Francesca Woodman - Francesca Woodman - 2012

Francesca Woodman, Editor: Corey Keller
D.A.P./San Francisco Museum of Modern Art, 2012

Gli artisti che arrivano già formati in giovane età sono sempre sorprendenti, e Francesca Woodman è stata una delle più dotate e sorprendenti prodigie artistiche della storia recente. Nel 1972, la Woodman di 13 anni scattò una fotografia in bianco e nero di sé stessa seduta all’estremo di un divano nella sua casa a Boulder, in Colorado. Il suo volto è coperto dai capelli, una luce irradia da una fonte invisibile dietro di lei, proiettandosi verso lo spettatore attraverso la sua mano destra. Questa fotografia rappresenta molto di ciò che avrebbe caratterizzato il lavoro futuro di Woodman: una forma femminile semi-oscura che si fondeva o si agitava contro un interno piuttosto spoglio e spesso in condizioni di degrado. In un corpus di circa 800 fotografie realizzate in soli nove anni, Woodman ha eseguito pose con il proprio corpo contro le texture di carta da parati, telai di porte, vasche e divani, estendendo radicalmente la fotografia surrealista di Man Ray, Hans Bellmer e Claude Cahun, creando un’atmosfera e un linguaggio tutto suo. Nei 30 anni dalla sua prematura scomparsa, Woodman ha conquistato un seguito tra generazioni successive di artisti e fotografi, testimonianza dell’immediatezza innegabile e dell’appeal duraturo del suo lavoro. In un rinnovato interesse verso Francesca Woodman, questo volume è pubblicato in occasione di una grande mostra itinerante delle sue fotografie e film al San Francisco Museum of Modern Art e al Guggenheim. Contenente molte fotografie inedite, è la monografia definitiva su Francesca Woodman.
Francesca Woodman (1958-1981) è nata a Denver, Colorado, dai noti artisti George e Betty Woodman. Nel 1975 ha frequentato la Rhode Island School of Design e nel 1979 si è trasferita a New York, per cercare di costruire una carriera nella fotografia. Nel 1981, all'età di 22 anni, si è suicidata.