Ed Ruscha - Ed Ruscha, Photographer - 2006






Fondatore e direttore di due fiere del libro francesi; circa 20 anni di esperienza.
| 44 € | ||
|---|---|---|
| 39 € | ||
| 34 € | ||
Tutela degli acquirenti Catawiki
Il tuo pagamento è al sicuro con noi finché non ricevi il tuo oggetto.Mostra dettagli
Trustpilot 4.4 | 122053 recensioni
Valutato Eccellente su Trustpilot.
Ed Ruscha, Photographer è un'edizione 1° in hardcover in inglese pubblicata da STEIDL, 183 pagine, nel 2006, in condizioni buone.
Descrizione del venditore
Il rapporto di Ed Ruscha con la fotografia è complesso e ambivalente. Il pittore di livello mondiale — e autore di un articolo del 1972 sul New York Times intitolato "Non sono davvero un fotografo" — che gli piaccia o meno, gli album di piccole dimensioni di immagini scattate in modo semplice, di dimensioni da scatto fotografico, prodotti negli anni '60 e '70, tra cui Twenty-Six Gasoline Stations, hanno suscitato interesse tra i suoi contemporanei e gli hanno conferito una reputazione inossidabile. Come? Il suo soggetto non era né puramente documentaristico né esclusivamente artistico; anzi, era stereotipato e banale, con motivi tratti dal paesaggio occidentale dominato dalle automobili. Quel materiale ribelle, insieme alla sua presentazione seriale, creava un effetto di road-movie o romanzo fotografico mitico, con sfumature di Beat Generation. La combinazione ha attirato sia artisti sia critici, soprattutto quando la logica seriale era prominente nell'arte Pop e nel Minimalismo, e poi ha mantenuto quell'interesse anche in seguito, quando il lavoro seriale è diventato centrale nell'arte concettuale. I critici sono rimasti attenti per decenni, e l'influenza di Ruscha rimane evidente nelle nuove opere in Europa e Nord America. Ed Ruscha, Photographer si discosta dalle raccolte precedenti per esplorare come queste immagini — e tutte le opere di Ruscha nelle discipline di pittura, disegno, stampa e fotografia — siano guidate e plasmate da una singola visione.
Il venditore si racconta
Il rapporto di Ed Ruscha con la fotografia è complesso e ambivalente. Il pittore di livello mondiale — e autore di un articolo del 1972 sul New York Times intitolato "Non sono davvero un fotografo" — che gli piaccia o meno, gli album di piccole dimensioni di immagini scattate in modo semplice, di dimensioni da scatto fotografico, prodotti negli anni '60 e '70, tra cui Twenty-Six Gasoline Stations, hanno suscitato interesse tra i suoi contemporanei e gli hanno conferito una reputazione inossidabile. Come? Il suo soggetto non era né puramente documentaristico né esclusivamente artistico; anzi, era stereotipato e banale, con motivi tratti dal paesaggio occidentale dominato dalle automobili. Quel materiale ribelle, insieme alla sua presentazione seriale, creava un effetto di road-movie o romanzo fotografico mitico, con sfumature di Beat Generation. La combinazione ha attirato sia artisti sia critici, soprattutto quando la logica seriale era prominente nell'arte Pop e nel Minimalismo, e poi ha mantenuto quell'interesse anche in seguito, quando il lavoro seriale è diventato centrale nell'arte concettuale. I critici sono rimasti attenti per decenni, e l'influenza di Ruscha rimane evidente nelle nuove opere in Europa e Nord America. Ed Ruscha, Photographer si discosta dalle raccolte precedenti per esplorare come queste immagini — e tutte le opere di Ruscha nelle discipline di pittura, disegno, stampa e fotografia — siano guidate e plasmate da una singola visione.
