Giovanni Antonio Fasolo (1530-1572) - Ritratto di uomo






Master in early Renaissance Italian painting with internship at Sotheby’s and 15 years' experience.
| €315 | ||
|---|---|---|
| €295 | ||
| €275 |
Catawiki Buyer Protection
Your payment’s safe with us until you receive your object.View details
Trustpilot 4.4 | 122190 reviews
Rated Excellent on Trustpilot.
Description from the seller
Dipinto olio su tela con cornice raffigurante ritratto di uomo attribuito dal prof. Ugo Ruggeri a Giovanni Antonio Fasolo, pittore lombardo attivo principalmente a Vicenza nella seconda metà del Cinquecento e appartenente alla cerchia di Paolo Veronese.
L’opera, di intensa forza caratterizzante e solida costruzione plastica, trova puntuali analogie con alcuni tra i più significativi esempi della ritrattistica di Fasolo, in particolare con le tele conservate al Museo Civico di Vicenza: Il ritratto di gruppo della famiglia Pagello, Il ritratto di Paola Gualdo con le figlie e, soprattutto, Il ritratto di Giuseppe Gualdo con i due figli (cfr. F. Barbieri, Il Museo Civico di Vicenza. Dipinti e sculture dal XVI al XVIII secolo, Venezia 1962, pp. 72–77).
In questi confronti emergono coincidenze stilistiche e formali significative: la resa della barba e dei baffi, la costruzione piena e volumetrica della testa, il taglio degli occhi e la definizione delle mani, tutti elementi che confermano l’attribuzione a Fasolo e rivelano la mano di un pittore attento al dato psicologico quanto a quello naturalistico.
Allievo e collaboratore del Veronese e vicino a Andrea Palladio (con cui lavorò all’allestimento del teatro ligneo nella Basilica di Vicenza), Giovanni Antonio Fasolo fu pittore di notevole talento, capace di unire la sontuosità veronesiana a un più intimo senso della figura umana. Come ricordava Carlo Ridolfi nelle Maraviglie dell’Arte (1648), Fasolo raggiunse nei ritratti la sua espressione più autentica e viva: qualità che questo Ritratto virile testimonia pienamente.
Misure con cornice 110,5 x 95 cm.
Dipinto olio su tela con cornice raffigurante ritratto di uomo attribuito dal prof. Ugo Ruggeri a Giovanni Antonio Fasolo, pittore lombardo attivo principalmente a Vicenza nella seconda metà del Cinquecento e appartenente alla cerchia di Paolo Veronese.
L’opera, di intensa forza caratterizzante e solida costruzione plastica, trova puntuali analogie con alcuni tra i più significativi esempi della ritrattistica di Fasolo, in particolare con le tele conservate al Museo Civico di Vicenza: Il ritratto di gruppo della famiglia Pagello, Il ritratto di Paola Gualdo con le figlie e, soprattutto, Il ritratto di Giuseppe Gualdo con i due figli (cfr. F. Barbieri, Il Museo Civico di Vicenza. Dipinti e sculture dal XVI al XVIII secolo, Venezia 1962, pp. 72–77).
In questi confronti emergono coincidenze stilistiche e formali significative: la resa della barba e dei baffi, la costruzione piena e volumetrica della testa, il taglio degli occhi e la definizione delle mani, tutti elementi che confermano l’attribuzione a Fasolo e rivelano la mano di un pittore attento al dato psicologico quanto a quello naturalistico.
Allievo e collaboratore del Veronese e vicino a Andrea Palladio (con cui lavorò all’allestimento del teatro ligneo nella Basilica di Vicenza), Giovanni Antonio Fasolo fu pittore di notevole talento, capace di unire la sontuosità veronesiana a un più intimo senso della figura umana. Come ricordava Carlo Ridolfi nelle Maraviglie dell’Arte (1648), Fasolo raggiunse nei ritratti la sua espressione più autentica e viva: qualità che questo Ritratto virile testimonia pienamente.
Misure con cornice 110,5 x 95 cm.
