Filippo PICINELLI - MONDO SIMBOLICO- Gorgeous emblems book - 1653





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(Emblemata; Illustrato; Prime edizioni; Legature di pregio) Filippo PICINELLI (1604-1686)
Mondo simbolico o cioè università di imprese scelte, spiegate e illustrate con sentenze ed erudizioni sacre e profane. Studiosi di porti dell’abate D. Filippo Picinelli milanese nei canonici regolari lateranensi... Con indici copiosissimi. A Milano, per lo Stampatore Arcivescovile, 1653.
Folio (320 x 210), (28), 572, (176) pp. magnifico legame in pelle bovina contemporanea a secco, con impressioni a secco raffinate e insolite di un medaglione centrale rappresentante un delfino, circondato da motivi floreali e inscritto in un doppio filamento che forma un rombo, dorso a quattro nervi, titolo scritto a mano con calligrafia antica su carta etichettata, bordi rossi, una copia eccellente su carta grande e nitida, riccamente illustrata con un magnifico frontespizio inciso, un ritratto dell'autore a pagina intera e 40 raffinati vignette emblematiche incise, una copia affascinante in una raffinata rilegatura contemporanea.
Prima edizione, successivamente tradotta in latino e ampliata dal monaco agostiniano Augustinus Erath (1648-1729), pubblicata a Colonia nel 1681. La versione latina ha avuto diverse edizioni ed è considerata la enciclopedia degli emblemi più completa del Seicento (Daly). L'opera, divisa in due parti (oggetti naturali, o Corpora Naturalia, e manufatti, o Corpora Artificialia), si basa sulla convinzione che tutta la creazione possa essere letta come un libro simbolico; originariamente destinata ai predicatori, è una raccolta di emblemi che rappresentano i vari vizi e i motti chiariscono il significato. Il Mondo simbolico esprime bene "la volontà educativa della Controriforma: così il gatto che fa le fusa proprio prima di graffiare rappresenta la donna lasciva, che "quando scherza, prende in giro"." (Rodler).
La bellissima incisione del frontespizio merita attenzione: in modo altamente simbolico, descrive tutto il contenuto e lo scopo dell'opera. Ad esempio, la sfera sull'altare al centro dell'incisione rappresenta il mondo, il Mondo simbolico del titolo, mentre le due donne che lo toccano delicatamente sono rispettivamente il mondo ideale (a sinistra, vestita con un abito adornato di stelle) e il mondo naturale, la Terra fisica (a destra, con un corno di abbondanza di frutti e fiori). I parallelismi continuano, con una colonna (una creazione dell'uomo, anche se ispirata dalla forma naturale di un albero) a sinistra e un albero a destra. Il significato, l'intera filosofia dietro il libro, è così ben riassunto in questa incisione: “Pertanto, questo frontespizio non mostra solo la differenza più immediatamente intuitiva che può esistere tra il mondo celeste e quello terrestre, ma ci indica anche una differenza più profonda che le distanzia; ci dice, da un lato, mostrando quel insieme di piante, alberi, fiori e in breve tutto ciò che nasce e vive spontaneamente, che la “naturalità” del mondo che ci circonda è direttamente collegata alla creazione, dall'altro che la “idealità” del mondo celeste è invece prima di tutto nel suo carattere culturale e costruito che lo rende, per così dire, una creazione interamente mentale. Il simbolico, quindi, ha innanzitutto il compito di mediare tra i due mondi, permettendo loro di entrare in contatto” (Palumbo, p.624, tradotto). Il frontespizio è firmato da Giacomo Cotta (?-1689), incisore e abile pittore di tele e affreschi; ha lavorato per la maggior parte della sua vita a Bergamo. Gli emblemi, alcuni dei quali non firmati, sono di artisti diversi.
Picinelli era un canonico agostiniano italiano, studioso ed emblematista; scrisse diversi libri in italiano e latino. Il Mondo simbolico è la sua opera più famosa. Ispirò numerosi autori, come Claude-François Ménestrier, Johannes Michael von der Ketten, Arthur Henkel: «Ma fu la completezza del volume di Picinelli a renderlo così seducentemente attraente per coloro che vennero dopo. Fu il modello per il monumentale Philosophia imaginum di Claude-François Ménestrier...» (Manning, p. 127).
Ref. Peter M. Daly Compagno agli studi emblematici New York, AMS press, 2008, p. 213; Lucia Rodler L’Emblematica In: Umberto Eco (a cura di) Storia della civiltà europea 2014, e-book (https://www.treccani.it/enciclopedia/l-emblematica_(Storia-della-civiltà-europea-a-cura-di-Umberto-Eco)/); John Manning The Emblem Londra, Reaktion Books, 2004, passim; G. Palumbo. Mondo reale e mondo ideale nel frontespizio del Mondo Simbolico di Filippo Picinelli In: Emblemática trascendente Pamplona, Sociedad Española de Emblemática/Universidad de Navarra, 2011, pp. 619-638.
(Emblemata; Illustrato; Prime edizioni; Legature di pregio) Filippo PICINELLI (1604-1686)
Mondo simbolico o cioè università di imprese scelte, spiegate e illustrate con sentenze ed erudizioni sacre e profane. Studiosi di porti dell’abate D. Filippo Picinelli milanese nei canonici regolari lateranensi... Con indici copiosissimi. A Milano, per lo Stampatore Arcivescovile, 1653.
Folio (320 x 210), (28), 572, (176) pp. magnifico legame in pelle bovina contemporanea a secco, con impressioni a secco raffinate e insolite di un medaglione centrale rappresentante un delfino, circondato da motivi floreali e inscritto in un doppio filamento che forma un rombo, dorso a quattro nervi, titolo scritto a mano con calligrafia antica su carta etichettata, bordi rossi, una copia eccellente su carta grande e nitida, riccamente illustrata con un magnifico frontespizio inciso, un ritratto dell'autore a pagina intera e 40 raffinati vignette emblematiche incise, una copia affascinante in una raffinata rilegatura contemporanea.
Prima edizione, successivamente tradotta in latino e ampliata dal monaco agostiniano Augustinus Erath (1648-1729), pubblicata a Colonia nel 1681. La versione latina ha avuto diverse edizioni ed è considerata la enciclopedia degli emblemi più completa del Seicento (Daly). L'opera, divisa in due parti (oggetti naturali, o Corpora Naturalia, e manufatti, o Corpora Artificialia), si basa sulla convinzione che tutta la creazione possa essere letta come un libro simbolico; originariamente destinata ai predicatori, è una raccolta di emblemi che rappresentano i vari vizi e i motti chiariscono il significato. Il Mondo simbolico esprime bene "la volontà educativa della Controriforma: così il gatto che fa le fusa proprio prima di graffiare rappresenta la donna lasciva, che "quando scherza, prende in giro"." (Rodler).
La bellissima incisione del frontespizio merita attenzione: in modo altamente simbolico, descrive tutto il contenuto e lo scopo dell'opera. Ad esempio, la sfera sull'altare al centro dell'incisione rappresenta il mondo, il Mondo simbolico del titolo, mentre le due donne che lo toccano delicatamente sono rispettivamente il mondo ideale (a sinistra, vestita con un abito adornato di stelle) e il mondo naturale, la Terra fisica (a destra, con un corno di abbondanza di frutti e fiori). I parallelismi continuano, con una colonna (una creazione dell'uomo, anche se ispirata dalla forma naturale di un albero) a sinistra e un albero a destra. Il significato, l'intera filosofia dietro il libro, è così ben riassunto in questa incisione: “Pertanto, questo frontespizio non mostra solo la differenza più immediatamente intuitiva che può esistere tra il mondo celeste e quello terrestre, ma ci indica anche una differenza più profonda che le distanzia; ci dice, da un lato, mostrando quel insieme di piante, alberi, fiori e in breve tutto ciò che nasce e vive spontaneamente, che la “naturalità” del mondo che ci circonda è direttamente collegata alla creazione, dall'altro che la “idealità” del mondo celeste è invece prima di tutto nel suo carattere culturale e costruito che lo rende, per così dire, una creazione interamente mentale. Il simbolico, quindi, ha innanzitutto il compito di mediare tra i due mondi, permettendo loro di entrare in contatto” (Palumbo, p.624, tradotto). Il frontespizio è firmato da Giacomo Cotta (?-1689), incisore e abile pittore di tele e affreschi; ha lavorato per la maggior parte della sua vita a Bergamo. Gli emblemi, alcuni dei quali non firmati, sono di artisti diversi.
Picinelli era un canonico agostiniano italiano, studioso ed emblematista; scrisse diversi libri in italiano e latino. Il Mondo simbolico è la sua opera più famosa. Ispirò numerosi autori, come Claude-François Ménestrier, Johannes Michael von der Ketten, Arthur Henkel: «Ma fu la completezza del volume di Picinelli a renderlo così seducentemente attraente per coloro che vennero dopo. Fu il modello per il monumentale Philosophia imaginum di Claude-François Ménestrier...» (Manning, p. 127).
Ref. Peter M. Daly Compagno agli studi emblematici New York, AMS press, 2008, p. 213; Lucia Rodler L’Emblematica In: Umberto Eco (a cura di) Storia della civiltà europea 2014, e-book (https://www.treccani.it/enciclopedia/l-emblematica_(Storia-della-civiltà-europea-a-cura-di-Umberto-Eco)/); John Manning The Emblem Londra, Reaktion Books, 2004, passim; G. Palumbo. Mondo reale e mondo ideale nel frontespizio del Mondo Simbolico di Filippo Picinelli In: Emblemática trascendente Pamplona, Sociedad Española de Emblemática/Universidad de Navarra, 2011, pp. 619-638.
