NeoFauvist School (XX) - The Flutist





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The Flutist, un dipinto ad olio del periodo 1990-2000, originario della Spagna.
Descrizione del venditore
El Flautista
Scheda tecnica
Autore: Bing (firmato e datato nel 1996).
Il Flautista del
Cronologia: 1996.
Tecnica: olio su tela.
Misure: 70 × 60 cm (opera)
Si vende senza cornice
Supporto: tela incollata
Stile: neofauvista contemporaneo.
Stato di conservazione: eccellente; materia cromatica viva e impasto vigoroso senza alterazioni.
Descrizione compositiva e iconografica
L'opera presenta la figura centrale di un uomo seduto in posizione incrociata, che suona una flauto bianco proiettata verticalmente.
Lo sfondo, risolto in tonalità calde di gialli, rosa e arancioni, sembra irradiare dal musicista stesso, generando un'atmosfera di vibrazione sonora e spirituale.
Il corpo, trattato con una tavolozza espressiva e pennellate pastose, ricorda l'intensità cromatica dei fauves francesi, in particolare di Henri Matisse e André Derain, sebbene con una maggiore carica simbolica.
L'artista cattura l'istante di introspezione musicale, dove il suono e il colore si fondono in un unico ritmo plastico.
La composizione manca di prospettiva tradizionale, concentrando tutta l'energia nella relazione diretta tra figura e sfondo, in una sorta di armonia sinestetica.
Stile, contesto e valutazione comparativa
El Flautista del Alba si iscrive alla corrente neofauvista di fine XX secolo, erede del colore emotivo e antinaturalista del fauvismo storico, reinterpretato con una sensibilità più intima e spirituale.
La figura del musicista simboleggia la comunione tra arte e natura interiore, evocando la fusione di suono, movimento e emozione pura.
Per il suo uso libero del colore, la sua spontaneità gestuale e il suo lirismo visivo, la pittura può essere collegata con l'espressività di Georges Rouault, Emilio Grau Sala o il colorismo poetico di Rafael Canogar nelle sue fasi più figurative.
L'opera si distingue per il calore umano e per una poetica del gesto che, oltre l'accademismo, rivendica la forza emotiva del colore come linguaggio universale.
Un pezzo singolare all'interno del neofauvismo contemporaneo, che combina sensibilità mediterranea, energia espressiva e musicalità cromatica.
Il venditore si racconta
El Flautista
Scheda tecnica
Autore: Bing (firmato e datato nel 1996).
Il Flautista del
Cronologia: 1996.
Tecnica: olio su tela.
Misure: 70 × 60 cm (opera)
Si vende senza cornice
Supporto: tela incollata
Stile: neofauvista contemporaneo.
Stato di conservazione: eccellente; materia cromatica viva e impasto vigoroso senza alterazioni.
Descrizione compositiva e iconografica
L'opera presenta la figura centrale di un uomo seduto in posizione incrociata, che suona una flauto bianco proiettata verticalmente.
Lo sfondo, risolto in tonalità calde di gialli, rosa e arancioni, sembra irradiare dal musicista stesso, generando un'atmosfera di vibrazione sonora e spirituale.
Il corpo, trattato con una tavolozza espressiva e pennellate pastose, ricorda l'intensità cromatica dei fauves francesi, in particolare di Henri Matisse e André Derain, sebbene con una maggiore carica simbolica.
L'artista cattura l'istante di introspezione musicale, dove il suono e il colore si fondono in un unico ritmo plastico.
La composizione manca di prospettiva tradizionale, concentrando tutta l'energia nella relazione diretta tra figura e sfondo, in una sorta di armonia sinestetica.
Stile, contesto e valutazione comparativa
El Flautista del Alba si iscrive alla corrente neofauvista di fine XX secolo, erede del colore emotivo e antinaturalista del fauvismo storico, reinterpretato con una sensibilità più intima e spirituale.
La figura del musicista simboleggia la comunione tra arte e natura interiore, evocando la fusione di suono, movimento e emozione pura.
Per il suo uso libero del colore, la sua spontaneità gestuale e il suo lirismo visivo, la pittura può essere collegata con l'espressività di Georges Rouault, Emilio Grau Sala o il colorismo poetico di Rafael Canogar nelle sue fasi più figurative.
L'opera si distingue per il calore umano e per una poetica del gesto che, oltre l'accademismo, rivendica la forza emotiva del colore come linguaggio universale.
Un pezzo singolare all'interno del neofauvismo contemporaneo, che combina sensibilità mediterranea, energia espressiva e musicalità cromatica.

