Scultura, Insolito Mukha-liṅga con pāgṛī in elegante foggia nobiliare tardo-coloniale, India, XIX-XX secolo - 9 cm - Fusione di bronzo a cera persa






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Originaria dell'India, questa scultura in bronzo del periodo Maratha intitolata Insolito Mukha-liṅga con pāgṛī in elegante foggia nobiliare tardo-coloniale, India, XIX-XX secolo, buone condizioni e non firmato.
Descrizione del venditore
Mukha-liṅga “Sovrano di Śiva” con pāgṛī e bacino con prāṇāla, Rajasthan o Gujarat, India, XIX o primi XX secolo
Raro śivaliṅga figurato di tipologia mukha-liṅga fuso in bronzo a cera persa, con testa maschile emergente dal pīṭha dotato di beccuccio di scolo prāṇāla per l’abluzione rituale abhiṣeka. Il volto dagli occhi grandi e baffi ampi reca al centro della fronte un tilaka śaivita stilizzato che identifica l’aspetto di Śiva, mentre l’intera personificazione è “attualizzata” in un’elegante foggia nobiliare tardo-coloniale: alto turbante pāgṛī con pieghe avvolte, giacca con colletto rigido di tipo bandhgala e orecchini a bottone.
L’iconografia, volutamente sincretica, traduce il liṅga aniconico nell’effigie di un devoto/sovrano che incarna Śiva, secondo una sensibilità devozionale popolare dell’India nord-occidentale, verosimilmente Rajasthan o Gujarat (probabilmente area Kutch–Saurashtra), dove il gusto per i ritratti è cifra tipica della committenza rajput/mercantile tra fine XIX e prima metà del XX secolo. L’ampia base campanulata con canaletta di deflusso attesta l’uso reale in puja: i liquidi lustrali (jala, kṣīra, ghṛta) colavano sul capo e defluivano dal prāṇāla, e le incrostazioni rosso-rosate nelle incisioni sono compatibili con tracce di sindūra/kumkum impiegato durante l’offerta.
La modellazione asciutta ma decisa del volto, le incisioni a bulino, la patina d’uso con ossidazioni nelle giunzioni e le minute irregolarità della fusione confermano una produzione artigianale tradizionale precedente alla standardizzazione post-indipendenza, proponendo una datazione prudente a inizio XX secolo, ca. 1900–1940, dunque certamente anteriore al 1947.
Mukha-liṅga “Sovrano di Śiva” con pāgṛī e bacino con prāṇāla, Rajasthan o Gujarat, India, XIX o primi XX secolo
Raro śivaliṅga figurato di tipologia mukha-liṅga fuso in bronzo a cera persa, con testa maschile emergente dal pīṭha dotato di beccuccio di scolo prāṇāla per l’abluzione rituale abhiṣeka. Il volto dagli occhi grandi e baffi ampi reca al centro della fronte un tilaka śaivita stilizzato che identifica l’aspetto di Śiva, mentre l’intera personificazione è “attualizzata” in un’elegante foggia nobiliare tardo-coloniale: alto turbante pāgṛī con pieghe avvolte, giacca con colletto rigido di tipo bandhgala e orecchini a bottone.
L’iconografia, volutamente sincretica, traduce il liṅga aniconico nell’effigie di un devoto/sovrano che incarna Śiva, secondo una sensibilità devozionale popolare dell’India nord-occidentale, verosimilmente Rajasthan o Gujarat (probabilmente area Kutch–Saurashtra), dove il gusto per i ritratti è cifra tipica della committenza rajput/mercantile tra fine XIX e prima metà del XX secolo. L’ampia base campanulata con canaletta di deflusso attesta l’uso reale in puja: i liquidi lustrali (jala, kṣīra, ghṛta) colavano sul capo e defluivano dal prāṇāla, e le incrostazioni rosso-rosate nelle incisioni sono compatibili con tracce di sindūra/kumkum impiegato durante l’offerta.
La modellazione asciutta ma decisa del volto, le incisioni a bulino, la patina d’uso con ossidazioni nelle giunzioni e le minute irregolarità della fusione confermano una produzione artigianale tradizionale precedente alla standardizzazione post-indipendenza, proponendo una datazione prudente a inizio XX secolo, ca. 1900–1940, dunque certamente anteriore al 1947.
