Christian Jodin (XX) - Les Muses






Laurea magistrale in Innovazione e Organizzazione Culturale, dieci anni d’esperienza in arte italiana.
| 25 € | ||
|---|---|---|
| 20 € | ||
| 15 € | ||
Tutela degli acquirenti Catawiki
Il tuo pagamento è al sicuro con noi finché non ricevi il tuo oggetto.Mostra dettagli
Trustpilot 4.4 | 122385 recensioni
Valutato Eccellente su Trustpilot.
Christian Jodin, Les Muses, olio su tela, edizione originale, 80 × 80 cm, 1 kg, Francia, tema Cultura Pop, certificato di autenticità firmato dall’artista, 2025.
Descrizione del venditore
Les Muses... Quale questa sera? - 2025 a Parigi
Olio su tela - Certificato di autenticità firmato dall’artista
Les Muses... Quale stasera? di Christian Jodin, una scena tanto voluptuosa quanto intrigante, dove i corpi blu delle donne si svelano in una danza lasciva e misteriosa, immersi dalla calda luce di un tramonto che sembra sospeso in un sogno.
Il blu della loro pelle non è freddo, anzi. È elettrico, vibrante, quasi cosmico, come se queste muse non fossero semplici mortali, ma creature celestiali venute per ispirare, sedurre e incantare.
Distese, sedute, distese con nonchalance sensuale, si offrono alla contemplazione, ma mai completamente. Le loro pose sono audaci ma mai volgari, un gioco di seduzione in cui ogni curva racconta una storia di desiderio e mistero. Il loro ambiente è una scena teatrale infiammata da rossi profondi e ori splendenti.
Il quadro rosso intorno all'opera funge da tenda di velluto, incorniciando questa scena di erotismo dolce e ipnotico.
La luce, onnipresente, accarezza i corpi con una tenerezza calda, evidenziando le curve, gli angoli e le ombre. Queste donne, muse eterne, sembrano allo stesso tempo vicine e irraggiungibili, come sogni che si tenta di catturare senza mai riuscirci.
Al centro, il grande cerchio dorato e rosato evoca un sole o una luna sensuale, che domina la scena come uno spettatore silenzioso ma complice. Illumina i dettagli sottili: un movimento di mano, uno sguardo smarrito, una gamba distesa che sembra invitare, sfidando chiunque ad avvicinarsi. Il suolo, composto da motivi geometrici e texture vibranti, sembra quasi pulsare sotto la loro presenza, come se anche la terra non potesse rimanere indifferente al loro fascino.
Queste muse, così diverse tra loro, formano una sinfonia di femminilità. Ognuna ha il proprio linguaggio corporeo: una si stira, felina, pronta a balzare, un'altra riposa con una serenità disarmante, mentre una terza fissa lo spettatore con uno sguardo profondo e inquietante, quasi accusatorio, come se chiedesse: «Sei degno della nostra presenza?» E poi c'è questa audacia, questa leggerezza nella messa in scena. Le lampade sospese, i tocchi decorativi, tutto dà l'impressione di un cabaret di lusso, un luogo dove l'arte e il desiderio si intrecciano in una danza infinita. Si immaginano sussurri, risate soffocate e forse confidenze scambiate sotto queste luci soffuse.
Questa tavola è un invito a immergersi in un universo dove l’erotismo è una celebrazione, una dolcezza, una forza. Queste muse non chiedono nulla, ma offrono tutto: ispirazione, emozione, e soprattutto, una bellezza che trascende il tempo e lo spazio. Quindi, lasciatevi trasportare, contemplatele, e lasciate che la loro magia operi.
Christian Jodin è un artista francese nato nel 1970. Ha conseguito un diploma in arti visive alla École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi nel 1992, dove ha studiato incisione, scultura, mosaico, pittura e litografia. Successivamente, ha lavorato alla Monnaie di Parigi.
A partire dal 1993, si dedica alle sue opere personali. Christian Jodin cerca, attraverso la frammentazione del soggetto, di reinventare una certa estetica con la ripetizione di uno stesso motivo, tra contemporaneo e primitivismo. Chiama questa tecnica il «zapping pittorico».
Titolo dell'opera d'arte
Le Muse... Quale questa sera?
Venduta con assicurazione, trasporto e consegna.
Les Muses... Quale questa sera? - 2025 a Parigi
Olio su tela - Certificato di autenticità firmato dall’artista
Les Muses... Quale stasera? di Christian Jodin, una scena tanto voluptuosa quanto intrigante, dove i corpi blu delle donne si svelano in una danza lasciva e misteriosa, immersi dalla calda luce di un tramonto che sembra sospeso in un sogno.
Il blu della loro pelle non è freddo, anzi. È elettrico, vibrante, quasi cosmico, come se queste muse non fossero semplici mortali, ma creature celestiali venute per ispirare, sedurre e incantare.
Distese, sedute, distese con nonchalance sensuale, si offrono alla contemplazione, ma mai completamente. Le loro pose sono audaci ma mai volgari, un gioco di seduzione in cui ogni curva racconta una storia di desiderio e mistero. Il loro ambiente è una scena teatrale infiammata da rossi profondi e ori splendenti.
Il quadro rosso intorno all'opera funge da tenda di velluto, incorniciando questa scena di erotismo dolce e ipnotico.
La luce, onnipresente, accarezza i corpi con una tenerezza calda, evidenziando le curve, gli angoli e le ombre. Queste donne, muse eterne, sembrano allo stesso tempo vicine e irraggiungibili, come sogni che si tenta di catturare senza mai riuscirci.
Al centro, il grande cerchio dorato e rosato evoca un sole o una luna sensuale, che domina la scena come uno spettatore silenzioso ma complice. Illumina i dettagli sottili: un movimento di mano, uno sguardo smarrito, una gamba distesa che sembra invitare, sfidando chiunque ad avvicinarsi. Il suolo, composto da motivi geometrici e texture vibranti, sembra quasi pulsare sotto la loro presenza, come se anche la terra non potesse rimanere indifferente al loro fascino.
Queste muse, così diverse tra loro, formano una sinfonia di femminilità. Ognuna ha il proprio linguaggio corporeo: una si stira, felina, pronta a balzare, un'altra riposa con una serenità disarmante, mentre una terza fissa lo spettatore con uno sguardo profondo e inquietante, quasi accusatorio, come se chiedesse: «Sei degno della nostra presenza?» E poi c'è questa audacia, questa leggerezza nella messa in scena. Le lampade sospese, i tocchi decorativi, tutto dà l'impressione di un cabaret di lusso, un luogo dove l'arte e il desiderio si intrecciano in una danza infinita. Si immaginano sussurri, risate soffocate e forse confidenze scambiate sotto queste luci soffuse.
Questa tavola è un invito a immergersi in un universo dove l’erotismo è una celebrazione, una dolcezza, una forza. Queste muse non chiedono nulla, ma offrono tutto: ispirazione, emozione, e soprattutto, una bellezza che trascende il tempo e lo spazio. Quindi, lasciatevi trasportare, contemplatele, e lasciate che la loro magia operi.
Christian Jodin è un artista francese nato nel 1970. Ha conseguito un diploma in arti visive alla École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi nel 1992, dove ha studiato incisione, scultura, mosaico, pittura e litografia. Successivamente, ha lavorato alla Monnaie di Parigi.
A partire dal 1993, si dedica alle sue opere personali. Christian Jodin cerca, attraverso la frammentazione del soggetto, di reinventare una certa estetica con la ripetizione di uno stesso motivo, tra contemporaneo e primitivismo. Chiama questa tecnica il «zapping pittorico».
Titolo dell'opera d'arte
Le Muse... Quale questa sera?
Venduta con assicurazione, trasporto e consegna.
