José María Yturralde (after) - Postludio / Lo tienes que ver ** NO RESERVE **





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Descrizione del venditore
Cartel offset di José María Iturralde (*)
Modificato in occasione della mostra “Lo hai da vedere…” alla fondazione Juan March nel 2025.
Riproduzione dell'opera “Postludio” creata da Yturralde nel 2004 e che fa parte della collezione dell'artista.
Pubblicato dalla Fundación Juan March.
Stampa autorizzata con copyright.
- Dimensioni foglio: 74,5 x 61,5 cm
Anno: 2025
- Stato: Eccellente (questa opera non è mai stata incorniciata né esposta, sempre conservata in una cartella professionale d'arte, quindi si trova in perfette condizioni).
L'opera sarà accuratamente manipolata e imballata in un cartone rinforzato. La spedizione sarà certificata con numero di tracciamento.
La spedizione includerà inoltre l'assicurazione di trasporto per il valore finale dell'opera con rimborso completo in caso di perdita o danno, senza costi per l'acquirente.
(*) Jose Mª Yturralde è nato a Cuenca nel 1942. Fin da molto giovane ha seguito corsi di pittura e, quando si è trasferito a Zaragoza per frequentare il liceo, ha frequentato nel pomeriggio la scuola di Arti e Mestieri. Ha anche trovato un lavoro come assistente di disegno in un'azienda pubblicitaria. Successivamente si è trasferito a Valencia, dove si è iscritto alla scuola di Belle Arti, iniziando a conoscere l'arte contemporanea.
Inizia a viaggiare in paesi come Francia e Germania, il che gli permette di conoscere l'avanguardia dell'arte europea. Quando nel 1963 termina la laurea, ottiene una posizione come professore assistente, e nel 1966 viene nominato conservatore del Museo Astratto di Cuenca. Sempre in quell'anno inizia i suoi studi sugli elementi cinetici delle opere, realizzando pezzi in cui include elementi cinetico-luminosi. Tra le altre cose, riesce a riflettere fenomeni ottici come le figure di Hering o Mc Kay.
Nel 1967, dopo aver incontrato Vicente Aguilera Cerni, divenne parte del Gruppo Antes del Arte.
Accanto a, tra gli altri, Eduardo Sempere, Francisco Sobrino o Jordi Teixidor, espone le sue prime figure impossibili, con le quali mira a coinvolgere attivamente lo spettatore, che deve ricostruire mentalmente un'opera che, a una prima impressione, sembra normale ma che, dopo l'analisi, si rivela impossibile.
In parallelo con la sua appartenenza al gruppo 'Antes del Arte', nel 1967 ricevette una borsa di studio dal recentemente creato Centro de Cálculo di Madrid per il seminario 'Generación Automática de Formas Plásticas', in cui diversi artisti lavorarono sulla creazione con computer. Nel 1969 si tenne la prima mostra dei risultati e Yturralde partecipò con le sue Figure Impossibili, diventando forse il primo artista spagnolo ad affrontare questo campo.
L'opera e l'attività di Yturralde sono molto ricche e diverse. Grazie a una borsa di studio, ha potuto studiare al Massachusetts Institute of Technology, dove si è familiarizzato con l'impiego di nuove tecnologie suscettibili di applicazione all'arte (laser, fibre ottiche, fonti di energia naturali...). Alla fine degli anni settanta e all'inizio degli anni ottanta ha creato le sue "Estructuras voladoras", una specie di aquiloni geometrici che si esporrebbero in diverse città.
A partire dalla seconda metà degli anni ottanta, sebbene non rinunci alla geometria, la sua opera perde parte del suo contenuto scientista e acquista una maggiore semplicità apparente fino a diventare opere con quasi nessuna composizione che sono, nelle sue stesse parole, "più che un oggetto in sé, un elemento di meditazione".
Il venditore si racconta
Cartel offset di José María Iturralde (*)
Modificato in occasione della mostra “Lo hai da vedere…” alla fondazione Juan March nel 2025.
Riproduzione dell'opera “Postludio” creata da Yturralde nel 2004 e che fa parte della collezione dell'artista.
Pubblicato dalla Fundación Juan March.
Stampa autorizzata con copyright.
- Dimensioni foglio: 74,5 x 61,5 cm
Anno: 2025
- Stato: Eccellente (questa opera non è mai stata incorniciata né esposta, sempre conservata in una cartella professionale d'arte, quindi si trova in perfette condizioni).
L'opera sarà accuratamente manipolata e imballata in un cartone rinforzato. La spedizione sarà certificata con numero di tracciamento.
La spedizione includerà inoltre l'assicurazione di trasporto per il valore finale dell'opera con rimborso completo in caso di perdita o danno, senza costi per l'acquirente.
(*) Jose Mª Yturralde è nato a Cuenca nel 1942. Fin da molto giovane ha seguito corsi di pittura e, quando si è trasferito a Zaragoza per frequentare il liceo, ha frequentato nel pomeriggio la scuola di Arti e Mestieri. Ha anche trovato un lavoro come assistente di disegno in un'azienda pubblicitaria. Successivamente si è trasferito a Valencia, dove si è iscritto alla scuola di Belle Arti, iniziando a conoscere l'arte contemporanea.
Inizia a viaggiare in paesi come Francia e Germania, il che gli permette di conoscere l'avanguardia dell'arte europea. Quando nel 1963 termina la laurea, ottiene una posizione come professore assistente, e nel 1966 viene nominato conservatore del Museo Astratto di Cuenca. Sempre in quell'anno inizia i suoi studi sugli elementi cinetici delle opere, realizzando pezzi in cui include elementi cinetico-luminosi. Tra le altre cose, riesce a riflettere fenomeni ottici come le figure di Hering o Mc Kay.
Nel 1967, dopo aver incontrato Vicente Aguilera Cerni, divenne parte del Gruppo Antes del Arte.
Accanto a, tra gli altri, Eduardo Sempere, Francisco Sobrino o Jordi Teixidor, espone le sue prime figure impossibili, con le quali mira a coinvolgere attivamente lo spettatore, che deve ricostruire mentalmente un'opera che, a una prima impressione, sembra normale ma che, dopo l'analisi, si rivela impossibile.
In parallelo con la sua appartenenza al gruppo 'Antes del Arte', nel 1967 ricevette una borsa di studio dal recentemente creato Centro de Cálculo di Madrid per il seminario 'Generación Automática de Formas Plásticas', in cui diversi artisti lavorarono sulla creazione con computer. Nel 1969 si tenne la prima mostra dei risultati e Yturralde partecipò con le sue Figure Impossibili, diventando forse il primo artista spagnolo ad affrontare questo campo.
L'opera e l'attività di Yturralde sono molto ricche e diverse. Grazie a una borsa di studio, ha potuto studiare al Massachusetts Institute of Technology, dove si è familiarizzato con l'impiego di nuove tecnologie suscettibili di applicazione all'arte (laser, fibre ottiche, fonti di energia naturali...). Alla fine degli anni settanta e all'inizio degli anni ottanta ha creato le sue "Estructuras voladoras", una specie di aquiloni geometrici che si esporrebbero in diverse città.
A partire dalla seconda metà degli anni ottanta, sebbene non rinunci alla geometria, la sua opera perde parte del suo contenuto scientista e acquista una maggiore semplicità apparente fino a diventare opere con quasi nessuna composizione che sono, nelle sue stesse parole, "più che un oggetto in sé, un elemento di meditazione".
