Scuola italiana (XX) - Introspezione Femminile





Tutela degli acquirenti Catawiki
Il tuo pagamento è al sicuro con noi finché non ricevi il tuo oggetto.Mostra dettagli
Trustpilot 4.4 | 123077 recensioni
Valutato Eccellente su Trustpilot.
Introspezione Femminile è un olio su tela non firmato della scuola italiana del XX secolo, periodo 1990‑2000, stile classico, 90 × 60 cm, originale proveniente dall’Italia.
Descrizione del venditore
Olio su tela di notevole presenza scenica, raffigurante una giovane donna colta in un momento di composta introspezione. La figura, a grandezza quasi naturale, è seduta con naturale eleganza, il corpo leggermente ruotato e il braccio sinistro appoggiato allo schienale di una sedia dal profilo semplice, risolto con pochi tocchi essenziali. L’atteggiamento è raccolto ma non statico, suggerendo una calma sospesa e un’intimità silenziosa.
Il volto, delicatamente modellato, è caratterizzato da tratti armoniosi e da uno sguardo assorto, rivolto lateralmente, che conferisce alla composizione un senso di malinconica riflessione. I capelli scuri, raccolti con morbida naturalezza, incorniciano il viso senza rigidità accademica. La carnagione chiara è resa attraverso una sapiente modulazione tonale, con passaggi morbidi di luce e ombra.
L’abbigliamento, elemento centrale dell’equilibrio cromatico, è composto da un abito rosato dai riflessi caldi, ravvivato da un drappeggio fluido, sul quale si posa una giacca o scialle nei toni del blu e dell’azzurro, risolto con pennellate più libere e vibranti. Il contrasto tra i colori caldi della veste e i toni freddi del soprabito anima la superficie pittorica, creando ritmo e profondità.
Lo sfondo, trattato in maniera libera e atmosferica, si apre in una gamma di verdi, bruni e ocra, appena suggeriti, che non definiscono uno spazio preciso ma accompagnano la figura senza sovrastarla. La pennellata, visibile e sicura, alterna zone più rifinite, come il volto e le mani, a campiture più sciolte e materiche, soprattutto nella parte inferiore della tela, conferendo all’opera un carattere moderno pur nel rispetto della tradizione figurativa.
Il dipinto si colloca armoniosamente nel solco della scuola italiana tra XIX e XX secolo, reinterpretata con sensibilità novecentesca: un’opera di equilibrio formale e lirismo sommesso, in cui la figura femminile diviene veicolo di eleganza, introspezione e silenziosa poesia
Olio su tela di notevole presenza scenica, raffigurante una giovane donna colta in un momento di composta introspezione. La figura, a grandezza quasi naturale, è seduta con naturale eleganza, il corpo leggermente ruotato e il braccio sinistro appoggiato allo schienale di una sedia dal profilo semplice, risolto con pochi tocchi essenziali. L’atteggiamento è raccolto ma non statico, suggerendo una calma sospesa e un’intimità silenziosa.
Il volto, delicatamente modellato, è caratterizzato da tratti armoniosi e da uno sguardo assorto, rivolto lateralmente, che conferisce alla composizione un senso di malinconica riflessione. I capelli scuri, raccolti con morbida naturalezza, incorniciano il viso senza rigidità accademica. La carnagione chiara è resa attraverso una sapiente modulazione tonale, con passaggi morbidi di luce e ombra.
L’abbigliamento, elemento centrale dell’equilibrio cromatico, è composto da un abito rosato dai riflessi caldi, ravvivato da un drappeggio fluido, sul quale si posa una giacca o scialle nei toni del blu e dell’azzurro, risolto con pennellate più libere e vibranti. Il contrasto tra i colori caldi della veste e i toni freddi del soprabito anima la superficie pittorica, creando ritmo e profondità.
Lo sfondo, trattato in maniera libera e atmosferica, si apre in una gamma di verdi, bruni e ocra, appena suggeriti, che non definiscono uno spazio preciso ma accompagnano la figura senza sovrastarla. La pennellata, visibile e sicura, alterna zone più rifinite, come il volto e le mani, a campiture più sciolte e materiche, soprattutto nella parte inferiore della tela, conferendo all’opera un carattere moderno pur nel rispetto della tradizione figurativa.
Il dipinto si colloca armoniosamente nel solco della scuola italiana tra XIX e XX secolo, reinterpretata con sensibilità novecentesca: un’opera di equilibrio formale e lirismo sommesso, in cui la figura femminile diviene veicolo di eleganza, introspezione e silenziosa poesia

