Ecole Européenne vers 1930 - Temple de Philae






Laureata commissario d’asta francese, ha lavorato nel reparto valutazioni di Sotheby’s Parigi.
| 105 € | ||
|---|---|---|
| 80 € | ||
| 50 € | ||
Tutela degli acquirenti Catawiki
Il tuo pagamento è al sicuro con noi finché non ricevi il tuo oggetto.Mostra dettagli
Trustpilot 4.4 | 123234 recensioni
Valutato Eccellente su Trustpilot.
Dipinto a olio su cartone raffigurante il Tempio di Philae, Scuola Europea circa 1930, paesaggio, stile moderno, firmato a mano, edizione originale, origine Francia, 32 cm di altezza per 23,5 cm di larghezza, peso 200 g.
Descrizione del venditore
Olio su cartone rappresentante il tempio di Philae, uno dei monumenti più celebri del Nilo. Philae ha a lungo affascinato il mondo intero, sia per la sua bellezza sia per l’incroyable storia del sito, diventato nel XX secolo un simbolo a sé stante: un tempio antico la cui immagine ha fatto il giro del pianeta proprio mentre il suo destino si decideva con i grandi lavori sul Nilo e le sfide della conservazione.
Ciò che colpisce è il contrasto tra la diffusione del motivo e la sua presenza nella pittura. Philae è ovunque in fotografia — cartoline, album di viaggio, reportage — al punto da essere immediatamente riconoscibile. Al contrario, nella pittura, il soggetto è decisamente meno comune: richiede una vera composizione, una restituzione della pietra, della luce e soprattutto dell’acqua, che fa parte integrante del mito di Philae. È proprio questa la caratteristica che rende interessante questo tipo di olio: si passa da un’immagine 'documentata' a una visione d’artista, più personale, più sensibile.
Philae è indissolubilmente legata all'acqua. Il tempio si trovava su un'isola del Nilo e il suo rapporto con il fiume faceva parte della sua identità: l'accesso, i rituali, la scenografia naturale del santuario. Il monumento è principalmente di epoca ptolemaica, con aggiunte romane, e il suo scopo principale era religioso — un grande santuario dedicato a Isis, nel cuore di un luogo di pellegrinaggio e culto di grande importanza. Nel XX secolo, questo legame con l'acqua è diventato ancora più carico di significato, poiché l'innalzamento del livello del fiume ha reso il sito vulnerabile, rafforzando paradossalmente la sua notorietà e il valore 'iconico' delle sue immagini.
Inoltre, negli anni 1920, l’Egitto conosce un vero rilancio di interesse artistico: l’egittomania si modernizza, sostenuta dalle scoperte archeologiche, dal gusto Art déco per le forme stilizzate e dall’attrazione crescente per i viaggi sul Nilo.
Non sono riuscito a riconoscere il monogramma in basso a sinistra.
Olio su cartone rappresentante il tempio di Philae, uno dei monumenti più celebri del Nilo. Philae ha a lungo affascinato il mondo intero, sia per la sua bellezza sia per l’incroyable storia del sito, diventato nel XX secolo un simbolo a sé stante: un tempio antico la cui immagine ha fatto il giro del pianeta proprio mentre il suo destino si decideva con i grandi lavori sul Nilo e le sfide della conservazione.
Ciò che colpisce è il contrasto tra la diffusione del motivo e la sua presenza nella pittura. Philae è ovunque in fotografia — cartoline, album di viaggio, reportage — al punto da essere immediatamente riconoscibile. Al contrario, nella pittura, il soggetto è decisamente meno comune: richiede una vera composizione, una restituzione della pietra, della luce e soprattutto dell’acqua, che fa parte integrante del mito di Philae. È proprio questa la caratteristica che rende interessante questo tipo di olio: si passa da un’immagine 'documentata' a una visione d’artista, più personale, più sensibile.
Philae è indissolubilmente legata all'acqua. Il tempio si trovava su un'isola del Nilo e il suo rapporto con il fiume faceva parte della sua identità: l'accesso, i rituali, la scenografia naturale del santuario. Il monumento è principalmente di epoca ptolemaica, con aggiunte romane, e il suo scopo principale era religioso — un grande santuario dedicato a Isis, nel cuore di un luogo di pellegrinaggio e culto di grande importanza. Nel XX secolo, questo legame con l'acqua è diventato ancora più carico di significato, poiché l'innalzamento del livello del fiume ha reso il sito vulnerabile, rafforzando paradossalmente la sua notorietà e il valore 'iconico' delle sue immagini.
Inoltre, negli anni 1920, l’Egitto conosce un vero rilancio di interesse artistico: l’egittomania si modernizza, sostenuta dalle scoperte archeologiche, dal gusto Art déco per le forme stilizzate e dall’attrazione crescente per i viaggi sul Nilo.
Non sono riuscito a riconoscere il monogramma in basso a sinistra.
