Titus Lucretius Carus - De rerum natura - 1631

Titus Lucretius Carus. De Rerum natura. Amstelodami, apud Johannes Janssonius, 1631. in 32° (cn. 6 x 11), pp. 165 n. Legatura coeva in piena pergamena morbida. Raro e in condizioni di conservazione piu che buone. L'edizione si colloca nel pieno boom dell'editoria olandese, caratterizzata dalla produzione di volumi in piccolo formato (duodecimo o sedicesimo) Questi libri erano estremamente popolari tra gli studiosi, i mercanti e i viaggiatori europei, perché erano portatili, economici (rispetto ai grandi in-folio) e stampati con caratteri chiari e puliti. Johannes Janssonius era uno dei maggiori stampatori, cartografi ed editori di Amsterdam, noto per la sua competizione con la celebre famiglia di editori Elzevir. Mentre gli Elzevir dominavano il mercato delle edizioni tascabili, Janssonius produceva anche lui edizioni umanistiche di alta qualità, spesso utilizzando finissime incisioni in rame per i frontespizi, come quella visibile nel libro. Il frontespizio illustratodel libercolo è una caratteristica distintiva delle edizioni olandesi di pregio del Seicento. La scena allegorica incisa raffigura: Probabilmente una personificazione della Natura o di Venere, figure centrali nel proemio e nella filosofia lucreziana, in quanto motori del mondo.

Il globo armillare (visibile sotto il titolo) è un simbolo dell'astronomia e della cosmologia, discipline cruciali nell'opera di Lucrezio (De rerum natura).
il poema di Lucrezio, che espone la filosofia atomistica di Epicuro e il rifiuto della paura degli dei e della morte, era un testo centrale per l'umanesimo, la scienza emergente e i circoli intellettuali più avanzati. L'edizione di Janssonius mirava quindi a una platea di lettori colti, interessati a riscoprire la filosofia classica e le sue implicazioni sulla scienza.