Dante Alighieri - Divina Commedia di Imola. L'Inferno del Duca Visconti - conservato alla Biblioteca Comunale di Imola - 2020

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Descrizione del venditore

Divina Commedia di Imola: L'Inferno del Duca Visconti - ms. 76
Conservato presso la Biblioteca Comunale di Imola

Il Manoscritto MS 76 rappresenta una delle più affascinanti testimonianze figurate della Divina Commedia realizzate nell'ambito culturale della corte viscontea del XV secolo.
Le carte imolesi, databili attorno alla metà del Quattrocento, mostrano un'eleganza formale, una ricchezza cromatica e una cura narrativa pienamente coerenti con la produzione libraria di prestigio legata al potere ducale milanese.
La sezione oggi conservata a Imola comprende 21 carte, tutte parte dell'antico codice visconteo, con splendide miniature dedicate all'Inferno. Le scene, articolate e vivide, riflettono l'altissima qualità che caratterizzò i commissioni culturali della signoria viscontea, la quale promosse una raffinata stagione di codici miniati destinati a circoli cortigiani e intellettuali di rango.
L'Inferno (ms. 76) è infatti una delle copie medievali del capolavoro dantesco più riccamente decorate, eseguita per il duca di Milano Filippo Maria Visconti. È considerata una delle più belle opere attribuite al cosiddetto Maestro delle Vitae Imperatorum, miniatore di grande prestigio nell'Italia settentrionale della prima metà del Quattrocento.
Il codice è oggi diviso in due parti: la Bibliothèque nationale de France conserva la porzione più ampia, con 59 immagini (ms. Italien 2017), mentre 21 fogli con 13 miniature sono custoditi alla Biblioteca di
Imola.
II presente facsimile riproduce proprio questa rara e preziosa sezione imolese.

Una storia collezionistica straordinaria:
Il manoscritto proviene dalla celebre libreria visconteo-sforzesca di Pavia, dove era ancora registrato nel 1469. Dopo la discesa dei Francesi in Italia, passò nelle mani di Luigi XII, re di Francia. Probabilmente il sovrano lo donò poco dopo a Giovanni Caracciolo, duca di Melfi, in segno di riconoscenza per i servizi resi alla corona. L'opera transitò poi al genero di Caracciolo, Antoine de Cardaillac, e successivamente ai suoi eredi. Nel 1835 venne riscoperta in un castello della Dordogna dall'erudito Gaston de Flotte, che l'acquistò e la trasferì a Marsiglia. Tra il 1836 e il 1837 egli si accordò con l'esule imolese Giuseppe Zaccheroni per la pubblicazione del testo, fino ad allora inedito; Zaccheroni diede alle stampe l'edizione critica dell'Inferno nel 1838.
Rientrato in Italia, e divenuto deputato nel 1865, Zaccheroni destinò nel 1866 alla biblioteca della sua città una copia della sua edizione dell'Inferno, arricchendola inserendovi alcuni fogli manoscritti del codice in suo possesso: questi fogli costituiscono l'attuale ms. 76 di Imola.
La restante parte del codice visconteo fu venduta nel 1887 dagli eredi di de Flotte alla Bibliothèque nationale de France, dove è tuttora conservata.

Esemplare completo di cofanetto

Edito dalla casa editrice Imago - La nobiltà del facsimile

Divina Commedia di Imola: L'Inferno del Duca Visconti - ms. 76
Conservato presso la Biblioteca Comunale di Imola

Il Manoscritto MS 76 rappresenta una delle più affascinanti testimonianze figurate della Divina Commedia realizzate nell'ambito culturale della corte viscontea del XV secolo.
Le carte imolesi, databili attorno alla metà del Quattrocento, mostrano un'eleganza formale, una ricchezza cromatica e una cura narrativa pienamente coerenti con la produzione libraria di prestigio legata al potere ducale milanese.
La sezione oggi conservata a Imola comprende 21 carte, tutte parte dell'antico codice visconteo, con splendide miniature dedicate all'Inferno. Le scene, articolate e vivide, riflettono l'altissima qualità che caratterizzò i commissioni culturali della signoria viscontea, la quale promosse una raffinata stagione di codici miniati destinati a circoli cortigiani e intellettuali di rango.
L'Inferno (ms. 76) è infatti una delle copie medievali del capolavoro dantesco più riccamente decorate, eseguita per il duca di Milano Filippo Maria Visconti. È considerata una delle più belle opere attribuite al cosiddetto Maestro delle Vitae Imperatorum, miniatore di grande prestigio nell'Italia settentrionale della prima metà del Quattrocento.
Il codice è oggi diviso in due parti: la Bibliothèque nationale de France conserva la porzione più ampia, con 59 immagini (ms. Italien 2017), mentre 21 fogli con 13 miniature sono custoditi alla Biblioteca di
Imola.
II presente facsimile riproduce proprio questa rara e preziosa sezione imolese.

Una storia collezionistica straordinaria:
Il manoscritto proviene dalla celebre libreria visconteo-sforzesca di Pavia, dove era ancora registrato nel 1469. Dopo la discesa dei Francesi in Italia, passò nelle mani di Luigi XII, re di Francia. Probabilmente il sovrano lo donò poco dopo a Giovanni Caracciolo, duca di Melfi, in segno di riconoscenza per i servizi resi alla corona. L'opera transitò poi al genero di Caracciolo, Antoine de Cardaillac, e successivamente ai suoi eredi. Nel 1835 venne riscoperta in un castello della Dordogna dall'erudito Gaston de Flotte, che l'acquistò e la trasferì a Marsiglia. Tra il 1836 e il 1837 egli si accordò con l'esule imolese Giuseppe Zaccheroni per la pubblicazione del testo, fino ad allora inedito; Zaccheroni diede alle stampe l'edizione critica dell'Inferno nel 1838.
Rientrato in Italia, e divenuto deputato nel 1865, Zaccheroni destinò nel 1866 alla biblioteca della sua città una copia della sua edizione dell'Inferno, arricchendola inserendovi alcuni fogli manoscritti del codice in suo possesso: questi fogli costituiscono l'attuale ms. 76 di Imola.
La restante parte del codice visconteo fu venduta nel 1887 dagli eredi di de Flotte alla Bibliothèque nationale de France, dove è tuttora conservata.

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Dettagli

Numero di Libri
1
Soggetto
Letteratura, Poesia, Religione, Rilegature pregiate, Storia
Titolo del Libro
Divina Commedia di Imola. L'Inferno del Duca Visconti - conservato alla Biblioteca Comunale di Imola
Autore/ Illustratore
Dante Alighieri
Condizione
Come nuovo
Anno di pubblicazione dell’oggetto più vecchio
2020
Altezza
26,5 cm
Edizione
Edizione illustrata, Edizione limitata, Edizione numerata
Larghezza
18 cm
Lingua
Italiano
Lingua originale
Editore
Imago
Extra
Custodia
Numero di pagine
42
ItaliaVerificato
50
Oggetti venduti
100%
pro

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