I - ASTRONOMY MANUSCRIPT - 1672





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Elegitur presenta inb esclusiva: Presentazione del Manoscritto
Tavole Astronomiche per far Horologi da Sole
All’uso Italiano, Babilonico, Francese e Tedesco
Compute per il Polo Artico, Gradi 45 – 1672**
Un manoscritto come questo costituisce una testimonianza preziosa della scienza applicata nel XVII secolo, quando astronomia, matematica e arte degli strumenti gnomonici vivevano una stagione di straordinaria vitalità. La sua data — 1672 — colloca l’opera nel pieno dell’età barocca, un periodo dominato dalla precisione dei calcoli, dalla diffusione di strumenti portatili e dall’importanza della misura del tempo.
Questo codice interamente manoscritto, elegantemente vergato in una grafia italiana secentesca estremamente chiara, raccoglie un complesso apparato di tabelle astronomiche e figure geometriche, destinate alla costruzione e alla taratura degli orologi solari secondo vari sistemi di computo delle ore:
– Italiano
– Babilonico
– Francese
– Tedesco
La specifica “compute per il Polo Artico gradi 45” indica che le tavole sono calibrate per una latitudine tipicamente italiana (circa quella di Milano, Torino, Padova, Venezia), permettendo una rara contestualizzazione geografica.
⸻
✦ Contenuto dell’opera e struttura
Il manoscritto è articolato in una sequenza organica di tavole e trattazioni tecnico–descrittive, disposte con un equilibrio quasi tipografico:
1. Tavole angolari e diagrammi della “Periferia”
Le prime carte illustrano ampie circonferenze graduate, con numerazioni doppie per diversi sistemi orari.
Un disegno a piena pagina presenta:
• cerchio equatoriale graduato
• cerchio orario
• linee mediane per allineamento
• una scala lineare aggiuntiva per letture parallele
Queste figure erano indispensabili per la costruzione del quadrante solare e per la determinazione delle linee orarie sulle placche gnomoniche.
⸻
2. Tabelle della declinazione dei muri e per la costruzione delle linee orarie
Segono un gran numero di tavole ricche, precise e minuziose:
• Tavole delle declinazioni di muri per gradi interi
• Declinazioni annuali del Sole all’Oriente e all’Occidente
• Tropici ed Equinozi
• Ombre, parti, gradi e minuti
Si tratta di calcoli estremamente complessi, difficili da realizzare senza strumenti avanzati.
Questa raccolta di tabelle era probabilmente destinata a un costruttore professionale di orologi solari, forse un matematico pratico, un architetto o un ingegnere.
⸻
3. Capitoli teorici e pratici
La parte testuale, estesa e ben organizzata in capitoli numerati (I, II, III, IV, V, VII…), presenta:
• spiegazioni sul calcolo delle ore italiane e babiloniche
• istruzioni per usare le tabelle
• guida per la costruzione delle linee dell’ombra
• descrizione del moto apparente del Sole
• metodologia per tracciare meridiane e declinazioni dei muri
Il linguaggio, sebbene tecnico, conserva una straordinaria eleganza umanistica secentesca.
⸻
4. Strumenti gnomonici illustrati
Tra le tavole più affascinanti si trova la “Forma del Declinatorio”, rappresentazione magistrale di una bussola declinatoria con graduazioni complete, indispensabile per individuare il vero meridiano e l’inclinazione dei muri.
Questa immagine è di altissimo interesse antiquario:
• disegno preciso a penna
• forte valore didattico
• perfetto esempio di strumento usato da architetti e artiglieri
⸻
✦ Significato storico e culturale
Il manoscritto viene redatto in un momento storico in cui l’Italia era uno dei principali centri europei per:
• matematica pratica
• ingegneria militare
• astronomia applicata
• gnomonica monumentale
Nello stesso arco di tempo operavano figure illustri come:
• Egnazio Danti, autore di celebri meridiane
• Galileo Galilei, che riformò profondamente le pratiche di osservazione
• Giovanni Battista Riccioli, matematico e cartografo
• Athanasius Kircher, divulgatore enciclopedico
Gli orologi solari, oltre ad avere un valore scientifico, erano simboli di ordine cosmico, strumenti pubblici e privati di prestigio.
Questo manoscritto rientra in quel filone di scienza per l’uso quotidiano, destinata a:
• architetti che costruivano palazzi e chiese
• nobili che desideravano orologi solari nei giardini
• matematici che dovevano correggere orientamenti
• ingegneri militari impegnati nella misurazione delle ombre per orientare fortificazioni
⸻
✦ Caratteristiche materiali
Il codice presenta:
• impeccabile scrittura italiana del XVII secolo
• ampi margini
• carta spessa e ben conservata
• tavole e diagrammi tracciati con riga e compasso
• impaginazione elegante con cornici a inchiostro
Non è un’opera improvvisata: è un vero trattato professionale, probabilmente prodotto per uso personale o come manuale da officina.
⸻
✦ Conclusione
Il manoscritto Tavole Astronomiche per far Horologi da Sole (1672) è un documento straordinario della scienza applicata italiana del Seicento.
Unisce rigore matematico, perizia grafica, funzione pratica e raffinatezza umanistica, costituendo un raro esempio di trattato gnomonico completo.
È un testimone prezioso della mentalità scientifica dell’epoca, in cui il moto del Sole non era solo oggetto di studio astronomico, ma anche strumento quotidiano per ordinare lo spazio, il tempo e l’architettura.
Un pezzo che non è solo un manoscritto, ma un frammento autentico dell’intelligenza tecnica europea del XVII secolo.
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Elegitur presenta inb esclusiva: Presentazione del Manoscritto
Tavole Astronomiche per far Horologi da Sole
All’uso Italiano, Babilonico, Francese e Tedesco
Compute per il Polo Artico, Gradi 45 – 1672**
Un manoscritto come questo costituisce una testimonianza preziosa della scienza applicata nel XVII secolo, quando astronomia, matematica e arte degli strumenti gnomonici vivevano una stagione di straordinaria vitalità. La sua data — 1672 — colloca l’opera nel pieno dell’età barocca, un periodo dominato dalla precisione dei calcoli, dalla diffusione di strumenti portatili e dall’importanza della misura del tempo.
Questo codice interamente manoscritto, elegantemente vergato in una grafia italiana secentesca estremamente chiara, raccoglie un complesso apparato di tabelle astronomiche e figure geometriche, destinate alla costruzione e alla taratura degli orologi solari secondo vari sistemi di computo delle ore:
– Italiano
– Babilonico
– Francese
– Tedesco
La specifica “compute per il Polo Artico gradi 45” indica che le tavole sono calibrate per una latitudine tipicamente italiana (circa quella di Milano, Torino, Padova, Venezia), permettendo una rara contestualizzazione geografica.
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✦ Contenuto dell’opera e struttura
Il manoscritto è articolato in una sequenza organica di tavole e trattazioni tecnico–descrittive, disposte con un equilibrio quasi tipografico:
1. Tavole angolari e diagrammi della “Periferia”
Le prime carte illustrano ampie circonferenze graduate, con numerazioni doppie per diversi sistemi orari.
Un disegno a piena pagina presenta:
• cerchio equatoriale graduato
• cerchio orario
• linee mediane per allineamento
• una scala lineare aggiuntiva per letture parallele
Queste figure erano indispensabili per la costruzione del quadrante solare e per la determinazione delle linee orarie sulle placche gnomoniche.
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2. Tabelle della declinazione dei muri e per la costruzione delle linee orarie
Segono un gran numero di tavole ricche, precise e minuziose:
• Tavole delle declinazioni di muri per gradi interi
• Declinazioni annuali del Sole all’Oriente e all’Occidente
• Tropici ed Equinozi
• Ombre, parti, gradi e minuti
Si tratta di calcoli estremamente complessi, difficili da realizzare senza strumenti avanzati.
Questa raccolta di tabelle era probabilmente destinata a un costruttore professionale di orologi solari, forse un matematico pratico, un architetto o un ingegnere.
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3. Capitoli teorici e pratici
La parte testuale, estesa e ben organizzata in capitoli numerati (I, II, III, IV, V, VII…), presenta:
• spiegazioni sul calcolo delle ore italiane e babiloniche
• istruzioni per usare le tabelle
• guida per la costruzione delle linee dell’ombra
• descrizione del moto apparente del Sole
• metodologia per tracciare meridiane e declinazioni dei muri
Il linguaggio, sebbene tecnico, conserva una straordinaria eleganza umanistica secentesca.
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4. Strumenti gnomonici illustrati
Tra le tavole più affascinanti si trova la “Forma del Declinatorio”, rappresentazione magistrale di una bussola declinatoria con graduazioni complete, indispensabile per individuare il vero meridiano e l’inclinazione dei muri.
Questa immagine è di altissimo interesse antiquario:
• disegno preciso a penna
• forte valore didattico
• perfetto esempio di strumento usato da architetti e artiglieri
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✦ Significato storico e culturale
Il manoscritto viene redatto in un momento storico in cui l’Italia era uno dei principali centri europei per:
• matematica pratica
• ingegneria militare
• astronomia applicata
• gnomonica monumentale
Nello stesso arco di tempo operavano figure illustri come:
• Egnazio Danti, autore di celebri meridiane
• Galileo Galilei, che riformò profondamente le pratiche di osservazione
• Giovanni Battista Riccioli, matematico e cartografo
• Athanasius Kircher, divulgatore enciclopedico
Gli orologi solari, oltre ad avere un valore scientifico, erano simboli di ordine cosmico, strumenti pubblici e privati di prestigio.
Questo manoscritto rientra in quel filone di scienza per l’uso quotidiano, destinata a:
• architetti che costruivano palazzi e chiese
• nobili che desideravano orologi solari nei giardini
• matematici che dovevano correggere orientamenti
• ingegneri militari impegnati nella misurazione delle ombre per orientare fortificazioni
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✦ Caratteristiche materiali
Il codice presenta:
• impeccabile scrittura italiana del XVII secolo
• ampi margini
• carta spessa e ben conservata
• tavole e diagrammi tracciati con riga e compasso
• impaginazione elegante con cornici a inchiostro
Non è un’opera improvvisata: è un vero trattato professionale, probabilmente prodotto per uso personale o come manuale da officina.
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✦ Conclusione
Il manoscritto Tavole Astronomiche per far Horologi da Sole (1672) è un documento straordinario della scienza applicata italiana del Seicento.
Unisce rigore matematico, perizia grafica, funzione pratica e raffinatezza umanistica, costituendo un raro esempio di trattato gnomonico completo.
È un testimone prezioso della mentalità scientifica dell’epoca, in cui il moto del Sole non era solo oggetto di studio astronomico, ma anche strumento quotidiano per ordinare lo spazio, il tempo e l’architettura.
Un pezzo che non è solo un manoscritto, ma un frammento autentico dell’intelligenza tecnica europea del XVII secolo.
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