Northern european school (XIX) - NO RESERVE - The fraction of bread






Laurea magistrale in pittura rinascimentale, tirocinio Sotheby’s e 15 anni di esperienza.
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Dipinto ad olio intitolato La frazione del pane, XIX secolo, scuola nord-europea realista, origine Spagna, firmato, con cornice, in buone condizioni, misure 40,5 × 30,5 cm (con cornice 40 × 34 cm).
Descrizione del venditore
La frazione del pane
Naturalismo Devocional · Scuola Centroeuropea (Nord Europa), XIX secolo
Scheda tecnica
Autore: Anónimo, scuola nord-europea (XIX secolo)
Circolo / attribuzione plausibile: ambiente del Circolo Nazareno tedesco (influenze di Overbeck / Cornelius) con chiara attenzione al barocco italiano.
Cronologia: c. 1830–1870
Tecnica: olio su tela
Misure: 26,5 × 21,5 cm
Misure con cornice: 40 × 34 cm
Marco: Marco originale dorato all'acqua, legno scolpito con foglie e volute, qualità artigianale eccellente.
Stato di conservazione: molto buono; patina omogenea. Appena pulito da un restauratore professionista.
1. DESCRIZIONE COMPOSITIVA E ICONOGRAFICA
La scena rappresenta La Ultima Cena, centrata nell'istante della frazione del pane, nucleo simbolico dell'Eucaristia. Cristo, con nimbo luminoso, occupa l'asse centrale, circondato dagli apostoli disposti in un ovale chiuso che intensifica l'intimità spirituale del momento.
L'uso della forma ovale rafforza la concentrazione devota, mentre il calice, il pane e il coltello strutturano il racconto sacramentale. I gesti contenuti, gli sguardi incrociati e l'illuminazione focalizzata evocano il raccoglimento più che il dramma.
2. Stile, scuola e contesto storico
L'opera si inscrive in un naturalismo devocionale di radice accademica, proprio del Nord Europa nel XIX secolo, con chiara ispirazione ai modelli barocchi italiani.
Il trattamento morbido dei volti, la palette calda e l'assenza di chiaroscuro violento allontanano l'opera dal caravaggismo puro, avvicinandola all'ideale nazareno tedesco, che cercava di recuperare la spiritualità del Rinascimento e del primo Barocco.
Se si percepiscono ecos compositivi di Philippe de Champaigne, Sassoferrato e letture decimononiche di Leonardo.
3. VALUTAZIONE ESTETICA E COMPARATIVA
Opera di notevole qualità per il suo formato, pensata probabilmente per oratorio privato o devozione domestica borghese.
L'interesse risiede nella sintesi tra tradizione barocca e sensibilità romantica religiosa. Comparabile, in intenzione e finitura, a produzioni quotate del cerchio di Overbeck o seguaci della pittura sacra tedesca e italiana del XIX secolo.
Il marco originale dorato, di grande nobiltà, rafforza il suo carattere di oggetto devocionale completo e aumenta significativamente il suo appeal nel mercato specializzato e nelle aste tematiche.
Il venditore si racconta
La frazione del pane
Naturalismo Devocional · Scuola Centroeuropea (Nord Europa), XIX secolo
Scheda tecnica
Autore: Anónimo, scuola nord-europea (XIX secolo)
Circolo / attribuzione plausibile: ambiente del Circolo Nazareno tedesco (influenze di Overbeck / Cornelius) con chiara attenzione al barocco italiano.
Cronologia: c. 1830–1870
Tecnica: olio su tela
Misure: 26,5 × 21,5 cm
Misure con cornice: 40 × 34 cm
Marco: Marco originale dorato all'acqua, legno scolpito con foglie e volute, qualità artigianale eccellente.
Stato di conservazione: molto buono; patina omogenea. Appena pulito da un restauratore professionista.
1. DESCRIZIONE COMPOSITIVA E ICONOGRAFICA
La scena rappresenta La Ultima Cena, centrata nell'istante della frazione del pane, nucleo simbolico dell'Eucaristia. Cristo, con nimbo luminoso, occupa l'asse centrale, circondato dagli apostoli disposti in un ovale chiuso che intensifica l'intimità spirituale del momento.
L'uso della forma ovale rafforza la concentrazione devota, mentre il calice, il pane e il coltello strutturano il racconto sacramentale. I gesti contenuti, gli sguardi incrociati e l'illuminazione focalizzata evocano il raccoglimento più che il dramma.
2. Stile, scuola e contesto storico
L'opera si inscrive in un naturalismo devocionale di radice accademica, proprio del Nord Europa nel XIX secolo, con chiara ispirazione ai modelli barocchi italiani.
Il trattamento morbido dei volti, la palette calda e l'assenza di chiaroscuro violento allontanano l'opera dal caravaggismo puro, avvicinandola all'ideale nazareno tedesco, che cercava di recuperare la spiritualità del Rinascimento e del primo Barocco.
Se si percepiscono ecos compositivi di Philippe de Champaigne, Sassoferrato e letture decimononiche di Leonardo.
3. VALUTAZIONE ESTETICA E COMPARATIVA
Opera di notevole qualità per il suo formato, pensata probabilmente per oratorio privato o devozione domestica borghese.
L'interesse risiede nella sintesi tra tradizione barocca e sensibilità romantica religiosa. Comparabile, in intenzione e finitura, a produzioni quotate del cerchio di Overbeck o seguaci della pittura sacra tedesca e italiana del XIX secolo.
Il marco originale dorato, di grande nobiltà, rafforza il suo carattere di oggetto devocionale completo e aumenta significativamente il suo appeal nel mercato specializzato e nelle aste tematiche.
