Antico Greco, Ellenistico Bronzo Ciondolo a moneta - Dichalkon de Atenea (Senza prezzo di riserva)

Ciondolo in argento dorato con moneta di Atenea. Come ha ispirato la dea della saggezza gli abitanti dell'antico mondo greco a ottenere ricchezze?

Bene, grazie ai suoi successi descritti nella mitologia, raggiunti con la complicità di un gufi dagli occhi grandi e gialli, simbolo di abilità e vigilanza, successi che i sacerdoti proclamavano, in questo modo la maestra della guerra strategica insegnò agli uomini a combattere con intelligenza e abilità.

Inoltre, era anche abile tessitrice e protettrice degli eroi. Il suo preferito? Ulisse, di cui la mitologia racconta che Atena gli ispirò l'idea di costruire il cavallo di legno con cui i greci sconfissero i troiani.

Ella è forse una delle divinità più preziose del panteon greco, che, con la sua lancia e il suo scudo, è considerata la protettrice delle città.

Ora, quando ti chiedono: «E quel ciondolo che porti, di cosa si tratta?», puoi dire che è una moneta di bronzo di Atenea coniata più di duemila anni fa a Pérgamo (l'attuale Turchia) tra il 150 e il 100 a.C., e che su di essa sono incisi due simboli della mitologia greca. Guarda:

➤ Sul recto, Atena rivolta a destra, dea della conoscenza e patrona di Atene, con un casco aperto decorato sul lato e una cresta centrale.

➤ sul retro, una civetta, simbolo di filosofia e conoscenza, in piedi su una foglia di palma, che guarda frontalmente con le ali aperte e la leggenda: “ΑΘΗΝΑΣ ΝΙΚΗΦΟΡΟΥ” (da Atene, vittorioso).

E quel colore grigio perla scuro è la patina che il passare del tempo gli ha conferito.

Era anche venerata in altri luoghi, oltre a essere protettrice delle arti e delle conoscenze artigianali, con risultati magnifici nella città di Pérgamo, che, come desiderava l'orgoglio di Atene, potenziò la sua biblioteca fino al punto che la domanda di libri finì per creare un'enorme industria di pergamene.

E, cosa ancora più importante, ha generato una redditizia rete di commerci specializzati nella sua vendita, diventando il principale esportatore nel mondo antico fino all'età media; da qui il suo nome Pérgamo-pergamino.

Il caso è che, la biblioteca deve gran parte del suo contenuto a Flavia Melitene, donna di un consigliere della città, che ha avuto la capacità di capire che il prestigio culturale si trova anche nei dettagli; per questo:

- vi mise dentro una statua dell'imperatore Adriano;

- ha donato un'altra sala di lettura al centro sanitario 'Asclepeión', alle porte di Pérgamo.

E come si è confrontata in prestigio con la Grande Biblioteca di Alessandria? Infatti, con una strategia intelligente, differenziandosi e investendo più sulla qualità che sulla quantità.


Così, grazie alle ingegnose conoscenze di Atenea, si consolidò come la seconda più importante, con una biblioteca di 200.000 manoscritti di filosofia stoica, storia dell'arte, topografia, ecc., invece di competere con oltre 400.000 rotoli di edizione di opere letterarie, filologia, ecc., che era ciò che offriva l'Egitto.


In definitiva, una civiltà che ha influenzato eventi successivi dell'umanità in un gioiello senza tempo e unico, con un racconto che puoi condividere con chi, in modo naturale, si sia soffermato su di esso per avviare una conversazione ingegnosa che con gioielleria contemporanea è improbabile che avvenga.


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