Max JACOB - poème autographe - Fin de jour au Carnaval - 1900





| 31 € | ||
|---|---|---|
| 3 € | ||
| 2 € | ||
Tutela degli acquirenti Catawiki
Il tuo pagamento è al sicuro con noi finché non ricevi il tuo oggetto.Mostra dettagli
Trustpilot 4.4 | 123053 recensioni
Valutato Eccellente su Trustpilot.
Max Jacob — poème autographe - Fin de jour au Carnaval, un libro di letteratura in francese di circa 1900, in ottime condizioni e non firmato, di 1 pagina.
Descrizione del venditore
Max JACOB - poema autografo - Fine del giorno al Carnevale
Max Jacob, nato il 12 luglio 1876 a Quimper e morto il 5 marzo 1944 a Drancy, è un poeta, pittore e scrittore francese. Figura di rilievo del movimento surrealista, è conosciuto per le sue opere come 'Il cornetto dei dadi'. Amico di Picasso, svolge un ruolo chiave nell'avanguardia artistica dei primi del Novecento.
Fine della giornata al Carnevale
Vieni a chiamarmi sotto le logge.
Uomini seri con fronti mascherati.
La loro voce suona come l'orologio.
del tempo e della verità.
Sento le chiarine che implorano
L'orizzonte di cenere e di azzurro.
Un tamburello gira in aria
sfogliando un foglio di carta sonora.
Crepuscolo! Carnevale si corica
In un vortice di vento
di confetti, fuori strada
e di gonne all'angolo.
Proprio vicino, il Tocsin inizia:
È guerra o fuoco?
Guardate chi si sta avvicinando.
Tra le macerie del fuoco.
Un uomo nudo che si seppellisce...
Cielo! Gli astri sono spenti.
Donne si trascinano, sua madre.
vicino alle aureole dei Santi.
È il miele di Dio che passa.
qui passa nell'Universo.
Addio, Carnevale, le tue tracce
sono di quelle che perdo.
Invio curato
Reso accettato
Max JACOB - poema autografo - Fine del giorno al Carnevale
Max Jacob, nato il 12 luglio 1876 a Quimper e morto il 5 marzo 1944 a Drancy, è un poeta, pittore e scrittore francese. Figura di rilievo del movimento surrealista, è conosciuto per le sue opere come 'Il cornetto dei dadi'. Amico di Picasso, svolge un ruolo chiave nell'avanguardia artistica dei primi del Novecento.
Fine della giornata al Carnevale
Vieni a chiamarmi sotto le logge.
Uomini seri con fronti mascherati.
La loro voce suona come l'orologio.
del tempo e della verità.
Sento le chiarine che implorano
L'orizzonte di cenere e di azzurro.
Un tamburello gira in aria
sfogliando un foglio di carta sonora.
Crepuscolo! Carnevale si corica
In un vortice di vento
di confetti, fuori strada
e di gonne all'angolo.
Proprio vicino, il Tocsin inizia:
È guerra o fuoco?
Guardate chi si sta avvicinando.
Tra le macerie del fuoco.
Un uomo nudo che si seppellisce...
Cielo! Gli astri sono spenti.
Donne si trascinano, sua madre.
vicino alle aureole dei Santi.
È il miele di Dio che passa.
qui passa nell'Universo.
Addio, Carnevale, le tue tracce
sono di quelle che perdo.
Invio curato
Reso accettato

