Immagina di entrare in casa e di essere accolto da un abbraccio di pelle marrone caldo, il colore del caffè appena macinato, del legno di noce sotto la luce di novembre. È il Maralunga tre posti di Vico Magistretti per Cassina: non un semplice divano, ma un’architettura del relax, nato nel 1973 da una lite creativa. Cesare Cassina, esasperato, spezza lo schienale di un prototipo; Magistretti sorride e ci vede la rivoluzione. Da quel gesto nasce il meccanismo a catena da bicicletta (brevettato) che, nascosto nel cuore dell’imbottitura, ti permette di alzare o abbassare ogni poggiatesta con un dito. Un clic e il divano si trasforma: da salotto formale a nido profondo, da conversazione a lettura orizzontale.La pelle è Extra color Tabacco, cucita a mano, morbida come guanto e resistente come sella inglese. La struttura? Tubolari d’acciaio verniciati a polvere, basi in ABS nero opaco, sospensioni con cinghie elastiche da 70 mm: un telaio da moto sotto un cuscino da nuvola. Dentro: schiuma Bayfit a densità differenziata, strati di dacron, ovatta di poliestere vergine. Risultato? Ti siedi e il corpo sparisce, la spina dorsale ringrazia, il tempo rallenta.Misure regali: 238 cm di lunghezza, 90 di profondità, 70/103 di altezza schienale (basso/alto), seduta a 45 cm dal pavimento, perfetta per gambe accavallate o allungate. I cuscini sono sfoderabili, la pelle si pulisce con un panno umido, la federa interna è lavabile. Puoi aggiungerci il pouf coordinato e ottenere una chaise-longue infinita.Compasso d’Oro 1979, presente al MoMA, fotografato in mille case da Milano a Malibu. Eppure resta umile: non urla, sussurra. È il divano che non ti stanchi di guardare e che, dopo vent’anni, sembra appena uscito dal laboratorio di Carate Brianza. Un pezzo di storia che costa quanto una vacanza, ma che ti accompagna per tre generazioni. Se lo compri oggi, i tuoi nipoti litigheranno per averlo in eredità.Maralunga non è un mobile. È un gesto di Vico Magistretti che dice: «Siediti, respira, il mondo può aspettare». E tu aspetti, sprofondato in quel marrone caldo, con la catena che scatta piano e la pelle che profuma di casa.