N. 93485989

Ercole Pignatelli (1935) - Senza titolo
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Ercole Pignatelli (1935) - Senza titolo
Olio su tela - Firmato a mano Collezione Deana
Ercole Pignatelli nasce a Lecce il 28 aprile 1935 da una famiglia di liberi professionisti. La famiglia Pignatelli vive in una dimora nobiliare del XVII secolo con soffitti alti e una terrazza dalla quale si può vedere la campagna, le chiese barocche, il mare e le rovine. Le sue prime ispirazioni sono legate alla scoperta dell'architettura, della natura e dei colori che si stagliano nei luoghi in cui ha trascorso la sua infanzia. All'età di 12 anni scopre le opere di Picasso e se ne innamora. rimane subito folgorato dalla mostra di Picasso che si tiene a Palazzo Reale nel 1953, e ogni giorno, per un mese
intero, non manca d visitare le opere dell'artista catalano, che saranno fondamentali per la sua formazione.
Frequenta l'istituto d'arte ed è sempre attento agli sviluppi e allo studio dell'arte contemporanea. Dopo aver organizzato una mostra nei locali del Circolo Cittadino di Lecce, decide di trasferirsi a Milano, ha quasi 19 anni. Prese casa nel quartiere Brera ed entrò in contatto con pilastri culturali come Salvatore Quasimodo, Ugo Mulas, Milena Milani, Piero Manzoni, Lucio Fontana.
Ha iniziato gradualmente, con pazienza, passione e talento, la sua scalata verso il successo, che lo ha portato a diventare un pittore di fama internazionale, le radici salentine ritornano sempre nel suo percorso personale e artistico, attraverso i colori, le forme, i paesaggi dei quali sono ricchi nelle sue opere scultoree e pittoriche. Nelle opere di Pignatelli, ci viene detto un luogo, desiderato, un altrove dove ognuno di noi vorrebbe essere. Quello del maestro salentino è il suo luogo immaginario, che viene raccontato attraverso un grande e coerente mosaico fatto di dipinti che raccontano, ognuno, i luoghi dei desideri, della vita, dei ricordi e della forza generatrice della materia.
Dipinti esuberanti attraversati da un'aura vitalistica e potente che mescola materiali, simboli e realtà. In questo universo parallelo, reale e fantastico si mescolano in modo che lo spettatore possa entrare in un mondo fiabesco dell'artista.
II maestro ha raccontato un mondo di fattorie, donne acrobate, vegetazioni e paesaggi lussureggianti intervallati da pergolati desolatiII maestro ha raccontato un mondo di fattorie, donne acrobate, vegetazioni e paesaggi lussureggianti intervallati da pergolati desolati e nature malinconiche. Tutto, però, esplode di forza ed energia. La costruzione del dipinto è sospesa, evoca un equilibrio precario, instabile, forse temporaneo, come se questo mondo fiabesco nascondesse qualcos' altro che non ci viene rivelato, e lo spettatore rimanga incapace di leggere fino in fondo l'opera e rimanga in essa quel velo di mistero che può emozionarci.
Questo dipinto raffigura una natura morta malinconica dentro vaso di legno sopra a un mobile.
Misure: 114.5 cm e larga 77 cm firmata a destra in basso dall'artista.
Provenienza: collezione Deana Venezia
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