After Paul Gauguin (1848–1903) - Tahitian maternity among palm trees





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Descrizione del venditore
Maternità tahitiana tra palme
Stile: Postimpressionismo simbolico / Primitivismo moderno
Scuola pittorica: Scuola francese di fine secolo – Circolo di Paul Gauguin
Scheda tecnica
Autore: Anónimo, dopo Paul Gauguin (1848–1903)
Cronologia: XX secolo, prima metà
Tecnica: olio su tela
Misure: 62 × 54 cm
Misure con cornice: 80 × 72 cm
Firma: No visibile
Stato di conservazione: buono, con patina naturale del tempo e leggero doppio nella parte destra del tessuto.
Marco: cornice in legno scolpito e dorato, di ispirazione historicista, con una cornice floreale in rilievo e un contramarco interno scuro che accentua la profondità cromatica della scena.
2. Descrizione compositiva e iconografica
L'opera rappresenta una scena di carattere tahitiano con figure femminili e materne disposte in un paesaggio idealizzato, dominato da una vegetazione rigogliosa e colori piatti di grande intensità.
In primo piano mette in risalto una figura femminile che porta un bambino, chiara allusione al tema della maternità sacra e terrena, ricorrente nell'iconografia gauguiniana.
Le figure appaiono ieratiche, con contorni marcati e volumi semplificati, integrate in uno spazio privo di prospettiva accademica.
Il colore — rossi, blu ultramar, verdi e ocra — viene usato più per valore simbolico che naturalistico, rafforzando la dimensione spirituale e atemporale della scena.
Il paesaggio funge da scenario mitico, non descrittivo, evocando un'Arcadia primitiva.
3. Stile, scuola e valutazione comparativa
Questa pittura si inscrive chiaramente nel postimpressionismo simbolico, nella scia diretta di Paul Gauguin e del suo linguaggio primitivista sviluppato in Bretagna e, soprattutto, a Tahiti.
L'opera dialoga con composizioni emblematiche come Maternità o Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?, condividendo la semplificazione formale e il carico spirituale.
Per affinità estetica, può essere paragonato a opere del circolo e dei seguaci di Gauguin, così come ad artisti come Émile Bernard, Charles Filiger o, in un piano più decorativo, a certi approcci di Henri Rousseau.
Si tratta di un pezzo decorativo ed evocativo, onesto nel suo approccio come after, con forte impatto visivo e notevole attrattiva per collezionisti interessati all'eredità del simbolismo moderno e all'universo gauguiniano.
Il venditore si racconta
Maternità tahitiana tra palme
Stile: Postimpressionismo simbolico / Primitivismo moderno
Scuola pittorica: Scuola francese di fine secolo – Circolo di Paul Gauguin
Scheda tecnica
Autore: Anónimo, dopo Paul Gauguin (1848–1903)
Cronologia: XX secolo, prima metà
Tecnica: olio su tela
Misure: 62 × 54 cm
Misure con cornice: 80 × 72 cm
Firma: No visibile
Stato di conservazione: buono, con patina naturale del tempo e leggero doppio nella parte destra del tessuto.
Marco: cornice in legno scolpito e dorato, di ispirazione historicista, con una cornice floreale in rilievo e un contramarco interno scuro che accentua la profondità cromatica della scena.
2. Descrizione compositiva e iconografica
L'opera rappresenta una scena di carattere tahitiano con figure femminili e materne disposte in un paesaggio idealizzato, dominato da una vegetazione rigogliosa e colori piatti di grande intensità.
In primo piano mette in risalto una figura femminile che porta un bambino, chiara allusione al tema della maternità sacra e terrena, ricorrente nell'iconografia gauguiniana.
Le figure appaiono ieratiche, con contorni marcati e volumi semplificati, integrate in uno spazio privo di prospettiva accademica.
Il colore — rossi, blu ultramar, verdi e ocra — viene usato più per valore simbolico che naturalistico, rafforzando la dimensione spirituale e atemporale della scena.
Il paesaggio funge da scenario mitico, non descrittivo, evocando un'Arcadia primitiva.
3. Stile, scuola e valutazione comparativa
Questa pittura si inscrive chiaramente nel postimpressionismo simbolico, nella scia diretta di Paul Gauguin e del suo linguaggio primitivista sviluppato in Bretagna e, soprattutto, a Tahiti.
L'opera dialoga con composizioni emblematiche come Maternità o Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?, condividendo la semplificazione formale e il carico spirituale.
Per affinità estetica, può essere paragonato a opere del circolo e dei seguaci di Gauguin, così come ad artisti come Émile Bernard, Charles Filiger o, in un piano più decorativo, a certi approcci di Henri Rousseau.
Si tratta di un pezzo decorativo ed evocativo, onesto nel suo approccio come after, con forte impatto visivo e notevole attrattiva per collezionisti interessati all'eredità del simbolismo moderno e all'universo gauguiniano.

