Luca Pacioli/Leonardo Da Vinci - De Divina Proportione - 1982

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Sebastian Hau
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Ta reprodukcja facsimile De Divina Proportione autorstwa Luca Pacioli z rysunkami Leonarda da Vinci to precyzyjna reprodukcja w włoskiej edycji z 1982 roku.

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Opis od sprzedawcy

Riproduzione facsimilare di pregio del manoscritto di Luca pacioli..."De Divina Proportione" ff. (10), CXX (di cui 60 tavole di solidi geometrici in coloritura coeva), capolèttere miniati. Dei numerosi trattati scritti da Luca Pacioli (1445-1517) nella sua attività di divulgatore e maestro delle scienze matematiche, il De Divina Proportione è l'opera più nota e più preziosa, perché testimonia, con i suoi sessanta disegni di Leonardo da Vinci, il vicendevole scambio di esperienze intercorso fra i due studiosi nella Milano di fine Quattrocento.
Dell'opera, terminata nel 1498, furono compilate tre copie manoscritte, una delle quali, conservata presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, è riprodotta integralmente in facsimile in questo codice anastatico.
Il manoscritto dell’Ambrosiana è un codice in pergamena, in elegante scrittura umanistica, di 130 fogli, e reca la data del 14 dicembre 1498. Venne donato all’Ambrosiana nel 1637 dal mar­chese Galeazzo Arconati, insieme ad altri manoscritti di Leonar­do, tra cui il celeberrimo Codice Atlantico.
Come dice il titolo, l’argomento centrale del trattato è lo stu­dio della sezione aurea, per la quale un segmento (a-b) può es­sere diviso in due parti diseguali (a-e e c-b) in modo tale che il segmento intero stia alla parte maggiore come questa sta alla par­te minore (a-b: a-c = a-c: c-b).
Già i matematici dell’antichità classica e i filosofi greci erano rimasti affascinati da questa curiosa proporzione, che sembrava riflettere in sé la perfezione e l’armonia divina. Di qui l’uso del­l’aggettivo “divina” per indicare la “proporzione” che regola que­sto singolare rapporto.
E fu proprio Leonardo da Vinci, che alla fine del Quattro­cento si incontrò a Milano con Luca Pacioli alla corte di Ludovi­co il Moro, a lasciarci la prova visibile di come l’applicazione del­la sezione aurea alla geometria solida potesse diventare occasio­ne per creare una splendida opera d’arte. Infatti il frate matema­tico commissionò direttamente al grande maestro fiorentino una serie di tavole con i disegni acquerellati di sessanta solidi costruiti a partire dalla sezione aurea: grazie al gioco della prospettiva e dei colori, ne derivò un’affascinante serie di figure geometriche tutte accomunate dall’idea della perfezione.
Ogni disegno è una vera e propria tavola acquerellata. Il so­lido risulta appeso, secondo le regole fisiche del baricentro, a un cartiglio che ci dà la titolazione identificativa in lingua latina ciel solido stesso (cioè di quale solido si tratta e le sue caratteristiche). Sotto il disegno acquerellato del solido in questione, un’iscrizio­ne riporta la titolazione nell’antica lingua greca, la lingua dei pri­mi matematici e dei grandi filosofi. Si parte dalla sfera per arriva­re fino allo stupefacente poliedro a settantadue basi, passando per tutte le variazioni possibili e immaginabili.
Il volume è accompagnato, in fascicolo separato, da un breve saggio introduttivo di Augusto Marinoni. Custodia in cartone rigido con lievissimi segni usura. Ottimo esemplare. Elegante riproduzione facsmilare integrale del manoscritto conservato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. In allegato fascicolo di 20 pagine. Opera in ottime condizioni, pari al nuovo.

Riproduzione facsimilare di pregio del manoscritto di Luca pacioli..."De Divina Proportione" ff. (10), CXX (di cui 60 tavole di solidi geometrici in coloritura coeva), capolèttere miniati. Dei numerosi trattati scritti da Luca Pacioli (1445-1517) nella sua attività di divulgatore e maestro delle scienze matematiche, il De Divina Proportione è l'opera più nota e più preziosa, perché testimonia, con i suoi sessanta disegni di Leonardo da Vinci, il vicendevole scambio di esperienze intercorso fra i due studiosi nella Milano di fine Quattrocento.
Dell'opera, terminata nel 1498, furono compilate tre copie manoscritte, una delle quali, conservata presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, è riprodotta integralmente in facsimile in questo codice anastatico.
Il manoscritto dell’Ambrosiana è un codice in pergamena, in elegante scrittura umanistica, di 130 fogli, e reca la data del 14 dicembre 1498. Venne donato all’Ambrosiana nel 1637 dal mar­chese Galeazzo Arconati, insieme ad altri manoscritti di Leonar­do, tra cui il celeberrimo Codice Atlantico.
Come dice il titolo, l’argomento centrale del trattato è lo stu­dio della sezione aurea, per la quale un segmento (a-b) può es­sere diviso in due parti diseguali (a-e e c-b) in modo tale che il segmento intero stia alla parte maggiore come questa sta alla par­te minore (a-b: a-c = a-c: c-b).
Già i matematici dell’antichità classica e i filosofi greci erano rimasti affascinati da questa curiosa proporzione, che sembrava riflettere in sé la perfezione e l’armonia divina. Di qui l’uso del­l’aggettivo “divina” per indicare la “proporzione” che regola que­sto singolare rapporto.
E fu proprio Leonardo da Vinci, che alla fine del Quattro­cento si incontrò a Milano con Luca Pacioli alla corte di Ludovi­co il Moro, a lasciarci la prova visibile di come l’applicazione del­la sezione aurea alla geometria solida potesse diventare occasio­ne per creare una splendida opera d’arte. Infatti il frate matema­tico commissionò direttamente al grande maestro fiorentino una serie di tavole con i disegni acquerellati di sessanta solidi costruiti a partire dalla sezione aurea: grazie al gioco della prospettiva e dei colori, ne derivò un’affascinante serie di figure geometriche tutte accomunate dall’idea della perfezione.
Ogni disegno è una vera e propria tavola acquerellata. Il so­lido risulta appeso, secondo le regole fisiche del baricentro, a un cartiglio che ci dà la titolazione identificativa in lingua latina ciel solido stesso (cioè di quale solido si tratta e le sue caratteristiche). Sotto il disegno acquerellato del solido in questione, un’iscrizio­ne riporta la titolazione nell’antica lingua greca, la lingua dei pri­mi matematici e dei grandi filosofi. Si parte dalla sfera per arriva­re fino allo stupefacente poliedro a settantadue basi, passando per tutte le variazioni possibili e immaginabili.
Il volume è accompagnato, in fascicolo separato, da un breve saggio introduttivo di Augusto Marinoni. Custodia in cartone rigido con lievissimi segni usura. Ottimo esemplare. Elegante riproduzione facsmilare integrale del manoscritto conservato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. In allegato fascicolo di 20 pagine. Opera in ottime condizioni, pari al nuovo.

Szczegóły

Liczba książek
2
Temat
Architektura, Odniesienie
Tytuł książki
De Divina Proportione
Autor/ Ilustrator
Luca Pacioli/Leonardo Da Vinci
Stan
Piękny
Rok wydania najstarszego przedmiotu
1982
Wysokość
30 cm
Edycja
Pierwsze wydanie w tym formacie
Szerokość
21 cm
Język
Włoski
Oryginalny język
Tak
Wydawca
Associazione fra le casse di risparmio italiane
Oprawa
Twarda oprawa
Dodatki
Futerał na książkę
Liczba stron
264
Sprzedawane przez
WłochyZweryfikowano
3057
Sprzedane przedmioty
99,68%
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