Vicente Ferrer Guasch (1917–2008) - Shipyards in the Sun: Boats at Rest

Cantiere navale al sole: barche in riposo —

Vicente Ferrer Guasch, prima epoca (ca. 1930)
Scheda tecnica

Autore: Vicente Ferrer Guasch (1917–2008)
Cantiere navale al sole: Barche in riposo
Cronologia: circa 1930 – Opera di prima epoca, estremamente precoce
Tecnica: tecnica mista con olio su tela
Misure: 50 × 61 cm (senza cornice) · 70 × 80 cm (con cornice)
Supporto: Tela tesa su telaio originale.
Firma: Firmato in basso a destra
Provenienza: collezione privata
Magnifico marco classico scuro con filetto dorato interno, elegante e robusto, che esalta l’atmosfera calda e terrosa dell’opera.
Stato di conservazione: Eccellente per la sua antiguità

2. Descrizione compositiva e iconografica

Questa opera, bagnata da una luce mediterranea ancora prematura e intuitiva, ci rivela un Ferrer Guasch insolito: molto prima della depurazione geometrica e della sua celebre "epoca bianca" ibizenca, il giovane artista sperimenta qui un impressionismo caldo, vicino a Sorolla e Eliseu Meifrèn, ma con la pennellata rotta e vibrante propria dei novecentisti catalani.

La composizione rappresenta due imbarcazioni arenate in cantiere navale, una già posata su assi di legno e l'altra in pieno processo di costruzione. Le pennellate larghe, dirette e libere definiscono i volumi senza rigidità, mentre un'atmosfera dorata e polverosa avvolge la scena in un alone di serenità industriale e marittima.
L'orizzonte sfumato, appena suggerito, conferisce profondità senza togliere protagonismo alle barche: autentici soggetti dell'opera, vive nella loro quiete.

Il cielo, trattato con una texture vibrante e ondulata, funge da contrappunto poetico alla materialità del cantiere. L'intera scena è concepita come uno studio dal vivo, fresco, diretto e luminoso, dove l'energia giovanile del pittore è evidente.

3. Stile, contesto e comparativa artistica

Questa tela appartiene alla rarissima produzione precoce di Vicente Ferrer Guasch, antecedente alla sua maturità bianca e architettonica. La sua estrema scarsità sul mercato la rende un'opera altamente esclusiva e ambita dai collezionisti che cercano di comprendere l'evoluzione estetica del maestro ibicenco.

In questa fase iniziale — circa 1930 — l'artista dialoga con:

Joaquín Sorolla: per la vibrazione luminosa e il trattamento dell'ambiente costiero.

Eliseu Meifrèn: per la pennellata rapida e la cattura della vita marina.

Joaquim Mir: nella sua interpretazione della luce filtrata e dell'atmosfera in movimento.

Tuttavia, il quadro anticipa già la futura personalità di Ferrer Guasch: la struttura della composizione, l'interesse per l'architettura navale e l'ordine visivo sono semi chiari del suo stile 'geometrico-lumínico', ancora in fase di gestazione.

L'opera si presenta come un testimone eccezionale, non solo artistico ma anche storico, del giovane Ferrer Guasch, prima di diventare una figura essenziale nella pittura balearica del XX secolo.