Bettina Rheims, Serge Bramly - SHANGHAI - 2003





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SHANGHAI di Bettina Rheims e Serge Bramly, libro fotografico illustrato in francese (lingua originale), copertina rigida, 246 pagine, 34 × 29 cm, pubblicato da Robert Laffont nel 2003, stato come nuovo.
Descrizione del venditore
Bettina Rheims è stata successivamente modella, giornalista e gallerista prima di dedicarsi alla fotografia. Nel 1978, una prima serie di nudi di ballerine di strip-tease la rese nota. Successivamente, realizza anche ritratti di personalità e attrici per numerose riviste, in Francia, in Europa e a New York, e gira spot pubblicitari. È stata vincitrice del Grand prix de la Photographie della Ville de Paris nel 1994.
Esposizione universale 2010 a Shanghai: la visione sofisticata ed essenziale di Bettina Rheims, la penna vivace e vagabonda di Serge Bramly catturano e raccontano la metropoli dell'Estremo Oriente.
Shanghai affascina come New York negli anni '60: una foresta di grattacieli, un dinamismo e una creatività incomparabili — un mondo nuovo. Ma Shanghai è anche la sorprendente fusione di tradizioni millenarie e di una modernità sfrenata — un mondo a sé. La visione sofisticata ed essenziale di Bettina Rheims, la penna vivace e vagabonda di Serge Bramly catturano e raccontano la metropoli dell'Estremo Oriente. Bettina Rheims visita Shanghai cogliendo corpi o volti di donne di ogni provenienza e universo: ballerina, badessa, passeggiatrice, liceale, vigilessa di quartiere, attrice, ecc. Le sue fotografie, tutte posate e messe in scena, rendono conto di un’intimità quasi eternizzata, mentre il testo di Serge Bramly narra momenti, scoperte, riporta scene o traccia ritratti. Il contrasto tra queste due visioni, movimentata e immobile, dall’interno e dall’esterno, è una bellissima espressione del mistero e dell’energia di Shanghai. Con una copertina morbida, questo libro, ideato da Bettina Rheims, è di per sé un lussuoso invito al viaggio. Un involucro perfetto per fotografie raffinate e sottili, come la bellezza di Shanghai.
Una centinaio di fotografie di donne cinesi, altrettanto nude che vestite, che dimostrano che, se è vero che all'accesso al potere di Deng Xiaoping i tubetti di rossetto erano vietati nelle borse, c'è decisamente molta novità a Est!
Bettina Rheims è stata successivamente modella, giornalista e gallerista prima di dedicarsi alla fotografia. Nel 1978, una prima serie di nudi di ballerine di strip-tease la rese nota. Successivamente, realizza anche ritratti di personalità e attrici per numerose riviste, in Francia, in Europa e a New York, e gira spot pubblicitari. È stata vincitrice del Grand prix de la Photographie della Ville de Paris nel 1994.
Esposizione universale 2010 a Shanghai: la visione sofisticata ed essenziale di Bettina Rheims, la penna vivace e vagabonda di Serge Bramly catturano e raccontano la metropoli dell'Estremo Oriente.
Shanghai affascina come New York negli anni '60: una foresta di grattacieli, un dinamismo e una creatività incomparabili — un mondo nuovo. Ma Shanghai è anche la sorprendente fusione di tradizioni millenarie e di una modernità sfrenata — un mondo a sé. La visione sofisticata ed essenziale di Bettina Rheims, la penna vivace e vagabonda di Serge Bramly catturano e raccontano la metropoli dell'Estremo Oriente. Bettina Rheims visita Shanghai cogliendo corpi o volti di donne di ogni provenienza e universo: ballerina, badessa, passeggiatrice, liceale, vigilessa di quartiere, attrice, ecc. Le sue fotografie, tutte posate e messe in scena, rendono conto di un’intimità quasi eternizzata, mentre il testo di Serge Bramly narra momenti, scoperte, riporta scene o traccia ritratti. Il contrasto tra queste due visioni, movimentata e immobile, dall’interno e dall’esterno, è una bellissima espressione del mistero e dell’energia di Shanghai. Con una copertina morbida, questo libro, ideato da Bettina Rheims, è di per sé un lussuoso invito al viaggio. Un involucro perfetto per fotografie raffinate e sottili, come la bellezza di Shanghai.
Una centinaio di fotografie di donne cinesi, altrettanto nude che vestite, che dimostrano che, se è vero che all'accesso al potere di Deng Xiaoping i tubetti di rossetto erano vietati nelle borse, c'è decisamente molta novità a Est!

