Signed, Alfredo R Bufano - Laudes de Christo Rey - 1933






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Laudes de Christo Rey è una prima edizione di poesia di Alfredo R. Bufano, pubblicata da Mercatali Brothers nel 1933 a Buenos Aires, in spagnolo, con rilegatura rigida, 111 pagine, formato 21 x 15 cm, firmato dall'autore e dedicato a Matías Errázuriz.
Descrizione del venditore
Lodi di Cristo Re. Alfredo R Bufano. Prima edizione dedicata dall'autore a don Matías Errázuriz. Incisione a secco sulla copertina MARICEL.
L.H. POESÍA. PRIMA EDIZIONE. LETTERATURA. Pubblicato dai Mercatali Brothers, Buenos Aires 1933. Rilegatura in tela olandese e cartonato personalizzato con impressione sulla copertina del proprietario precedente, conservando la copertina originale, con titolatore sulla costola. Dedica e firma dell'autore a Matías Errázuriz sulla pagina di guardia. Testo manoscritto dell'inno falangista spagnolo, Cara al Sol, nelle prime pagine di cortesia della rilegatura sotto il titolo di inno di Spagna. Nelle pagine di cortesia successive figura, anch'esso manoscritto, il poema CANCIÓN di Juan Guzmán Cruchaga. Copertina a due colori. 111 pagine. 20x15 cm. Volume solido e compatto. Buono stato della carta.
Dedica e firma autografa dell'autore, datata San Rafael 1938, a Matías Errázuriz, console del Cile a Buenos Aires e riconosciuto mecenate delle arti dell'epoca (tra le altre azioni, concesse la sua casa di Buenos Aires per la fondazione del museo ancora aperto nella capitale argentina). Sul piano della rilegatura figura impresso il nome di MARICEL, nome della grande tenuta cilena di proprietà della famiglia Errázuriz, attestando la sua appartenenza alla biblioteca di quella casa.
Su Bufano, si può citare anche il riconoscimento dei suoi meriti, che significa il suo ingresso nell'Academia Argentina de Letras nel 1934, e la sua elezione, nel 1943, come Presidente della Sociedad Argentina de Escritores, filiale Mendoza, e vicepresidente dell'istituzione a Buenos Aires. A ciò si può aggiungere un ultimo fatto: l'omaggio postumo tributato da personalità così illustri della cultura argentina come Jorge Luis Borges, Eduardo Mallea, Conrado Nalé Roxlo, Roberto P. Giusti, Vicente Barbieri, Ulises Petit de Murat o Manuel Mujica Láinez, che accompagnarono i suoi resti fino al cimitero della Chacarita.
Matías Errázuriz Ortúzar fu un diplomatico cileno di grande rilievo all'inizio del XX secolo, noto per la sua vita in Europa e per aver collezionato arte, la cui villa a Buenos Aires, insieme a sua moglie Josefina Alvear, divenne il prestigioso Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Argentina dopo la sua morte, preservando il suo lascito come un importante punto di riferimento culturale.
Lodi di Cristo Re. Alfredo R Bufano. Prima edizione dedicata dall'autore a don Matías Errázuriz. Incisione a secco sulla copertina MARICEL.
L.H. POESÍA. PRIMA EDIZIONE. LETTERATURA. Pubblicato dai Mercatali Brothers, Buenos Aires 1933. Rilegatura in tela olandese e cartonato personalizzato con impressione sulla copertina del proprietario precedente, conservando la copertina originale, con titolatore sulla costola. Dedica e firma dell'autore a Matías Errázuriz sulla pagina di guardia. Testo manoscritto dell'inno falangista spagnolo, Cara al Sol, nelle prime pagine di cortesia della rilegatura sotto il titolo di inno di Spagna. Nelle pagine di cortesia successive figura, anch'esso manoscritto, il poema CANCIÓN di Juan Guzmán Cruchaga. Copertina a due colori. 111 pagine. 20x15 cm. Volume solido e compatto. Buono stato della carta.
Dedica e firma autografa dell'autore, datata San Rafael 1938, a Matías Errázuriz, console del Cile a Buenos Aires e riconosciuto mecenate delle arti dell'epoca (tra le altre azioni, concesse la sua casa di Buenos Aires per la fondazione del museo ancora aperto nella capitale argentina). Sul piano della rilegatura figura impresso il nome di MARICEL, nome della grande tenuta cilena di proprietà della famiglia Errázuriz, attestando la sua appartenenza alla biblioteca di quella casa.
Su Bufano, si può citare anche il riconoscimento dei suoi meriti, che significa il suo ingresso nell'Academia Argentina de Letras nel 1934, e la sua elezione, nel 1943, come Presidente della Sociedad Argentina de Escritores, filiale Mendoza, e vicepresidente dell'istituzione a Buenos Aires. A ciò si può aggiungere un ultimo fatto: l'omaggio postumo tributato da personalità così illustri della cultura argentina come Jorge Luis Borges, Eduardo Mallea, Conrado Nalé Roxlo, Roberto P. Giusti, Vicente Barbieri, Ulises Petit de Murat o Manuel Mujica Láinez, che accompagnarono i suoi resti fino al cimitero della Chacarita.
Matías Errázuriz Ortúzar fu un diplomatico cileno di grande rilievo all'inizio del XX secolo, noto per la sua vita in Europa e per aver collezionato arte, la cui villa a Buenos Aires, insieme a sua moglie Josefina Alvear, divenne il prestigioso Museo Nazionale di Arte Decorativa dell'Argentina dopo la sua morte, preservando il suo lascito come un importante punto di riferimento culturale.
