifica del panorama socio-economico della Grecia e della condizione dei rifugiati che fanno della Grecia la loro nuova patria, esso affronta questioni più ampie e solleva interrogativi sul razzismo e sulla persecuzione culturale in tutto il mondo.
