u. - MANUSCRIPT FORTIFICATIONS & ARCHITECTURE - 1600






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Questa edizione illustrata di u. presenta un manoscritto del XVII secolo sulle fortificazioni civili e militari, un manuale pratico con 65 pagine e capilettere istoriate, utile per la storia dell’architettura e l’ingegneria difensiva.
Descrizione del venditore
Elegitur presenta in esclusiva:
Trattato manoscritto di fortificazioni civili e militari
Manoscritto su carta – Italia, metà XVII secolo
Con numerosi disegni geometrici e due iniziali istoriate
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I. Descrizione codicologica e materiali
Si tratta di un pregevole manoscritto cartaceo del XVII secolo, redatto a inchiostro bruno, appartenente alla letteratura tecnica sulle fortificazioni civili e militari.
Il codice si presenta in un ampio formato oblungo (ca. 240 × 360 mm), tipico dei trattati tecnici destinati all’uso pratico da parte di ingegneri, architetti militari e ufficiali addetti alle opere di difesa, in quanto particolarmente adatto alla resa di piante, profili, tavole geometriche e schemi proporzionali.
La legatura è cartonata coeva, rivestita in carta marmorizzata, oggi naturalmente usurata dal tempo ma ancora integra, indice di un uso prolungato e di una consultazione continuativa, come spesso accade per i trattati applicati in ambito professionale.
⸻
II. Collazione, struttura interna e contenuto materiale
Il manoscritto consta di:
• 65 pagine numerate e interamente scritte,
• 15 pagine bianche finali o intercalate, destinate probabilmente a ulteriori aggiunte,
• numerosi disegni geometrici a inchiostro fino alla pagina 35,
• due capilettera ornati (iniziali istoriate) eseguiti a mano.
La scrittura è uniforme, realizzata con mano esperta, dal ductus regolare e fermo, e mostra la consueta chiarezza dei trattati di ingegneria militare destinati alla consultazione operativa.
Le figure geometriche – cerchi, poligoni regolari, triangoli proporzionali, linee di tracciamento, schemi di intersezione e curvature bastionate – sono tratteggiate con particolare precisione tecnica, utilizzando penne sottili e compasso. Questo conferma l’origine professionale del manoscritto: esso fu con tutta probabilità composto da un ingegnere militare in servizio oppure da un architetto civile che adottava i metodi avanzati della scienza delle fortificazioni barocche.
⸻
III. Il contenuto: scienza delle fortificazioni nel Seicento
Il trattato affronta temi chiave della fortificazione bastionata d’età moderna, quella che in Europa si affermò tra XVI e XVII secolo e che raggiunse la sua forma matura nelle opere dei grandi maestri italiani e francesi.
Pur non essendo datato, il contenuto si colloca chiaramente nell’alveo delle dottrine sviluppate da:
• Giacomo Lanteri,
• Bonaiuto Lorini,
• Zanchi,
• Specklin,
• fino ai modelli più avanzati del primo Seicento che condurranno alla “fortificazione alla moderna”.
Tra gli argomenti trattati si riconoscono:
• principi geometrici applicati alla costruzione delle piazzeforti;
• proporzioni e angolazioni dei bastioni;
• calcolo delle distanze di tiro;
• progettazione di fianchi, cortine, rivellini e contraguardie;
• criteri di difesa attiva e passiva;
• rapporti tra fortificazione civile (cinte urbane) e militare (piazzeforti di confine);
• eventuali note di ingegneria idraulica, spesso connesse alle opere difensive (fossati, allagamenti, deviazioni fluviali).
Il carattere strettamente tecnico del testo, unito alla presenza di figure geometriche di straordinaria precisione, lo colloca in piena sintonia con i trattati che precedettero o accompagnarono l’epoca dei grandi ingegneri militari del XVII secolo, come Vauban, pur senza mostrarne le innovazioni più tarde.
⸻
IV. Funzione e destinazione del manoscritto
Questo non è un testo teorico destinato alla speculazione accademica:
è un manuale operativo, uno strumento di lavoro.
Il grande formato, l’uso di figure esatte, la presenza di sezioni bianche per aggiunte successive e la struttura modulare indicano che:
• il manoscritto era concepito come compendio personale,
• probabilmente appartenne a un ingegnere militare in servizio presso una fortezza,
• poteva essere utilizzato come guida per il rilievo del terreno, il tracciamento delle difese e il calcolo angolare delle artiglierie.
Le due iniziali ornate sono un indizio raffinato: non si tratta di un semplice quaderno tecnico, ma di un volume redatto con cura formale e destinato a essere conservato.
⸻
V. Contesto storico-culturale
La metà del XVII secolo è un periodo di crescente professionalizzazione dell’ingegneria militare. L’Italia, culla della fortificazione moderna tra Quattro e Cinquecento, continua a essere un centro formativo fondamentale, anche se progressivamente affiancata dalla scuola francese.
Opere manoscritte come questa:
• circolavano negli stati italiani (Stato di Milano, Serenissima, Granducato di Toscana, Stato pontificio),
• venivano trasmesse fra ingegneri come materiale riservato, spesso non destinato alla stampa,
• contribuivano alla formazione tecnica di capitani, duci di piazza, architetti civili.
Il Seicento fu il secolo del consolidamento delle grandi piazzeforti europee, e l’ingegnere militare era una figura di assoluto prestigio. Questo manoscritto appartiene pienamente a tale tradizione.
⸻
VI. Valore storico e collezionistico
Il manoscritto possiede un valore:
• storico, come testimonianza delle tecniche ingegneristiche dell’epoca;
• tecnico, per la precisione dei diagrammi e degli schemi;
• artistico, per gli ornamenti e per la calligrafia regolare e raffinata;
• bibliofilo, come esempio di trattato tecnico manoscritto in grande formato, oggi raro, non derivato da opere a stampa ma probabilmente compilato come testo autonomo.
Il fatto che presenti figure originali, non copiate da tavole tipografiche, ne accresce ulteriormente l’unicità.
⸻
VII. Conclusione
Questo Trattato manoscritto di fortificazioni civili e militari è un documento di grande fascino e di rilevanza storica, testimonianza diretta del sapere tecnico che guidò la progettazione delle difese europee nel pieno dell’età barocca.
È un libro:
• majestosamente tecnico,
• ricco di geometria applicata,
• espressione autentica dell’ingegneria militare italiana del XVII secolo,
• unicum di mano esperta,
• e straordinariamente rappresentativo dell’intelligenza costruttiva dell’epoca.
Per il bibliofilo, il collezionista o lo storico dell’architettura militare, questo manoscritto costituisce un pezzo di assoluto rilievo, capace di raccontare – con la sola forza della linea tracciata a penna – l’intero mondo della scienza e dell’arte della fortificazione moderna.
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Condizioni e termini di spedizione
L'opera verra' imballata accuratamente per proteggerlo al meglio, spedizione express assicurata che vi permettera' di ottenere il libro in sole 24h lavorative nei paesi UE e solo 72h lavorative nei paesi extra UE, si ricorda che eventuali dazi doganali saranno a carico dell'acquirente.
Elegitur presenta in esclusiva:
Trattato manoscritto di fortificazioni civili e militari
Manoscritto su carta – Italia, metà XVII secolo
Con numerosi disegni geometrici e due iniziali istoriate
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I. Descrizione codicologica e materiali
Si tratta di un pregevole manoscritto cartaceo del XVII secolo, redatto a inchiostro bruno, appartenente alla letteratura tecnica sulle fortificazioni civili e militari.
Il codice si presenta in un ampio formato oblungo (ca. 240 × 360 mm), tipico dei trattati tecnici destinati all’uso pratico da parte di ingegneri, architetti militari e ufficiali addetti alle opere di difesa, in quanto particolarmente adatto alla resa di piante, profili, tavole geometriche e schemi proporzionali.
La legatura è cartonata coeva, rivestita in carta marmorizzata, oggi naturalmente usurata dal tempo ma ancora integra, indice di un uso prolungato e di una consultazione continuativa, come spesso accade per i trattati applicati in ambito professionale.
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II. Collazione, struttura interna e contenuto materiale
Il manoscritto consta di:
• 65 pagine numerate e interamente scritte,
• 15 pagine bianche finali o intercalate, destinate probabilmente a ulteriori aggiunte,
• numerosi disegni geometrici a inchiostro fino alla pagina 35,
• due capilettera ornati (iniziali istoriate) eseguiti a mano.
La scrittura è uniforme, realizzata con mano esperta, dal ductus regolare e fermo, e mostra la consueta chiarezza dei trattati di ingegneria militare destinati alla consultazione operativa.
Le figure geometriche – cerchi, poligoni regolari, triangoli proporzionali, linee di tracciamento, schemi di intersezione e curvature bastionate – sono tratteggiate con particolare precisione tecnica, utilizzando penne sottili e compasso. Questo conferma l’origine professionale del manoscritto: esso fu con tutta probabilità composto da un ingegnere militare in servizio oppure da un architetto civile che adottava i metodi avanzati della scienza delle fortificazioni barocche.
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III. Il contenuto: scienza delle fortificazioni nel Seicento
Il trattato affronta temi chiave della fortificazione bastionata d’età moderna, quella che in Europa si affermò tra XVI e XVII secolo e che raggiunse la sua forma matura nelle opere dei grandi maestri italiani e francesi.
Pur non essendo datato, il contenuto si colloca chiaramente nell’alveo delle dottrine sviluppate da:
• Giacomo Lanteri,
• Bonaiuto Lorini,
• Zanchi,
• Specklin,
• fino ai modelli più avanzati del primo Seicento che condurranno alla “fortificazione alla moderna”.
Tra gli argomenti trattati si riconoscono:
• principi geometrici applicati alla costruzione delle piazzeforti;
• proporzioni e angolazioni dei bastioni;
• calcolo delle distanze di tiro;
• progettazione di fianchi, cortine, rivellini e contraguardie;
• criteri di difesa attiva e passiva;
• rapporti tra fortificazione civile (cinte urbane) e militare (piazzeforti di confine);
• eventuali note di ingegneria idraulica, spesso connesse alle opere difensive (fossati, allagamenti, deviazioni fluviali).
Il carattere strettamente tecnico del testo, unito alla presenza di figure geometriche di straordinaria precisione, lo colloca in piena sintonia con i trattati che precedettero o accompagnarono l’epoca dei grandi ingegneri militari del XVII secolo, come Vauban, pur senza mostrarne le innovazioni più tarde.
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IV. Funzione e destinazione del manoscritto
Questo non è un testo teorico destinato alla speculazione accademica:
è un manuale operativo, uno strumento di lavoro.
Il grande formato, l’uso di figure esatte, la presenza di sezioni bianche per aggiunte successive e la struttura modulare indicano che:
• il manoscritto era concepito come compendio personale,
• probabilmente appartenne a un ingegnere militare in servizio presso una fortezza,
• poteva essere utilizzato come guida per il rilievo del terreno, il tracciamento delle difese e il calcolo angolare delle artiglierie.
Le due iniziali ornate sono un indizio raffinato: non si tratta di un semplice quaderno tecnico, ma di un volume redatto con cura formale e destinato a essere conservato.
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V. Contesto storico-culturale
La metà del XVII secolo è un periodo di crescente professionalizzazione dell’ingegneria militare. L’Italia, culla della fortificazione moderna tra Quattro e Cinquecento, continua a essere un centro formativo fondamentale, anche se progressivamente affiancata dalla scuola francese.
Opere manoscritte come questa:
• circolavano negli stati italiani (Stato di Milano, Serenissima, Granducato di Toscana, Stato pontificio),
• venivano trasmesse fra ingegneri come materiale riservato, spesso non destinato alla stampa,
• contribuivano alla formazione tecnica di capitani, duci di piazza, architetti civili.
Il Seicento fu il secolo del consolidamento delle grandi piazzeforti europee, e l’ingegnere militare era una figura di assoluto prestigio. Questo manoscritto appartiene pienamente a tale tradizione.
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VI. Valore storico e collezionistico
Il manoscritto possiede un valore:
• storico, come testimonianza delle tecniche ingegneristiche dell’epoca;
• tecnico, per la precisione dei diagrammi e degli schemi;
• artistico, per gli ornamenti e per la calligrafia regolare e raffinata;
• bibliofilo, come esempio di trattato tecnico manoscritto in grande formato, oggi raro, non derivato da opere a stampa ma probabilmente compilato come testo autonomo.
Il fatto che presenti figure originali, non copiate da tavole tipografiche, ne accresce ulteriormente l’unicità.
⸻
VII. Conclusione
Questo Trattato manoscritto di fortificazioni civili e militari è un documento di grande fascino e di rilevanza storica, testimonianza diretta del sapere tecnico che guidò la progettazione delle difese europee nel pieno dell’età barocca.
È un libro:
• majestosamente tecnico,
• ricco di geometria applicata,
• espressione autentica dell’ingegneria militare italiana del XVII secolo,
• unicum di mano esperta,
• e straordinariamente rappresentativo dell’intelligenza costruttiva dell’epoca.
Per il bibliofilo, il collezionista o lo storico dell’architettura militare, questo manoscritto costituisce un pezzo di assoluto rilievo, capace di raccontare – con la sola forza della linea tracciata a penna – l’intero mondo della scienza e dell’arte della fortificazione moderna.
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Condizioni e termini di spedizione
L'opera verra' imballata accuratamente per proteggerlo al meglio, spedizione express assicurata che vi permettera' di ottenere il libro in sole 24h lavorative nei paesi UE e solo 72h lavorative nei paesi extra UE, si ricorda che eventuali dazi doganali saranno a carico dell'acquirente.
