Spinello - Raro pendente Navaratna in oro 22 ct., gemme preziose e smalti Minakari, India, XIX secolo - Ciondolo - Navaratna (“nove gemme”)






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Pendente Navaratna in oro 22 carati con smalti Meenakari, India, XIX secolo (Impero Moghul), con 25 cabochoni quadrati di spinello e altre gemme, peso totale 16,79 g, dimensioni 3 cm x 6,2 cm, proveniente da una collezione privata e offerto originale senza supporto.
Descrizione del venditore
Pendente Navaratna con smalti Meenakari, India settentrionale, XIX secolo
Pendente a doppia faccia in oro 22 carati, decorato sul recto con un raffinato motivo a rosette e gemme policrome secondo lo schema tradizionale del navaratna, che prevede l’impiego delle nove gemme ritenute benefiche e propiziatorie nell’astrologia indiana: spinelli, diamanti, zaffiro blu, perla, corallo rosso e altre pietre preziose. Le gemme, montate a cabochon, sono disposte entro castoni sagomati che ne valorizzano la luminosità, con un motivo centrale radiale arricchito da puntinature a bulino sul fondo d’oro.
Il verso del pendente rivela un elaborato decoro a smalti policromi (Meenakari), realizzato a fuoco su lamina d’oro, con un rigoglioso motivo floreale che alterna fiori rossi e foglie verdi su fondo giallo, incorniciato da un raffinato bordo geometrico blu. Questo contrasto cromatico e la resa vivace delle corolle rientrano nella tradizione ornamentale indo-persiana, ampiamente diffusa nelle oreficerie di corte moghul e nelle botteghe di Jaipur e Benares nel XIX secolo.
La parte superiore presenta tre elementi trilobati incastonati a kundan con spinelli che fungono da raccordo con l’anello di sospensione.
Completa la composizione un pendente terminale con una perla di smeraldo cabochon di forma ovale, montata su filo d’oro tortile. L’alternanza tra la ricca facciata gemmata e la superficie smaltata del retro riflette la concezione estetica dell’oreficeria indiana, in cui ogni lato dell’oggetto è ornato e reso prezioso, a conferma del carattere apotropaico e votivo di tali gioielli.
La qualità della manifattura, la tecnica minuziosa dello smalto Meenakari e la presenza delle nove gemme auspicali permettono di collocare il manufatto entro la produzione colta dell’India settentrionale del XIX secolo, in continuità con la tradizione tardo-moghul.
SPEDIZIONE ASSICURATA
Pendente Navaratna con smalti Meenakari, India settentrionale, XIX secolo
Pendente a doppia faccia in oro 22 carati, decorato sul recto con un raffinato motivo a rosette e gemme policrome secondo lo schema tradizionale del navaratna, che prevede l’impiego delle nove gemme ritenute benefiche e propiziatorie nell’astrologia indiana: spinelli, diamanti, zaffiro blu, perla, corallo rosso e altre pietre preziose. Le gemme, montate a cabochon, sono disposte entro castoni sagomati che ne valorizzano la luminosità, con un motivo centrale radiale arricchito da puntinature a bulino sul fondo d’oro.
Il verso del pendente rivela un elaborato decoro a smalti policromi (Meenakari), realizzato a fuoco su lamina d’oro, con un rigoglioso motivo floreale che alterna fiori rossi e foglie verdi su fondo giallo, incorniciato da un raffinato bordo geometrico blu. Questo contrasto cromatico e la resa vivace delle corolle rientrano nella tradizione ornamentale indo-persiana, ampiamente diffusa nelle oreficerie di corte moghul e nelle botteghe di Jaipur e Benares nel XIX secolo.
La parte superiore presenta tre elementi trilobati incastonati a kundan con spinelli che fungono da raccordo con l’anello di sospensione.
Completa la composizione un pendente terminale con una perla di smeraldo cabochon di forma ovale, montata su filo d’oro tortile. L’alternanza tra la ricca facciata gemmata e la superficie smaltata del retro riflette la concezione estetica dell’oreficeria indiana, in cui ogni lato dell’oggetto è ornato e reso prezioso, a conferma del carattere apotropaico e votivo di tali gioielli.
La qualità della manifattura, la tecnica minuziosa dello smalto Meenakari e la presenza delle nove gemme auspicali permettono di collocare il manufatto entro la produzione colta dell’India settentrionale del XIX secolo, in continuità con la tradizione tardo-moghul.
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