N. 99172373
![Polano - [Paolo Sarpi] - Historia del Concilio Tridentino - 1629](https://assets.catawiki.nl/assets/2025/11/10/f/0/1/f012a70d-247d-4bed-91d5-2d946fc88dc6.jpg)
Polano - [Paolo Sarpi] - Historia del Concilio Tridentino - 1629
N. 99172373
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Polano - [Paolo Sarpi] - Historia del Concilio Tridentino - 1629
LA STORIA SEGRETA CHE ACCENDE I FULMINI DEL CONCILIO, TRA POTERI, OMBRE E SEGRETI
Quest’opera, scritta da Paolo Sarpi e pubblicata nel 1629 è attribuita al nome fittizio di Pietro Soave Polano
E' una delle narrazioni più esplosive e controverse della modernità cattolica. Una storia del Concilio di Trento concepita come indagine politico-teologica, carica di tensioni tra Roma, gli imperatori, i legati pontifici e l’intero mondo cristiano. Nata come testo di lotta, redatta dall’ingegno acutissimo di Paolo Sarpi, si muove fra documenti segreti, lettere diplomatiche, pressioni dei principi, interventi occulti e manovre dottrinali. L’opera – che Sarpi definì l’Iliade del secol nostro per la portata epica degli eventi narrati – articola in otto libri una ricostruzione rigorosa e annalistica delle fasi preparatorie e delle sessioni del Concilio, senza ulteriori suddivisioni in capitoli o paragrafi, mantenendo un passo cronologico serrato e un taglio quasi documentario. Scritta in italiano ma pensata per un pubblico europeo, fu dedicata a Giacomo I Stuart e pubblicata anonimamente a Londra, con il manoscritto fatto uscire clandestinamente dall’Italia grazie al supporto dell’ambasciata inglese.
Come opera dichiaratamente critica verso gli esiti del Concilio – che avevano riaffermato con forza il primato papale – fu messa immediatamente all’Indice; ciò non impedì che venisse rapidamente tradotta in latino, inglese e francese e che circolasse ampiamente nei due secoli successivi. Sarpi, pur nella sua posizione anti-curiale, mostra un’attenzione sorprendente alla documentazione contemporanea, adottando un linguaggio volutamente anti-letterario, essenziale e di limpida intelligibilità, in aperto contrasto con la prosa barocca coeva. L’esemplare qui descritto, con il suo grave frontespizio marcato dall’ancora aldina e la solida veste pergamenacea, testimonia la circolazione sotterranea di un’opera che fu subito letta come rivelazione e scandalo insieme. Nelle sue pagine si sovrappongono politica e religione, dogma e ragion di Stato, e il volume è divenuto un emblema del potere della parola storica di distillare – come in un laboratorio alchemico – ciò che avvenne realmente dietro il velo del Concilio.
MARKET VALUE
Sul mercato antiquario internazionale le edizioni seicentesche della Historia del Concilio Tridentino – soprattutto nella seconda edizione riveduta dall’autore e con legatura coeva in pergamena – mantengono stabilmente un valore significativo. Le copie in buon stato, complete e con buoni margini, oscillano in genere su fasce medio-alte, tra i 1.500 e i 3.000 euro, con sensibili aumenti in presenza di legature originali e provenienze storiche. Le stime recenti mostrano risultati coerenti, attestando l'opera come un classico ricercato della storiografia post-tridentina e un titolo costante nel collezionismo europeo del Seicento politico-religioso.
PHYSICAL DESCRIPTION AND CONDITION
Legatura in piena pergamena coeva, con tracce del tempo, pieghe fisiologiche e lievi irregolarità del dorso dovute all’uso. Le carte presentano alcune bruniture e fioriture sparse, piccolo restauro al frontespizio – che non tocca l’inciso. Pp. (6); 14nn; 842; (4).
FULL TITLE AND AUTHOR
Historia del Concilio Tridentino.
Editore: [Pietro Chouet], [Genève], 1629
Pietro Soave Polano - [Paolo Sarpi]
CONTEXT AND SIGNIFICANCE
Quest’opera rappresenta una delle narrazioni storiche più influenti e discusse del XVII secolo. Composta da Paolo Sarpi in un'epoca in cui il Concilio di Trento era ancora una ferita politica aperta, la Historia si distingue per il carattere analitico e quasi investigativo. La ricostruzione segue l’intero arco del Concilio, dalle fasi preparatorie alle sessioni finali, con una trama annalistica che integra dispacci, testimonianze, corrispondenze diplomatiche e memorie interne. La scelta di una prosa piana, antiretorica, sottratta agli orpelli barocchi, rispecchia l’intento di Sarpi di presentare una storia “vera”, verificabile, e per quanto possibile libera dalle manipolazioni della propaganda romana. L’opera, che smonta dinamiche di potere, pressioni politiche e manovre dottrinali, fu percepita immediatamente come una sfida all’interpretazione ufficiale e per questo censurata, osteggiata e al contempo avidamente letta in tutta Europa. La sua capacità di collegare teologia, politica, diplomazia e conflitto confessionale l’ha resa un testo imprescindibile per comprendere la modernità religiosa e la nascita del pensiero politico europeo.
BIOGRAPHY OF THE AUTHOR
Paolo Sarpi (Venezia, 1552 – 1623), teologo, canonista, servita e storico, fu una delle menti più brillanti e indipendenti della cultura veneziana. Consigliere della Serenissima nelle questioni ecclesiastiche, protagonista dell’interdetto del 1606, pensatore dallo spirito analitico e critico verso gli abusi della Curia romana, sostenne l’idea che i principi ricevessero la loro autorità direttamente da Dio, rispondendone solo davanti a lui. Scrisse la Historia sotto lo pseudonimo anagrammatico Pietro Soave Polano per proteggersi dalle conseguenze politiche delle sue posizioni. Figura cardine della modernità, la sua visione dei rapporti tra Stato e Chiesa anticipa la dottrina della separazione dei poteri e contribuisce alla definizione del pensiero politico europeo.
PRINTING HISTORY AND CIRCULATION
La Historia ha una storia editoriale complessa: il manoscritto fu sottratto clandestinamente all’Italia e stampato a Londra in anonimato, subito inserito all’Indice e al centro di un vivissimo dibattito europeo. La traduzione nelle principali lingue del continente contribuì alla sua diffusione presso ambienti diplomatici, accademici e governativi. La seconda edizione del 1629, rivista dall’autore e stampata fuori d’Italia per aggirare la censura, stabilì la forma definitiva del testo. L’opera godette di una circolazione ampia e talvolta clandestina, diventando un riferimento obbligato per tutti gli studi sul Concilio di Trento e per le dispute politico-religiose dell’Europa moderna. I repertori come STC 21760, ESTC S116701 e Gamba 2080 ne documentano la presenza nel grande circuito bibliografico europeo.
BIBLIOGRAPHY AND REFERENCES
Repertori e cataloghi secenteschi, bibliografia sarpiana, studi sulla storiografia post-tridentina, analisi contemporanee sulla censura e la ricezione dell’opera, strumenti di consultazione storici e moderni relativi alle prime edizioni e alle traduzioni: STC 21760; ESTC S116701; Gamba 2080; raccolte diplomatiche veneziane, studi sull’Interdetto, ricerche sulla circolazione europea dei testi anti-curiali nel primo Seicento.
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