O. Garosio - Il mercato in piazza





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Il mercato in piazza, dipinto acrilico su tavola di periodo 1940-1950, autore Ottorino Garosio, Veduta di città, originale, firmato, in buone condizioni, 88 cm di altezza, 142 cm di larghezza, peso 4 kg.
Descrizione del venditore
GAROSIO Ottorino
Iconica opera d'arte del maestro valsabbino Ottorino Garosio, acrilico su tavola, titolo "Il mercato in piazza"
(Vestone, 12 gennaio 1904 - Gavardo, 4 novembre 1980). Unico maschio con quattro sorelle. Il padre fu decoratore abbastanza attivo. Orfano nel 1913, dopo aver abbandonato le elementari, nel 1916, lavora in un'impresa che costruisce trincee, gallerie, mulattiere ecc. e vende giornali. Nel 1919 diventa garzone del pittore Antonio Simeoni col quale lavora a Riva e altrove mentre si dedica con intenso impegno alla pittura. Ritiratosi nel 1925 a Vestone, incontra Edoardo Togni, col quale dipinge paesaggi. Nel 1927 si trasferisce a Milano, dove lavora in una bottega di decoratori triestini. Nel 1928 partecipa ad una mostra organizzata dalla Fiera di Milano e conquista il I premio. Poi vagabonda per valli e località turistiche come Madonna di Campiglio, Peio ecc. e in Valsabbia. Nel 1929 è in Francia. Tornato a Vestone nel 1930 oltre che continuare a dipingere quadri fa l'imbianchino, il pittore di insegne, lo scenografo ecc. Nel 1933 espone alla Galleria Paganora, nel 1934 tiene una personale alla Galleria d'arte Dante Bravo. Poi entra in amicizia con l'avv. Pietro Feroldi che lo aiuta e lo lancia assieme a Dondelli presso il quale conosce pittori e poeti. Continua a dipingere con foga e suona la chitarra nelle osterie. Nel febbraio 1939 espone presso la Galleria Campana; nel luglio 1941, nel gennaio 1945 alla galleria Schreiber ecc. Percorre in lungo e largo la sua Valle e le Giudicarie. Le mostre si susseguono all'A.A.B. di Brescia (1953), alla Permanente di Milano, alla Galleria Bergamini di Milano (gennaio 1956), alla Galleria Gressoni di Verona (1963), al Grand Hotel di Gardone R.; alla Galleria S. Luca di Brescia, alla Galleria S. Michele di Brescia (1969-1970), all'Hotel Savoia di Gardone R. (1973). Numerosissime le Mostre minori, e le collettive in ogni parte d'Italia. Significativi i premi conseguiti in vari concorsi in particolare il «Premio Brescia» e «Premio Bergamo». Le sue opere si trovano esposte alla Galleria d'Arte moderna di Brescia ed in molte collezioni private d'Italia, Austria, America, Olanda e in altri paesi d'Europa. Innumerevoli i suoi quadri, dal paesaggio ai contadini della Valsabbia e delle Pertiche, ai boscaioli di Capovalle, alle lavandaie di Idro, ritratti ecc. Dipinse inoltre, a ricordo del Battaglione Vestone, la "Madonna Immacolata" nella chiesa parrocchiale di Vestone.
Fonte: Francesco ed Elisa Lupi
GAROSIO Ottorino
Iconica opera d'arte del maestro valsabbino Ottorino Garosio, acrilico su tavola, titolo "Il mercato in piazza"
(Vestone, 12 gennaio 1904 - Gavardo, 4 novembre 1980). Unico maschio con quattro sorelle. Il padre fu decoratore abbastanza attivo. Orfano nel 1913, dopo aver abbandonato le elementari, nel 1916, lavora in un'impresa che costruisce trincee, gallerie, mulattiere ecc. e vende giornali. Nel 1919 diventa garzone del pittore Antonio Simeoni col quale lavora a Riva e altrove mentre si dedica con intenso impegno alla pittura. Ritiratosi nel 1925 a Vestone, incontra Edoardo Togni, col quale dipinge paesaggi. Nel 1927 si trasferisce a Milano, dove lavora in una bottega di decoratori triestini. Nel 1928 partecipa ad una mostra organizzata dalla Fiera di Milano e conquista il I premio. Poi vagabonda per valli e località turistiche come Madonna di Campiglio, Peio ecc. e in Valsabbia. Nel 1929 è in Francia. Tornato a Vestone nel 1930 oltre che continuare a dipingere quadri fa l'imbianchino, il pittore di insegne, lo scenografo ecc. Nel 1933 espone alla Galleria Paganora, nel 1934 tiene una personale alla Galleria d'arte Dante Bravo. Poi entra in amicizia con l'avv. Pietro Feroldi che lo aiuta e lo lancia assieme a Dondelli presso il quale conosce pittori e poeti. Continua a dipingere con foga e suona la chitarra nelle osterie. Nel febbraio 1939 espone presso la Galleria Campana; nel luglio 1941, nel gennaio 1945 alla galleria Schreiber ecc. Percorre in lungo e largo la sua Valle e le Giudicarie. Le mostre si susseguono all'A.A.B. di Brescia (1953), alla Permanente di Milano, alla Galleria Bergamini di Milano (gennaio 1956), alla Galleria Gressoni di Verona (1963), al Grand Hotel di Gardone R.; alla Galleria S. Luca di Brescia, alla Galleria S. Michele di Brescia (1969-1970), all'Hotel Savoia di Gardone R. (1973). Numerosissime le Mostre minori, e le collettive in ogni parte d'Italia. Significativi i premi conseguiti in vari concorsi in particolare il «Premio Brescia» e «Premio Bergamo». Le sue opere si trovano esposte alla Galleria d'Arte moderna di Brescia ed in molte collezioni private d'Italia, Austria, America, Olanda e in altri paesi d'Europa. Innumerevoli i suoi quadri, dal paesaggio ai contadini della Valsabbia e delle Pertiche, ai boscaioli di Capovalle, alle lavandaie di Idro, ritratti ecc. Dipinse inoltre, a ricordo del Battaglione Vestone, la "Madonna Immacolata" nella chiesa parrocchiale di Vestone.
Fonte: Francesco ed Elisa Lupi

