Bugia - Ferro battuto - Rat de cave brutalista





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Rat de cave in ferro battuto realizzato a mano dalla Borgogna, Francia, unisce illuminazione pratica e stile brutalista con una lunga tradizione artigianale.
Descrizione del venditore
Rat de cave
Il Cave Rat è un portacandele artigianale, interamente realizzato a mano.
È allo stesso tempo funzionale e molto decorativo.
Origine e funzione
Questo oggetto era un utensile da lavoro utilizzato in tutte le cantine della Borgogna. La sua origine risale intorno all'anno 1000; lo utilizzavano i monaci della famosissima abbazia di Cluny: ne possiamo ammirare un esemplare autentico al museo OCHIER di Cluny.
Il topo da cantina aveva una duplice funzione: innanzitutto, illuminava la cantina, in secondo luogo, il colore della fiamma indicava che c'erano fuoriuscite di gas, dimostrando che il vino stava subendo una trasformazione chimica.
Questo oggetto aveva una forma molto curata e razionale: la sua base piatta consentiva un posizionamento immediato e stabile.
Il suo manico (a coda di topo) garantiva una presa facile e sicura; la sua forma permetteva di appenderlo a un chiodo e, più comunemente, al bordo delle botti di rovere. La spirale permetteva di conservare i resti delle candele; il piccolo spingitoio, ruotando all'interno di questa spirale, sollevava le estremità delle candele mentre si consumavano.
Forse questo è ciò che una volta chiamavamo "tirchio al centesimo!"
dimensioni: 21 cm x 17 cm x 15 cm; peso = 2 kg
Condizioni perfette, vedi foto
Rat de cave
Il Cave Rat è un portacandele artigianale, interamente realizzato a mano.
È allo stesso tempo funzionale e molto decorativo.
Origine e funzione
Questo oggetto era un utensile da lavoro utilizzato in tutte le cantine della Borgogna. La sua origine risale intorno all'anno 1000; lo utilizzavano i monaci della famosissima abbazia di Cluny: ne possiamo ammirare un esemplare autentico al museo OCHIER di Cluny.
Il topo da cantina aveva una duplice funzione: innanzitutto, illuminava la cantina, in secondo luogo, il colore della fiamma indicava che c'erano fuoriuscite di gas, dimostrando che il vino stava subendo una trasformazione chimica.
Questo oggetto aveva una forma molto curata e razionale: la sua base piatta consentiva un posizionamento immediato e stabile.
Il suo manico (a coda di topo) garantiva una presa facile e sicura; la sua forma permetteva di appenderlo a un chiodo e, più comunemente, al bordo delle botti di rovere. La spirale permetteva di conservare i resti delle candele; il piccolo spingitoio, ruotando all'interno di questa spirale, sollevava le estremità delle candele mentre si consumavano.
Forse questo è ciò che una volta chiamavamo "tirchio al centesimo!"
dimensioni: 21 cm x 17 cm x 15 cm; peso = 2 kg
Condizioni perfette, vedi foto

