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Giuseppe Sobrile (1879-1956) - Fiori
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Giuseppe Sobrile (1879-1956) - Fiori

Biografia Giuseppe Sobrile (Torino, 1879 – Forno Alpi Graie, 1956) si forma presso l’Accademia Albertina di Torino, sotto la guida di Pier Celestino Gilardi (1837-1905) e Giacomo Grosso (1860-1938). Si dedica allo studio della figura, avvicinandosi allo stile di Felice Carena (1879-1966) e Cesare Ferro (1880-1934) entrambi allievi, come Giuseppe Sobrile, di Giacomo Grosso. Condividendo con loro un disegno accurato e minuzioso, si spinge anche verso un velato simbolismo, soprattutto nelle corde di Carena. L’avvicinamento al genere del paesaggio si compie dopo la prima guerra mondiale. Negli anni immediatamente successivi al conflitto, infatti, si trasferisce a Forno Alpi Graie, dove comincia a dipingere dal vero. Le vallate o le alte vette delle Alpi cominciano a figurare tra le sue tele, spesso prediligendo paesaggi innevati. Una forte tendenza verso il disegno particolareggiato è testimoniata dalla composizioni di paesaggi di piccole dimensioni, trattati come se fossero miniature. Ma accanto allo studio della figura e al paesaggio, Giuseppe Sobrile si può considerare un grande interprete della natura morta, soprattutto di fiori coloratissimi ed estremamente realistici. Rimane a Forno Alpi Graie per tutta la vita, non mancando di partecipare alle principali mostre italiane: espone a Torino, Firenze e Milano. Muore nella cittadina montana nel 1956. Giuseppe Sobrile: i ritratti dal sapore simbolista Affiancandosi alla modalità pittorica di Grosso prima e di Carena poi, Giuseppe Sobrile esordisce come ritrattista. Abilissimo nella resa particolareggiata ed esatta della figura, fornisce i suoi personaggi di un velato mistero. Il tratto poetico e simbolico che caratterizza alcuni ritratti, lo rende un autore tutt’altro che scontato. Nonostante sia presente una solidità costruttiva non indifferente, le donne che ritrae ci appaiono delicate e profondamente assorte nei loro pensieri. C’è sicuramente un sostrato che richiama i maggiori rappresentanti del Simbolismo europeo, soprattutto in opere come Ritratto di donna, presentato nel 1905 a Firenze, o Ritratto di bambina del 1906. Dipinti quali Visione e Ritratto di dama con collana di perle fanno emergere quel sapore onirico che pervade completamente l’atmosfera dell’Offerta. In questo dipinto, una pallida fanciulla dai capelli neri emerge da uno sfondo scuro. Con il volto proteso verso qualcosa, lo sguardo trasognato, offre delicatamente un fiore con la mano destra. Le tinte scure e il significato simbolico dell’opera, ma allo stesso tempo la cura dei dettagli mostrano l’evidente abilità decorativa e disegnativa dell’artista.Nature morte e paesaggi alpini Giuseppe Sobrile è conosciuto soprattutto per le sue nature morte e per i paesaggi alpini ritratti da Forno Alpi Graie, vicino Torino. Le nature morte appaiono con sontuosi vasi che contengono enormi quantità di fiori di diverse specie e varietà. Quasi tutte presentate con il nome di Fiori, le nature morte degli anni Venti e Trenta, si mostrano con fondi neri o chiari. Da essi emergono tantissimi fiori che sembrano appena raccolti, ritratti da una distanza ravvicinata. I paesaggi, riconducibili al suo trasferimento a Forno Alpi Graie, rappresentano quasi sempre valli innevate, rese con sensibile realismo e particolari dettagliati. Ne sono esempio Paesaggio di Forno Alpi Graie, Nevicata, Villaggio sotto la neve, Betulla – Inverno in montagna e Aurora invernale a Forno Alpi Graie. Una luce limpida e pulita, a seconda del momento della giornata, si riflette sulla candida coltre di neve, posata sui tetti spioventi delle case o nelle ampie vallate. Il quadro proviene dalla mia collezione privata e non e' mai stato proposto ad un asta. Ho acquisito questo quadro in eredita' da un parente che conosceva personalmente l ' autore cosi come conosceva personalmente Giacomo Grosso. La firma del quadro in vendita e' coerente con la firma del pittore Giuseppe Sobrile e l 'aspetto,la fattura e la provenienza ne confermano l ' autenticita'

N.º 99464126

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Giuseppe Sobrile (1879-1956) - Fiori


Biografia

Giuseppe Sobrile (Torino, 1879 – Forno Alpi Graie, 1956) si forma presso l’Accademia Albertina di Torino, sotto la guida di Pier Celestino Gilardi (1837-1905) e Giacomo Grosso (1860-1938).

Si dedica allo studio della figura, avvicinandosi allo stile di Felice Carena (1879-1966) e Cesare Ferro (1880-1934) entrambi allievi, come Giuseppe Sobrile, di Giacomo Grosso. Condividendo con loro un disegno accurato e minuzioso, si spinge anche verso un velato simbolismo, soprattutto nelle corde di Carena.

L’avvicinamento al genere del paesaggio si compie dopo la prima guerra mondiale. Negli anni immediatamente successivi al conflitto, infatti, si trasferisce a Forno Alpi Graie, dove comincia a dipingere dal vero.

Le vallate o le alte vette delle Alpi cominciano a figurare tra le sue tele, spesso prediligendo paesaggi innevati. Una forte tendenza verso il disegno particolareggiato è testimoniata dalla composizioni di paesaggi di piccole dimensioni, trattati come se fossero miniature.

Ma accanto allo studio della figura e al paesaggio, Giuseppe Sobrile si può considerare un grande interprete della natura morta, soprattutto di fiori coloratissimi ed estremamente realistici.

Rimane a Forno Alpi Graie per tutta la vita, non mancando di partecipare alle principali mostre italiane: espone a Torino, Firenze e Milano. Muore nella cittadina montana nel 1956.
Giuseppe Sobrile: i ritratti dal sapore simbolista

Affiancandosi alla modalità pittorica di Grosso prima e di Carena poi, Giuseppe Sobrile esordisce come ritrattista. Abilissimo nella resa particolareggiata ed esatta della figura, fornisce i suoi personaggi di un velato mistero.

Il tratto poetico e simbolico che caratterizza alcuni ritratti, lo rende un autore tutt’altro che scontato. Nonostante sia presente una solidità costruttiva non indifferente, le donne che ritrae ci appaiono delicate e profondamente assorte nei loro pensieri.

C’è sicuramente un sostrato che richiama i maggiori rappresentanti del Simbolismo europeo, soprattutto in opere come Ritratto di donna, presentato nel 1905 a Firenze, o Ritratto di bambina del 1906.

Dipinti quali Visione e Ritratto di dama con collana di perle fanno emergere quel sapore onirico che pervade completamente l’atmosfera dell’Offerta. In questo dipinto, una pallida fanciulla dai capelli neri emerge da uno sfondo scuro. Con il volto proteso verso qualcosa, lo sguardo trasognato, offre delicatamente un fiore con la mano destra.

Le tinte scure e il significato simbolico dell’opera, ma allo stesso tempo la cura dei dettagli mostrano l’evidente abilità decorativa e disegnativa dell’artista.Nature morte e paesaggi alpini

Giuseppe Sobrile è conosciuto soprattutto per le sue nature morte e per i paesaggi alpini ritratti da Forno Alpi Graie, vicino Torino. Le nature morte appaiono con sontuosi vasi che contengono enormi quantità di fiori di diverse specie e varietà.

Quasi tutte presentate con il nome di Fiori, le nature morte degli anni Venti e Trenta, si mostrano con fondi neri o chiari. Da essi emergono tantissimi fiori che sembrano appena raccolti, ritratti da una distanza ravvicinata.

I paesaggi, riconducibili al suo trasferimento a Forno Alpi Graie, rappresentano quasi sempre valli innevate, rese con sensibile realismo e particolari dettagliati. Ne sono esempio Paesaggio di Forno Alpi Graie, Nevicata, Villaggio sotto la neve, Betulla – Inverno in montagna e Aurora invernale a Forno Alpi Graie.

Una luce limpida e pulita, a seconda del momento della giornata, si riflette sulla candida coltre di neve, posata sui tetti spioventi delle case o nelle ampie vallate.
Il quadro proviene dalla mia collezione privata e non e' mai stato proposto ad un asta.
Ho acquisito questo quadro in eredita' da un parente che conosceva personalmente l ' autore cosi come conosceva personalmente Giacomo Grosso.
La firma del quadro in vendita e' coerente con la firma del pittore Giuseppe Sobrile e l 'aspetto,la fattura e la provenienza ne confermano l ' autenticita'

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Caterina Maffeis
Experto
Estimación  € 1.500 - € 1.800

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