Cipriano Mannucci (1882-1970) - Sorriso






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Sorriso, dipinto a olio del XVIII secolo, Italia, di Cipriano Mannucci.
Descrizione del venditore
Cipriano Mannucci (Nizza 1882 - Firenze 1970) sorriso
Biografia di Cipriano Antonio Mannucci
Cipriano Antonio Mannucci nacque il 18 maggio 1882 a Nizza. Mannucci studiò presso la scuola di Santa Croce per le Arti Decorative e Industriali. Durante quegli anni, fu attivo nel panorama artistico parigino, partecipando alle esposizioni dei Salon. Nel 1920, fu premiato dalla Società di Belle Arti di Firenze con l'opera “Autoritratto in nero”, che lo fece emergere ulteriormente nel campo artistico. La sua pittura si distinse per la pennellata sciolta e luminosa e nella scelta di rappresentare soggetti di vita quotidiana. I primi lavori di Mannucci erano caratterizzati da scene di genere e paesaggi, in cui si notava l'eleganza raffinata del gusto liberty. Influenzato dal Divisionismo, adottò l'uso di lunghi filamenti di colore ondulato. Nel 1921, Mannucci ebbe una sua mostra personale a Londra, che ottenne un grande successo di pubblico e di critica. Questo gli valse l'invito ad esporre le sue opere alla Royal Academy di Londra e alla Royal Academy di Edimburgo, dove ricevette commissioni per ritratti l’alta nobiltà inglese. Dopo essere tornato in Italia e con la fine della Prima guerra mondiale, Mannucci riprese a esporre a Firenze nel 1920, presentando il “Ritratto della figlia Dina”. Mannucci morì a Firenze nel 1970.
Cipriano Mannucci (Nizza 1882 - Firenze 1970) sorriso
Biografia di Cipriano Antonio Mannucci
Cipriano Antonio Mannucci nacque il 18 maggio 1882 a Nizza. Mannucci studiò presso la scuola di Santa Croce per le Arti Decorative e Industriali. Durante quegli anni, fu attivo nel panorama artistico parigino, partecipando alle esposizioni dei Salon. Nel 1920, fu premiato dalla Società di Belle Arti di Firenze con l'opera “Autoritratto in nero”, che lo fece emergere ulteriormente nel campo artistico. La sua pittura si distinse per la pennellata sciolta e luminosa e nella scelta di rappresentare soggetti di vita quotidiana. I primi lavori di Mannucci erano caratterizzati da scene di genere e paesaggi, in cui si notava l'eleganza raffinata del gusto liberty. Influenzato dal Divisionismo, adottò l'uso di lunghi filamenti di colore ondulato. Nel 1921, Mannucci ebbe una sua mostra personale a Londra, che ottenne un grande successo di pubblico e di critica. Questo gli valse l'invito ad esporre le sue opere alla Royal Academy di Londra e alla Royal Academy di Edimburgo, dove ricevette commissioni per ritratti l’alta nobiltà inglese. Dopo essere tornato in Italia e con la fine della Prima guerra mondiale, Mannucci riprese a esporre a Firenze nel 1920, presentando il “Ritratto della figlia Dina”. Mannucci morì a Firenze nel 1970.
